venerdì 17 giugno 2016

Il castello di venerdì 17 giugno






CAULONIA MARINA (RC) - Torre Camillari

È una delle 72 torri fatte costruire, a distanza di circa 6 miglia l'una dall'altra, da Fabrizio Pignatelli, lungo il litorale calabrese, per far fronte alle continue incursioni saracene. La torre, costruita intorno al 1550 tra l'Amusa e l'Allaro su un'altura prospiciente l'attuale abitato di Caulonia Marina, viene comunemente detta dei "Camillari". Nei documenti del tempo, riportati nelle "Ricerche storiche su Caulonia" di Davide Prota, si trovano ampie descrizioni e minuti regolamenti sul funzionamento di queste torri a testimonianza della loro importanza per la difesa del territorio, dei beni e delle genti. Il servizio di sorveglianza era assicurato dalle milizie cittadine con una certa continuità e severissime erano le pene per la trasgressione ai regolamenti. Il servizio di sorveglianza ed avvistamento doveva essere prestato da tutti i cittadini (dai 15 ai 60 anni), divisi per norìe (contrade o circoscrizioni), i quali, in caso di improvviso sbarco dei saraceni, dovevano effettuare i convenuti segnali. La torre a forma cilindrica sorge in posizione strategica sulla sommità di una collinetta e, pur essendo dal punto di vista architettonico una delle torri meglio conservate in Calabria necessiterebbe di urgenti restauri, ma la cosa più grave è che ormai la vetusta costruzione è letteralmente soffocata dal cemento delle case sorte tutt' intorno in maniera irrazionale e caotica negli ultimi venti anni. Solo il fazzoletto di terreno che la circonda rimane da salvare dall'assalto di una edificazione invasiva. Ai piedi della torre e nello strato immediatamente sottostante ad essa si sono rinvenuti dei muri riferibili ad un insediamento di età greca. A tal proposito M.T. lannelli così scrive: "Le indagini effettuate dalla Soprintendenza Archeologica della Calabria nel sito della cinquecentesca torre di difesa denominata Camillari, hanno dimostrato che il culmine della collinetta era abitato fin dall'età greca. Risalgono infatti al V sec. a.C. i resti di quattro vani con muri costruiti a secco, mediante l'impiego di grossi ciottoli fluviali e qualche frammento di mattone. Sotto il crollo delle murature, conservatesi solo per alcuni centimetri di altezza a causa del reimpiego del materiale nella costruzione della torre, sono stati rinvenuti in grande quantità frammenti di anfore greche, che hanno fatto pensare ad un deposito di derrate alimentari connesso ad una costruzione di natura difensiva. Piuttosto che una fattoria legata allo sfruttamento agricolo del territorio, la funzionalità dei ruderi greci di contrada Camillari è stata collegata alle caratteristiche topografiche del luogo che ne definiscono con chiarezza la funzione strategica. Prima della cementificazione selvaggia di tutta la zona, dall'alto della collina di torre Camillari era possibile scorgere protesa nel mare, la Punta Stilo, il Promontorium Cocynthum dei Greci; non a caso in età più tarda lo stesso luogo era stato prescelto per la costruzione della torre di guardia che doveva proteggere dalle incursioni dei nemici che venivano immediatamente avvistati". Dalla torre Camillari si può scendere verso la nazionale e percorrerla in direzione nord per andare nella zona Aguglia-Mattanusa.


Fonti: http://www.caulonia2000.it/pagine/guidatur/camillari.htm, http://www.caulonia2000.it/pagine/itinerar/itine3-1.htm

Foto: la prima è di tredicino, presa da http://www.italiainfoto.com/gallery/data/753/Caulonia_-_Torre_Camillari_02.jpg, mentre la seconda è di Damianus su http://rete.comuni-italiani.it/foto/2009/353392

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