domenica 11 ottobre 2015

Il castello di lunedì 12 ottobre






COLLETORTO (CB) – Torre Angioina

Il paese viene menzionato per la prima volta nei registri angioini del 1320, sotto il nome di collis Tortus, il che fa pensare che la sua esistenza sia precedente all'incoronazione della Regina Giovanna I di Napoli, figlia di Carlo II d’Angiò. Molto si è detto sul nome originario del paese: da "Colle Toro" a "Colle Forte", passando per "Colleobtorto", proprio come scriveva secoli addietro un certo Padre Gonzaga. Ma oltre alle discordanze sul nome originario, altre supposizioni si fanno circa la visita della Regina Giovanna d'Angiò. Fatto sicuro è che ella fece costruire una torre merlata che ancora oggi si erge a monumento rappresentativo del comune. Essa sorge nell'area denominata "Largo Angioino" e costituisce, insieme al palazzo marchesale e alla Chiesa Madre, il culmine del centro storico. Da un rapporto, datato 1444, fatto dall'ambasciatore di Modena presso Alfonso I d'Aragona e pubblicato dal Foucard, Colletorto è riportato come feudo appartenente a Marchetto da Cotignola, parente del capitano di ventura Giacomo Attendolo Sforza. Dopo del Cotignola, ne presero la signoria feudale i Boccapianola, i Capece, i Gambacorta, finché divenne, nel 1704, feudo, con annesso titolo marche-sale, di Bartolomeo Rota, patrizio cremonese; il quale, nel 1718, divenne anche barone di S. Giuliano di Puglia. Alla morte di quest'ultimo, il marchesato di Colletorto e la baronia di S. Giuliano passarono, per eredità femminile, sempre secondo il Masciotta, a Francesco Saverio Pignatelli, principe di Rade fino al tramonto del feudalesimo. Dai 137 fuochi che contava nel 1532, questo ridente paese è salito ad oltre i 2800 (duemilaottocento) abitanti circa. La Torre Angioina venne edificata durante il regno di Giovanna I d'Angiò probabilmente su un impianto normanno preesistente. E'a pianta circolare, di mole robusta, alta 25 metri. Le mura presentano a coronamento, in alto, una serie di beccatelli e di merlature. Domina sulla vallata del vallone S.Maria e la valle del Fortore. Non sappiamo l'anno preciso in cui fu realizzata tale opera, ma, poichè Giovanna I regnò dal 1343 al 1382, l'anno della sua edificazione è da far risalire intorno al 1369. Quest'ultima è la data più certa perchè, come viene rilevato da un documento regio, la regina Giovanna I rivolgendo la sua attenzione a quella zona deserta e distrutta dai saccheggi compiuti dai soldati di Luigi d'Ungheria, si pensa che per proteggerla e ripopolarla, abbia ordinato che nel "Casale Collis Tortis" fosse costruita una torre alta e maestosa circondata da un massiccio castello (attuale Comune) a guardia e a difesa della zona contro i nemici. L'interno è a più piani, ognuno fornito di un camino, intorno al quale la truppa si riscaldava nelle invernate gelide. Nella torre Giovanna fece perfino porre la propria immagine scolpita in marmo. Vi è anche il cosiddetto "trabucco" il quale serviva per gettarvi i cadaveri dei soldati o quelli dei prigionieri torturati. Accanto vi era il castello, sulle cui rovine, il marchese B. Rota fece costruire il palazzo marchesale. Nel corso dei secoli la Torre passò da padrone a padrone fino a diventare di proprietà della famiglia D'Antini che la donò al Comune nel 1959. Dopo un lungo periodo di incuria, in cui i merli della torre cadevano rosi dal tempo e le mura screpolate rovinavano al suolo, la costruzione è stata oggetto di lavori di restauro che l’hanno restituita alla sua dignità di monumento. Ecco un video dedicato alla torre (di Telemolise): https://www.youtube.com/watch?v=-S-uIy8j-1w
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Colletorto, http://www.comune.colletorto.cb.it/mm/mm_p_dettaglio.php?idmonumento=2&x=,
Foto: di Matteo Socci su https://soccimatteo.files.wordpress.com/2010/04/dsc05539.jpg e sul gruppo Facebook “Castelli del Molise”: https://www.facebook.com/CastelliMolise?fref=photo

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