martedì 11 luglio 2017

Il castello di martedì 11 luglio






CASTEL SAN LORENZO (SA) - Palazzo Baronale Carafa

Dopo essere stato appannaggio dei Benedettini del complesso abbaziale, il feudo passò alla famiglia Pipino e da questa al casato dei Carafa, che ne furono titolari per lungo tempo, fino all'eversione della feudalità, agli inizi del XIX secolo. Castel San Lorenzo appartenne a Tancredi di Altavilla, Signore sia di Sanctum Laurentium che di Castellum Laurenti. Grazie ad una pergamena si ha notizia che nel 1166 Guglielmo, vescovo di Troia, vendette a Graziano Leone il bosco della curia di Castel San Lorenzo. Durante il regno di Federico II, le famiglie che dipendevano dall'abbazia di S. Lorenzo de Strictu furono addette alla manutenzione del castello di Capaccio. Poi, in seguito ad un ordine dell'imperatore, l'abate del cenobio perse la potestà civile sui vassalli soggetti, avendo seguito la fazione papale; tale potestà gli venne restituita da Carlo I d'Angiò. Carlo II donò, nel 1299, a Giovanni Pipino la metà di Castel San Lorenzo, mentre l'altra metà rientrò sotto la giurisdizione del monastero. Sempre in epoca angioina, probabilmente durante la Guerra del Vespro (1282-1302), furono costruite tre torri (le tre torri richiamate nello Stemma del Comune), come parte delle fortificazioni erette in tutto il Cilento per fermare l'avanzata delle orde degli Almugàvari, i mercenari al soldo degli Aragonesi. Il De Stefano individua i resti delle torri in corrispondenza al coro della parrocchiale San Giovanni, nel palazzo baronale e agli inizi della via del Fosso. Le direttive della bolla di Celestino III furono confermate da Nicola V nel 1454. Questo monastero presentava vaste proprietà, comprendenti tra l'altro, tre centri abitati: S. Clerico (chiamato poi S. Chirico), Monte di Palma e S. Lorenzo de Strictus. Gli abati mantennero la giurisdizione civile del villaggio fino al 1497, anno in cui ne furono privati da re Federico d’Aragona, avendo reso omaggio a Carlo VIII. L'intero territorio fu allora venduto ad Antonio Carafa, principe di Stigliano. La nobilissima famiglia Carafa, napoletana, vanta oltre duecento titoli nobiliari, inoltre annovera tra i suoi antenati vicerè, governatori, arcivescovi e anche un Papa (Paolo IV). Il 14 settembre 1554 Gerolamo Carafa, signore di Felitto e detentore dei diritti originali su Monteforte, ottenne il titolo di principe di Castel San Lorenzo. Dal matrimonio di Gerolamo con Arrighetta Sanseverino discese Giannantonio, duca di Laurino, a cui seguì il figlio Geronimo, duca di Laurino, nel 1610. I feudi passarono al nipote Alvaro e da questi a Luigi, nel 1785. Per successione il titolo passò poi al figlio Pietro nel 1789, e in assenza di eredi diretti, al fratello Domenico Antonio a cui seguì il figlio Luigi, e poi da Francesco Paolo (1900) che morì a Napoli nel 1913 senza lasciare eredi. Il centro storico di Castel San Lorenzo è di origine medioevale. Al suo interno si affacciano gli esempi più significativi dell'architettura civile del paese. II Palazzo Carafa (costruito tra il 1272 e il 1337) si erge sull'area in cui un tempo era il castello, le armi della famiglia sono rappresentate nello stemma che sormonta il portone del palazzo principesco. Vicino Palazzo Carafa c'è una croce litica di pregevole fattura, posta in origine al centro della piazza e poi spostata lateralmente.

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Castel_San_Lorenzo, http://www.comune.castelsanlorenzo.sa.it/client/scheda.aspx?scheda=642&stile=3&ti=41, http://www.comune.castelsanlorenzo.sa.it/client/scheda.aspx?scheda=649&stile=3&ti=40


Foto: la prima è presa da http://promozione.cilentoediano.it/it/territorio/castel-san-lorenzo, la seconda è presa da http://www.trekkingacavallo.it/agriturismo-cavallo-escursioni-vacanza-a-cavallo-soggiorno-a-cavallo-felitto-castel-san-lorenzo/

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