sabato 13 agosto 2016

Il castello di domenica 14 agosto






MATINO (LE) – Palazzo Marchesale Del Tufo

Il primo documento storico che attesta la presenza di Matino come centro occupato stabilmente risale al 1099. Durante il periodo normanno, il territorio matinese venne infeudato, nel 1191, da Tancredi d’Altavilla a favore dei De Personé (poi latinizzato in De Persona), casata di origini francesi. Nel 1302 venne investito come Signore di Matino un cavaliere francese di nome Enrico di Natoli (Henry de Nanteuil), familiare di Re Carlo I d'Angiò e sposato con Camille Étendard, il feudo passò successivamente agli Antoglietta (il ramo della dinastia Natoli che modificò il nome nel tempo), ai Maremonte tramite il matrimonio di Isabella Natoli († post 1352), Maramonte di Gianotto divenne Signore di Matino ed infine nel XVII secolo ai Marchesi del Tufo, ultimi feudatari. Come tutte le città che si sviluppano sulle pendici di una collina, Matino esercita un fascino singolare. Quello matinese, infatti, è uno dei pochi centri storici della provincia di Lecce ad aver conservato, pressoché inalterate, le sue caratteristiche: vicoli stretti e tortuosi, stradine impreziosite da nicchie votive, cortili attrezzati ancora con "pile" per lavare i panni, palazzotti dai balconi mensolati e baroccheggianti. Ed è proprio nel borgo antico che si possono ammirare gli immobili più preziosi e di maggior valore storico ed architettonico. Primo fra tutti ed unico nel suo genere nel territorio, il Palazzo Marchesale dei Del Tufo, che dagli anni '80 è di proprietà comunale grazie all'intuizione dell'allora Sindaco Giorgio A. Primiceri. Sorto nel XIII secolo come nucleo fortificato con scopi esclusivamente difensivi, venne interessato da un primo importante intervento edificatorio solo a partire dal Cinquecento. Una seconda fase costruttiva venne intrapresa nel 1711. L'edificio baronale, divenuto marchesale nel 1644 con il governo del marchese Giuseppe del Tufo, si affaccia sulla centrale Piazza San Giorgio con una trifora balaustrata e si distribuisce su due piani dei quali quelli superiori ospitavano le stanze nobili e una cappella mentre quelli inferiori accoglievano le stalle, le cucine e diversi magazzini. All'interno del palazzo si aprono una quarantina di stanze erette su una serie di cave scavate nel tufo (queste ultime di recente restauro ed oggi visitabili), un giardino pensile, un'area verde attrezzata e delle splendide scuderie con pareti affrescate e mangiatoie con scritte che riportano nomi di cavalli. Ciò testimonia l'amore e la passione dei Marchesi Del Tufo verso i cavalli di razza. Il recupero delle scuderie, intitolate ad Ascanio Del Tufo, rientra nel progetto più ampio di ristrutturazione del Palazzo Marchesale e dell'intero centro storico. Già dal 2002 il palazzo ospita il Consiglio Comunale ed è usato anche come contenitore polifunzionale per mostre, eventi e manifestazioni culturali e di spettacolo. Qui trovate numerose foto dell’edificio, sia di esterni che di interni: http://www.gruppobentivenga.it/realizzazioni-speciali/335-palazzo-marchesale-di-matino. Ed ecco una breve visita virtuale del palazzo, grazie a questo video di Livio Maritati: https://www.youtube.com/watch?v=N0Mr5t7g2o4

Fonti: http://www.comune.matino.le.it/informazioni/storia_e_tradizione_di_matino.aspx, https://it.wikipedia.org/wiki/Matino,

Foto: la prima è una mia foto scattata sul posto alcuni anni fa, la seconda è presa da http://www.salentoacolory.it/wp-content/uploads/2013/10/530.jpg

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