martedì 5 gennaio 2016

Il castello di martedì 5 gennaio






LARCIANO (PT) - Castello

La storia di Larciano ruota intorno a quella dell'attuale Larciano Castello. Dalla metà del X secolo ci è nota come signoria dei conti Guidi per una donazione che Ranieri e Guido, figli del conte Tegrimo, fecero alla cattedrale ed al vescovo di Pistoia. Il Castello di Larciano fu poi confermato ai Guidi da Arrigo VI e da Federico II. Nel 1225 Larciano con Cecina, Casi e Collecchio fu venduta dai figli del conte Guido Guerra di Modigliana al Comune di Pistoia per 6.000 lire. Per la sua posizione Larciano divenne uno dei cardini del sistema difensivo di Pistoia nei "monti di sotto"; così era infatti chiamato il versante occidentale del Montalbano, ragione che spinse la città a rafforzare le mura e le altre opere di difesa. Nel 1302, durante la guerra che vide la ghibellina Pistoia contro le guelfe Firenze e Lucca, Larciano fu conquistata subito dopo la resa di Serravalle. Tuttavia nel 1310 la cittadina venne recuperata insieme ad altri territori perduti da Pistoia, dietro il pagamento di 10.000 fiorini d'oro. Verso il 1391 il castello divenne una solida base organizzata da Pistoia e Firenze, accomunate dal pericolo di un'offensiva in Toscana di Gian Galeazzo Visconti. Quando nel 1401 si sottomise a Firenze con tutto il suo contado, Larciano divenne sede di una delle quattro podesterie in cui fu organizzato il territorio pistoiese. Tra i podestà, il più famoso è Francesco Ferrucci. Successivamente nel quadro istituzionale dello Stato mediceo troviamo riuniti in un'unica podesteria Larciano e Serravalle. Nel 1772 quest'ultima divenne unica sede della podesteria, mentre nel 1774 ebbe vita una comunità comprendente Larciano e Lamporecchio. Il castello sorge sulle pendici del Montalbano, e fu utilizzato dai pistoiesi nel Medioevo come torre di avvistamento. Nel periodo di massimo splendore la fortificazione era circondata da una cinta muraria fortificata dotata di due porte, una detta di Bagno e l'altra San Marco, al cui vertice, a corona di uno sperone roccioso, s'innalzava la possente rocca dotata di un'altissima torre merlata quadrangolare dalla cui cima è ancora oggi possibile dominare tutta la Valdinievole. Da essa, infatti, poteva essere osservato chiaramente il castello di Cecina di Larciano e da questo, quello di Montevettolini, di Monsummano, via via fino a quello di Serravalle Pistoiese. L'insieme era dotato di bertesche e le mura intervallate da torri, oggi scomparse. La rocca si inserisce sul perimetro della cinta muraria, praticamente è realizzata tramite una possente cortina a chiusura dell'angolo occidentale delle stesse, e la stessa torre poggia sul vertice estremo. All'interno trovava posto la dimora del podestà. Oggi tutte le pareti divisorie interne sono andate perdute, ma nella muratura si aprono ancora le belle finestre che un tempo erano del palazzo. Al centro del cortile è posta, ancora funzionante, l'antica cisterna per l'acqua. Tutto il complesso è in ottime condizioni grazie ad un recente restauro, altrettanto non si può dire delle mura cittadine, in parte perdute, che conservano però ancora intatte le due porte medievali. Oggi la Rocca è sede del Museo Civico inaugurato nel 1976, a cura del gruppo Archeologico della Valdinievole in cui sono esposti materiali provenienti dal territorio della Valdinievole Orientale, che coprono un periodo che va dalla preistoria al tardo Rinascimento. Per approfondimenti sul castello, suggerisco la lettura della scheda di Fernando Giaffreda su http://www.mondimedievali.net/Castelli/Toscana/pistoia/larciano.htm.  

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Larciano, https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_di_Larciano, http://www.castellitoscani.com/italian/larciano.htm, http://www.fototoscana.it/mostra-gallery.asp?nomegallery=larciano

Foto: la prima foto (dell'Agenzia per il Turismo Montecatini Terme / Valdinievole) è presa da http://www.museivaldinievole.it/a9.htm, la seconda (di Angoli di Toscana) è presa da http://angoliditoscana.it/wp-content/uploads/2015/05/014-Copia.jpg

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