lunedì 11 luglio 2016

Il castello di lunedì 11 luglio






ISOLA CAPO RIZZUTO (KR) - Castello feudale

Il primitivo castello di Isola, il “kastello ton Asulon”, compare nell’ottobre 1131 in un documento riferito ad alcune concessioni fatte dai conti di Loretello al monastero di San Stefano del Bosco.
L’esistenza di questo castello sembra anche avvalorata da uno scritto del Campanile il quale afferma: che Alessandro Malena all’inizio del Trecento ebbe in feudo “per parte di Catarina Merceria il castello della Torre dell’Isola nelle pertinenze di Cotrone”. La costruzione, di cui oggi vediamo le rovine, fu eretta, o riedificata, nel 1549 assieme alle mura della città dal feudatario napoletano Giovanni Antonio Ricca. Isolato con un fossato dalle mura cittadine, l'edificio era usato come palazzo/abitazione dai baroni di Isola, i quali lo utilizzarono per tutto il Seicento e per buona parte del Settecento. Di mediocre struttura, munito di baluardi angolari, all’inizio del Seicento era “ben messo e provveduto di molti pezzi e munizioni ” dal feudatario e come tale era ritenuto un valido aiuto nella difesa contro il pericolo di sbarchi turchi. Vi si entrava attraverso un ponte levatoio ed al suo interno oltre alle stanze di abitazione, alle quali si accedeva attraverso una gradinata, vi era la cappella o oratorio dedicato a San Geronimo sempre di iuspatronato del barone, dove un cappellano, di sua scelta ed a suo carico, celebrava per i dimoranti nel castello la messa ogni domenica e nei giorni festivi. Al riparo dentro le sue mura vi erano i magazzini, dove il feudatario conservava il grano, e le pubbliche carceri. Lasciato andare in abbandono, anche a causa dei danni che subì dai terremoti, specie quello del 1832, alla fine dell’Ottocento appariva “diruto” ed “in frantumi”. Il poeta isolitano Gaetano Rodio vi ambienta il suo poemetto “Richelmo di Calabria” e così lo descrive:
“Com’ombra gigantesca, e fa paura
Alto un castel che rizzasi, e sovrasta
Con le superbe, torreggianti mura
E appiè di tanta mole, ch’è si vasta,
Che sfida gli anni, e contro il tempo dura,
Sorge contigua l’inclita magione;
Oggi sono ancora visibili resti di torri quadrilatere angolari speronate, reliquie delle muraglie della cortina perimetrale con pivellini, " l'Orologio" e la Porta del borgo medievale, sormontata da una torretta dell'orologio posteriore, che divide la zona antica da quella più moderna.

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Isola_di_Capo_Rizzuto#Principali_monumenti, http://www.archiviostoricocrotone.it/ambiente-e-paesaggio/isola-di-capo-rizzuto-frammenti-storici/

Foto: la prima è presa da http://www.turismoincalabria.it/images/isola-di-capo-rizzuto03.JPG, la seconda invece da http://www.archiviostoricocrotone.it/sito/wp-content/uploads/2015/03/isola683.jpg

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