giovedì 1 ottobre 2015

Il castello di giovedì 1 ottobre






SAN FIOR (TV) - Resti castello in frazione Castello Roganzuolo

Il toponimo Castello Roganzuolo proviene probabilmente dall'antico nome Castrum de Regençudo, come attestato nella documentazione di epoca caminese e si riferisce alla presenza di un "castello di reggenza", presso cui operava un reggente incaricato dai Caminesi e avente funzioni di difesa. Luogo «dove sono state trovate tracce del più antico insediamento umano di tutta la zona», propriamente paleoveneto: secondo i reperti ritornati alla luce nell'area sottostante la chiesa monumentale, si suppone che in epoca preromana Castello Roganzuolo fosse luogo, oltre che di insediamento, anche di culto. Per il paese inoltre passava già in età paleoveneta la strada – che nel territorio di Castello risponde al nome di Cal Moranda – che univa i colli di Marostica all'area del Tagliamento. In epoca romana doveva essere sede di insediamento, dato il ritrovamento di alcuni reperti (soprattutto monete) in un punto strategico: doveva infatti essere luogo di qualche importanza nel controllo degli snodi viari tra Postumia e Mellarè), fin dal I secolo a.C. Questa funzione permase almeno fino all'età barbarico-cristiana. Notizie più chiare si hanno sullo sviluppo medievale, epoca nella quale, sul colle che è oggi sede della chiesa monumentale, fu edificato il Castello di Reggenza, struttura merlata ghibellina: nel XII secolo Alberto vescovo di Ceneda, che era conte da Camino, investì i Caminesi di molti castelli, tra cui quello di Roganzuolo. Il castello fu distrutto dai veneziani nel 1337: rimasero solo una torre (attuale campanile) e la cappella, nucleo dal quale nacque la comunità parrocchiale, attorno alla chiesa dei Santi Pietro e Paolo che fu costruita a partire dai resti della fortezza abbattuta. Poi, nel Cinquecento, ebbe luogo un'importante vicenda artistica: arrivò a Castello Roganzuolo Tiziano Vecellio, il quale, in cambio di un trittico rappresentante una Madonna con bambino tra i santi Pietro e Paolo, richiestogli dalla Luminaria, chiese che gli fossero concessi i terreni di Col di Manza, nei quali gli venne edificata la villa che desiderava lì avere (la caseta, oggi Villa Fabris di Colle Umberto). Per l'artista bellunese la posizione di Castello Roganzuolo si poneva a metà strada tra il paese natale, Pieve di Cadore, e la città in cui più era attivo in quegl'anni, Venezia: dunque, stando sui colli morenici del coneglianese, aveva facile accesso sia al mare che ai monti, nonché un quieto luogo di sosta nei viaggi tra Pieve e Venezia. Ecco un video (di Gian Pietro) girato nei pressi della Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, sul luogo dove sorgeva l'antico castello: https://www.youtube.com/watch?v=92svscu3g-k. Altro link suggerito: http://www.comune.san-fior.tv.it/c026072/zf/index.php/servizi-aggiuntivi/index/index/idtesto/54

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_Roganzuolo

Foto: di Paolo Steffan su https://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_dei_Santi_Pietro_e_Paolo_(Castello_Roganzuolo)#/media/File:Castel-Campanil_2008-07-15.JPG e da http://bur.regione.veneto.it/BurvServices/pubblica/burvGalleryDettaglio.aspx?id=325

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