sabato 29 aprile 2017

Il castello di sabato 29 aprile







BEVAGNA (PG) – Castello in frazione Torre del Colle

Il paese, con 33 residenti secondo i dati Istat del 2001, si trova su una piccola collinetta, a 250 metri s.l.m., a breve distanza dai primi contrafforti dei colli Martani, affacciata sulla valle del torrente Attone. L'insediamento attuale nacque nel X secolo, dapprima con il nome di Castrum Turris Collis, poi Torre San Lorenzo, feudo degli Antignano, conti del castello omonimo, che era il centro dei loro possedimenti nel territorio di Bevagna, assieme a Cantalupo, Castelbuono, Limigiano e Gaglioli. Essi erano di parte ghibellina, fedeli all’imperatore, per il quale ricoprirono importanti cariche pubbliche (siniscalco, protonotario). La contea raggiunse il massimo splendore nel XIII secolo, con estensione fino a Coccolone di Montefalco, Foligno, Cannara e Gualdo Cattaneo; alla morte di Federico II, nel 1250, la contea s’indebolì e scomparve. I conti di Antignano si trasferirono a Foligno, dichiarandosi sudditi della Chiesa: alcuni presero il nome De Comitibus, altri Rainaldi. Vi fu una pausa dopo la battaglia di Gaglioli, quando dapprima passò a Todi (1273) e poi a Perugia (1378), come confermato dal papa Urbano VI appena eletto. Tuttavia, nel 1392, Bonifacio IX (1389-1404) nominò vicario Ugolino III Trinci, con pieni poteri nei domini di Foligno, Nocera, Bevagna e Montefalco e tutti i loro castelli, con un canone annuo di 1500 fiorini d’oro. La somma non fu mai pagata regolarmente da Ugolino III, tanto che il papa fu costretto a rateizzare i restanti pagamenti in quote di 100 fiorini d’oro l’anno per dodici anni. I tuderti, bramosi di riavere i propri possedimenti, si allearono allora con Biordo Michelotti nel 1395 contro Ugolino: vicino a Bevagna fu combattuta una feroce battaglia con ingenti perdite da ambo le parti. Il castello ritornò sotto la giurisdizione tuderte. Dopo la morte di Biordo (10 marzo 1398), Ugolino III, per conto della Chiesa, riprese alcuni castelli, tra cui Torre del Colle, aiutato da Simone da Bevagna. Ugolino vi stanziò una guarnigione comandata dal capitano Manenti da Bevagna, avente il titolo di governatore, ma senza appannaggio alcuno; il castello, inoltre, doveva provvedere autonomamente alla difesa in caso di assedio, reclutando soldati nel territorio di giurisdizione. Nel settembre del 1398 la fama di Ugolino III era all’apice, tanto da essere nominato capitano generale delle milizie fiorentine con l’appannaggio (enorme per l’epoca!) di 1000 fiorini al giorno. Oltre a castelli e terreni in Umbria, aveva acquistato un palazzo a Firenze e uno a Roma (1397) e nel 1402 due palazzi a Rieti. Nel 1421 il castello passò a Corrado XV (III) che lo tenne fino alla sua morte. Gli Statuti di Bevagna del 1500 assegnarono agli abitanti di Torre del Colle il diritto di piena cittadinanza; nel corso del XVII secolo venne chiamato con il nome attuale. Il castello, di pianta rettangolare, è dotato di un bel torrione semicilindrico ed ha le mura in arenaria aperte da un arco a sesto acuto. Il complesso mantiene intatto tutto il fascino medievale. Ecco un video, di Pietro Zambotti, al riguardo: https://www.youtube.com/watch?v=1wWuKqS0bSI

Fonti: http://www.iluoghidelsilenzio.it/castello-di-torre-del-colle-bevagna-pg/, https://it.wikipedia.org/wiki/Torre_del_Colle_(Bevagna)

Foto: Le prime due prese da http://www.iluoghidelsilenzio.it/castello-di-torre-del-colle-bevagna-pg/, la terza è di Giancarlo Balzarini su http://rete.comuni-italiani.it/foto/2009/226101/view

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