giovedì 6 luglio 2017

Il castello di giovedì 6 luglio




RACALE (LE) - Castello Baronale

Il territorio subì le incursioni e le aggressioni ad opera di popolazioni barbare provenienti dal mare. In epoca normanna visse un periodo di prosperità e pace che determinò la formazione di una piccola città a pianta quadrangolare. Da questo momento storico varie furono le famiglie feudatarie che ne detennero il possesso fino all'eversione della feudalità avvenuta nel 1806. I primi a possedere Racale furono, nel XII secolo, i De Tallia, famiglia normanna. In seguito fu feudo per oltre un secolo di un ramo della nobile famiglia ravellese Della Marra, i cui principali esponenti furono Pietro (1250), Risone II, Giovanotto de Marra, Riccardo. Ultimo discendente del ramo fu un altro Riccardo, morto nel 1470, i cui figli, Giovanni e Menga, non ereditarono alcun feudo perché già alienati. Passò quindi all'importante famiglia senese dei Tolomei di cui faceva parte Pia dei Tolomei celebrata da Dante nella Divina Commedia e che diede i natali proprio a Racale a Marc'Antonio Tolomei vescovo di Lecce dal 1485 al 1498. Sotto questa famiglia la città conobbe un periodo di floridezza e di crescita demografica tanto da farne uno dei centri più popolosi del salento dell'epoca in particolare con la contessa Porzia. In seguito toccò ai Guevara, ai De Franchis e infine ai baroni Basurto. Particolarmente significativo fu, per la storia della città di Racale, il terremoto del 1743 in seguito al quale venne distrutta l'antica chiesa parrocchiale del XII secolo, ripristinata poi nel 1756. D'impianto trecentesco, il castello baronale (poi palazzo ducale) sorse verosimilmente sui resti di un preesistente fortilizio di epoca normanna. Originariamente contava quattro torri poste ai vertici di una struttura quadrilatera, delle quali rimangono solo quelle agli angoli nord-est e sud-ovest (quest'ultima con stemma della famiglia della Marra, di origini francesi). Rimaneggiato intorno alla prima metà del Cinquecento dalla famiglia Tolomei, il maniero fu oggetto di ulteriori interventi di restyling nel corso dei secoli successivi, come si evince dalla disomogeneità stilistica del cortile interno, caratterizzato da prospetti appartenenti a epoche differenti. Parte dell'attuale costruzione risale agli inizi del XV secolo ad opera del barone Puccio di Tolomei, durante la dominazione degli angioini. Nella seconda metà del XVIII secolo, con i duchi Basurto, l'edificio assunse definitivamente l'aspetto di un palazzo gentilizio in virtù della costruzione dell'attuale facciata su via Umberto I, e di un corpo laterale avanzato con spigoli tagliati a 45 gradi e contrassegnati da paraste scanalate. L'attuale ingresso, preceduto da un piazzale lastricato, è costituito da un solenne portale di matrice napoletana (1770 ca.), sovrastato dallo stemma dei Basurto-Calò.

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Racale, https://www.forzasalento.it/castelli/castello-baronale-di-racale/

Foto: la prima è presa da http://www.guidedocartis.it/?page_id=4897, la seconda è stata scattata da me sul posto un po' di anni fa..


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