sabato 2 aprile 2016

Il castello di sabato 2 aprile






CASTELNUOVO DI PORTO (RM) – Rocca Colonna

Le prime notizie risalgono al 1074 tramite una bolla papale (di Gregorio VII) in cui viene chiamata Castrum Novum e definita come feudo per metà di San Paolo fuori le mura (forse Civitella San Paolo). Il nome, poi divenuto "Castello Nuovo", probabilmente è da ricercare alla costruzione di un nuovo castello a discapito di uno più antico. In seguito fu occupata da Stefano di Teobaldo ma, nel 1139, papa Innocenzo II restituì il castello ai legittimi proprietari. Nel 1208 papa Innocenzo III favorendo suo fratello Riccardo Conti non fece i conti con Onorio III che riconfermò di nuovo il castello agli originari proprietari. Nel 1252 il castello risulta proprietà dei Colonna, indi dopo vari passaggi di proprietà pervenne a Stefano Colonna che migliorò la struttura difensiva della costruzione. Il recinto del Castrum novum, insediato sull'isolata rupe, venne fortificato con tre torri quadre collegate da una cortina di piccoli parallelepipedi tufacei, guarnita esternamente da un vallum. Al suo interno nell'antica cappella dedicata a San Silvestro, si conserva affrescata l'immagine della Madonna con Bambino e Santi. Papa Bonifacio VIII Caetani tolse il castello ai Colonna, come acerrimo nemico della famiglia, ma, nel 1306, Clemente V, riassegnò il castello alla famiglia romana. Espugnato nel 1435 sotto Eugenio IV, fu fatto restaurare nel 1453 da Nicolò V servendosi dell'opera di Giovanni da Milano e di tal Janni, lasciando a memoria del suo intervento una lapide murata. Nel 1484, il castello, come numerosi edifici civili e religiosi, fu lesionato da un forte terremoto. Nel 1501 papa Alessandro VI Borgia confiscò il castello e lo dotò di difese armate, munendolo di pezzi di artiglieria. Anche il borgo, che dal primitivo nucleo sorto vicino al castello andava svilup­pandosi a fuso intorno ad esso, venne cinto da mura e torri circolari di difesa. I Colonna in seguito tornarono in possesso del castello. Nel 1518 fu dei Di Francesco. La famiglia successivamente entrò in lotta con Zagarolo e altre famiglie per via di gestione sui castelli. La bagarre fu sedata da papa Paolo III con una bolla datata 11 gennaio 1539. Nella seconda metà del '500, Sciarra Colonna commissionò agli Zuccari l'ornamentazione del «Palazzo». In una delle numerose sale, ricchi stucchi rappresentano scene storiche e immagini iconografiche finemente eseguite. Successivamente (nel 1581) fu gestito dallo Stato della Chiesa. Il tesoriere di Papa Gregorio XIII lo fornì di armi e munizioni. A nulla servirono lamentele da parte della precedente famiglia per la restituzione del castello. Il 12 giugno 1627 Scipione Degli Effetti fu concessionato delle entrate del castello. Sminuito di valore anche per la Camera Apostolica, il Palazzo fu adibito a carcere mandamentale, mentre la sala affrescata divenne sede della Pretura. Attualmente i possenti corpi edilizi che racchiudono il cortile, privati di ogni funzione, sono in attesa di un restauro consolidativo e di riuso che ridia lustro all'antica fortezza colonnese. Una lapide sul muro esterno dell’edificio menziona il restauro della Via Flaminia del 1580 da parte di Clarice Colonna Anguillara. Un'altra lapide ricorda quando Carlo III di Borbone alloggiò in questo castello mentre si apprestava ad espugnare il Regno di Napoli. Un altro stemma marmoreo murato nella torre a levante ricorda altre opere eseguite sotto il pontificato di Urbano VIII Barberini. Simboli araldici sui portali, invece, fanno capire le famiglie che si sono succedute nel possesso del maniero. Per approfondire si può leggere qui: http://www.viverenuovo.it/roccacolonna/ante/rocca_e_colonna.html

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Castelnuovo_di_Porto, http://castelnuovovr.altervista.org/index.php?option=com_content&view=article&id=76:la-rocca-colonna&catid=36:monumenti&Itemid=18,


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