lunedì 12 dicembre 2016

Il castello di lunedì 12 dicembre







SOLFERINO (MN) - Castello Gonzaga

Era un'antica roccaforte risalente al XVI secolo, situata nel centro di Solferino, che conserva inalterato l'originario impianto urbanistico, oltre ad alcuni edifici e opere difensive, tra cui la torre di guardia. Edificato su una collina che domina il lago di Garda per volere del marchese di Solferino Orazio Gonzaga intorno al 1565, divenne la residenza del principe. Orazio si pose come obiettivo quello di far costruire una piccola corte che fosse chiaro segno del suo potere. L'intervento riconfigurò completamente l'assetto della zona alle pendici dell'altura sulla quale si trovava l'antica rocca, che Orazio tentò ripetutamente di acquisire dal duca di Mantova senza successo, in quanto il sito era considerato inalienabile per il suo fondamentale valore strategico. Il giovane marchese procedette alla costruzione del nuovo complesso, deliberatamente chiamato castello, sebbene nato non come la ristrutturazione cinquecentesca di antiche strutture castellane, quanto piuttosto come la razionalizzazione con forme di eco castellana, di un insediamento rurale formatosi ai margini del più antico e vasto complesso fortificato. Il progetto di Orazio Gonzaga comportò l’abbattimento di tutti gli edifici esistenti ai piedi della Rocca, lo spianamento della sommità della collina e l’ampliamento della superficie utilizzabile tramite la costruzione di una muraglia a sostegno di un terrapieno. Ciò comportò probabilmente la ristrutturazione del vecchio palazzo degli Uberti, successivamente inglobato nella nuova residenza, e implicò l'abbattimento della piccola chiesa dei Disciplini. Il castello, a pianta rettangolare, risultava chiuso su tutti e quattro i lati. Su quello nord occidentale, dove era situato un ponte levatoio, in origine unico ingresso, sorgevano il posto di guardia, i locali per i soldati, la cancelleria e la loggia. Il tutto fortificato da un fossato e una muraglia esterna. Il lato sud- orientale, che dava verso la Rocca, era occupato da stalle, cantine e dalla torre di guardia. Dopo il 1859, su questo lato venne ricavata una seconda apertura. Il lato lungo di nord-est, che era stato lasciato quasi completamente libero per permettere la visuale dell’ampio panorama, era occupato solo da cantine, portici e una bassa muraglia. Il lato sud-ovest invece era occupato per la prima metà circa dalla residenza signorile e il resto da abitazioni di privati, una parte delle quali cedute dagli stessi ad Orazio Gonzaga. Questo lato, maggiormente esposto a pericoli, era stato fortificato da una cortina merlata. Del castello cinquecentesco, probabilmente progettato da Pompeo Pedemonte (con il probabile contributo anche di Bernardino Facciotto), sono sopravvissuti al tempo e soprattutto alle due battaglie del 1796 (battaglia di Castiglione) e del 1859 (battaglia di Solferino e San Martino) soltanto: la porta di ingresso, una parte di mura, la torre di guardia e la chiesa di San Nicola, che ha subito diversi rifacimenti nei secoli. La Torre di Guardia, posta all’angolo destro del fronte meridionale e che termina con una cupola, è considerata la minore e la sola sopravvissuta di un probabile complesso di quattro torri, poste a sicurezza dell’intera costruzione. La torre, dotata di orologio, doveva servire con ogni probabilità anche da campanile alla vicina chiesa di San Nicola. Era posta a controllo della via e del borgo sottostante. Con la morte di Orazio Gonzaga si aprì la lunga questione dell'assegnazione del feudo (anni di lotte tra i Gonzaga per il potere e il possesso delle proprietà), che si concluse con la definitiva assegnazione al ramo dei Gonzaga di Castiglione delle Stiviere. Marta Tana, moglie del marchese di Castiglione Ferrante Gonzaga e quindi cognata di Orazio, assunse la reggenza del castello in cui trascorse lunghi periodi di riposo e tranquillità. Nella notte tra il 18 e il 19 agosto 1597, un gruppo di congiurati, prezzolati per abbattere il potere di Francesco Gonzaga, signore di Castiglione, penetrarono nel castello e rapirono Marta Tana e l'ultimogenito Diego, allora solo quindicenne, con l'intento di utilizzarli per farsi aprire le porte di Castiglione e uccidere Francesco. Marta Tana rifiutò con fermezza di assecondare i loro piani contro il figlio Francesco. I congiurati uccisero quindi Diego con un colpo di archibugio e infierirono su Marta Tana con varie pugnalate. L'assalto al castello fallì e Marta Tana, dopo alcuni giorni di agonia, riuscì miracolosamente a salvarsi. Qui trovate diverse fotografie del monumento: http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MN360-02059/

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_di_Orazio_Gonzaga, http://www.parcodelmincio.it/pun_dettaglio.php?id_pun=1496, http://reggedeigonzaga.it/catalogo/it/sirbec/nome=castello_di_solferino%7cid=2%7ctipo=MSCH_ARCH

Foto: la prima è presa da un opuscolo turistico realizzato dalla Pro Loco di Solferino (stampato nel 1994), seconda è di Massimo Telò su https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_di_Orazio_Gonzaga#/media/File:Solferino-Castello.JPG

Nessun commento: