martedì 11 agosto 2015

Il castello di mercoledì 12 agosto






PANTELLERIA (TP) – Castello Barbacane

Il castello sorge all’imboccatura del vecchio porto di Pantelleria, oggi interrato, e prospetta sulla piazza Almanza e su via Borgo Italia. Data la particolare ubicazione con le mura lambite dal mare da un lato, rivolto verso il porto dall’altra, costituiva un baluardo a protezione dei traffici marittimi dell’isola. La fondazione del castello è fatta risalire ad epoca bizantina o araba, anche se esso è attestato con certezza non prima del XIII secolo. Nel VII secolo popolazioni africane sotto dominio bizantino, in seguito alla conquista araba di Kelibia (Clypea), si rifugiarono in Pantelleria “ove alrazon fortezze” – at-Tigani, in Amari 1880 – 81, II, p. 41; Amari 1933 – 39, I, p. 235. Nel 700 d.C. il condottiero musulmano “abd al Malik ibn Qatan” “s’insignorì dell’isola e ne spianò le fortezze” – ibidem. Nell’835 avvenne l’occupazione islamica – D’Aietti Trevi 1978, p. 237. Nel 1087, secondo il Carme Pisano, Pantelleria subisce un assedio da parte di una flotta delle Repubbliche Marinare e si ha notizia “di una fortificazione formidabile, di un castello incomparabile come nessun altro al mondo” (nulli unquam in hoc mundo castro comparabile) – cit. in ivi, p. 244. Nel 1148 Giorgio d’Antiochia, ammiraglio di Ruggero II, occupa Pantelleria – ivi, p. 251. Nel 1292 re Giacomo II d’Aragona affida il castello al capitano catalano Bonomo Algerii – Bresc, Pantelleria. Nel 1361 Pantelleria viene concessa in feudo a Emanuele Doria e successivamente (1399) a Giovanni Squarciafico; dopo l’uccisione dello stesso avvenuta nel castello, l’isola torna al regio demanio – ASPA, Regia Cancelleria, reg. 37, cc. 141r – 142r (cit. in D’Aietti Trevi 1978, p. 271). Nel 1422 l’isola è feudo di Francesco de Belvis e a un anno dalla sua morte (1443) un notaio di Trapani redige un inventario di li cosi inventariati et trovati in lu castellu de la Pantellaria – Bresc 1971, p. 121 e n. 96. Da tale documento si evince l’importanza militare del castello, che è già munito di tre bombarde. Nel 1550 i turchi espugnano il castello – D’Aietti Trevi 1978, p. 275. Nel 1553, per ordine di Carlo V si “munì la fortezza di più fermi baluardi e di artiglieri per tollerare gli assedi” – ivi, p. 276. Vennero dunque edificati il bastione lato mare e il bastione di nord-est, che ingloba la torre circolare, e venne raddoppiato lo spessore dei muri di sud-est. Successivamente fu aggiunto un corpo a sud-ovest. Nel 1628 la guarnigione del castello è composta da 120 soldati – ivi, p. 285. Nel 1656 Pantelleria è già luogo di confino; il castello assolve già al doppio compito di fortezza e di carcere – ivi, p. 283. Nel ’700 viene interrato il piano delle cantine. Nel 1794 il castello ha già la consistenza e l’aspetto attuale – Società Napoletana di Storia Patria, Archivio Gallucci, coll. XXII C 3, p. 34. Tale resta fino alla seconda guerra mondiale ospitando sia il carcere mandamentale di Pantelleria che la caserma dei carabinieri. Tra il 1939 e il 1943, durante la Seconda Guerra Mondiale, è sede dei comandi di Aviazione, Marina e Carabinieri, oltre che della Milizia Volontaria Fascista. Durante l’occupazione americana (1943) il castello viene minato per farlo esplodere durante le riprese di un Combat Film; per fortuna l’operazione va a monte per decesso delle artiglierie. Nel 1946-47 , durante i lavori di ripristino del carcere per fare posto alla strada limitrofa al porto, viene abbattuta una grossa parte del bastione di nord-ovest e la soprastante torre di cui restano oggi solo le tracce. Nel 1975 il carcere viene dismesso. Nel 1995 iniziano i lavori di restauro per farne luogo di cultura e per una destinazione museale di alcune sale. Fino a poco più di un secolo addietro il castello era l’elemento predominante della città murata, come ci mostra una planimetria del 1839 ricavata dal foglio 26 dell’’Atlante della Sicilia del capitano Smith della Marina Britannica. Costruito interamente in pietra lavica, il castello è composto da quattro piani di cui uno quasi completamente interrato, con ben 66 vani, volte a botte, archi in pietra da taglio, vecchie segrete e torri circolari. L’impianto planimetrico è costituito da un nucleo centrale gravitante attorno ad un cortile di forma trapezoidale; bastioni a nord-ovest e nord-est, oltre ad un altro cortile ed una torre sul lato sud-est. Alla fine della scalinata di accesso si entra nel primo cortile sormontato da un camminamento di ronda e superato il vecchio corpo di guardia si accede al cortile principale. Attorno a tale cortile sono situate diverse stanze e un passaggio che porta al bastione di nord-ovest dal quale si ha una splendida vista su tutto il porto di Pantelleria. Attraverso una delle stanze si può accedere alla torre circolare e alle vecchie segrete, che murate circa cento anni fa, costituiscono oggi l’elemento più significativo del castello. Dal cortile si diparte una scalinata che porta a un primo piano gia adibito a “carcere per galantuomini” e ad altra stanza che era adibita ad armeria. Segue al secondo piano una serie di ambienti a corridoio, mentre a destra del pianerottolo si arriva ad un ambiente di maggiori dimensioni la cui volta è marcata da una serie di archi in pietra da taglio. A sinistra del pianerottolo, attraverso un piccolo ambiente, si perviene al secondo livello di una torre cilindrica alla sommità della quale è stato posto un campanile con orologio a quadrante luminoso, collegato a due campane, una delle quali datata 1750. Attraverso la seconda scalinata si perviene invece a quella che costituiva la ‘casa del Governatore’ (gli alloggi del castellano e più tardi, del comandate della piazza) che comprende cinque ambienti, alcuni dei quali prospicienti la gradinata di accesso. A destra di detta casa si trovano gli ambienti gia destinati ad alloggio delle truppe. Sul lato sinistro del primo cortile vi è una torre le cui caratteristiche fanno molto pensare ai donjons normanni. Tale torre è detta di San Barnaba, probabile deformazione di Santa Barbara, toponimo derivante dal fatto che al secondo piano di detta torre vi era il deposito delle polveri. Il Castello di Pantelleria, qualche hanno fa, ha anche ospitato al suo interno il Carnevale di Pantelleria, un evento che ha riunito in maschera tutta la popolazione pantesca. Altri link suggeriti: http://www.pantelleria-vacanze.it/Pantelleria_Barbacane.htm, https://it.wikipedia.org/wiki/Pantelleria, video di Mauro Silvia (https://www.youtube.com/watch?t=25&v=_p_bm11zKZI)


Foto:  la prima è una cartolina della mia collezione, la seconda è presa da http://www.agorapnl.it/wp-content/uploads/2014/06/i-love-660x371.jpg

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