domenica 16 agosto 2015

Il castello di domenica 16 agosto






MOLITERNO (PZ) – Castello longobardo-normanno

Una vecchia tradizione vuole che Moliterno sia stata costruita dopo la distruzione di Grumentum avvenuta ad opera dei saraceni tra l'872 e il 975 per l'arrivo di numerosi grumentini sfuggiti al massacro, questi si raccolsero intorno alla torre lomgobarda. I Longobardi furono il primo popolo straniero che venne a Moliterno. Moliterno passò poi, sotto la dominazione dei Normanni che fecero costruire il castello e regnarono dal 1059 al 1186. Dopo i Normanni, Moliterno passò sotto la dominazione degli Svevi e poi sotto la dominazione Angioina con i Baroni Brajda dal 1269 al 1477. Successivamente fu controllata dagli Aragonesi e Ugone di Brajda cedette il feudo di Moliterno ad Antonio Sanseverino principe di Salerno. I Sanseverino nel 1524 lo passarono a donna Anna Carafa, viceregina di Napoli. Gli Spinelli e poi i Pignatelli lo mantennero fino al 1806. Il castello sorge su uno sperone roccioso a 880 m. sul livello del mare. La sua costruzione, secondo lo storiografo Giaco­mo Racioppi, è avvenuta nel XII secolo, al contrario delle affermazioni della maggior parte degli studiosi, che la ritengono avvenuta tra l’VIII e il IX secolo, in epoca longobarda. Prova di quest'ultima tesi è la torre longobarda, primo nucleo del castello. Successivamente i Normanni, la cui presenza è testimoniata dalla torre quadrata, costruirono il resto della fortificazione, edificandolo intorno alla torre longobarda. In seguito, ogni signore, dall'epoca normanna in poi, ha aggiunto qualcosa e certo ora l’edificio attuale conserva ben poco o nulla dell'antica costruzione. Il complesso, come appare oggi, è una costruzio­ne seicentesca, ma molte modifiche gli sono state apportate attorno al '700 e forse anche nei primi dell'800. Si arriva al castello salendo per via Francesco Lovito e vi si entra attraversando un portone ad arco romano, orientato verso sud. L'ampio cortile, che troviamo appena varcato l'ingresso, è circondato da un muro di cinta, che si prolunga per tutto il lato di mezzogiorno, fino ad una torre quadrata ad est, ed una torre bassa e rotonda ad ovest, riunendosi alla facciata con una serie di archi, che formano un loggiato cinquecen­tesco. Dalla torre longobarda, che si unisce alla facciata, partendo dalla torre bassa e rotonda, si aprono due ingressi: il primo immette nel secondo cortile e il secondo nelle stalle, nelle quali sono, ancora, visibili le nicchie delle mangiatoie. La torre longobarda è alta 25 metri, ha un diametro di 8 metri ed è sormontata da merli guelfi quadri, andati per lo più distrutti. Internamente, è costituita da tre piani, ognuno dei quali, è formato da una sola stanza , ricevente luce da una sola finestra. La stanza del pianterreno era adibita a carcere (qui fu rinchiuso nel 1239 il marchese Nicola De Cusano, prigioniero di Federico II), mentre alle altre stanze, si accedeva mediante una scala a chiocciola. Il secondo cortile, più piccolo del primo, mostra uno spettacolo di profonda desolazione: vi sono dappertutto rovine ed è quasi impossibile ricostruire la disposizione delle stanze. Oltre alle stanze del principe e dei suoi ospiti, alle stalle, alle cucine, alle carceri, ai locali adibiti a magazzini per le merci, alla cappella privata, il castello possedeva, anche, una cisterna per la raccolta dell'acqua piovana. L'ultimo proprietario del castello fu Domenico Cassini, che l'acquistò nel 1827. Questi rimise l’edificio in ottime condizioni di abitabilità, tanto da trasformarlo in collegio nel 1892 con la direzione del Prof. Antonio Frabasile. Il collegio fu frequentato da molti studenti moliternesi e da alcuni allievi provenienti da Potenza. Le lotte intestine e le beghe paesane, causarono nel 1894, la fine di questa istituzione e il sopra citato Domenico Cassini distrusse vandalicamente il castello vendendone persino gli infissi. Esso fu poi venduto ai Padula e da questi ultimi fu ceduto ai Comune di Moliterno per la cifra simbolica di lire mille. E' stato, in seguito, dichiarato "monumento d'interesse nazionale" e sono stati eseguiti dei parziali lavori di restauro esterno alla fine degli anni 70, poi interrotti per mancanza di finanziamenti. Attualmente è in fase di progettazione una ulteriore fase di restauro.

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Moliterno#Storia, http://www.comune.moliterno.pz.it/la-storia.html, testo del Prof. Giuseppe Coniglio nella pubblicazione “I castelli di Basilicata” ideato e prodotto da Publiteam Edizioni (fine stampa 18 giugno 2014), http://www.joinitaly.com/galleries/dpdacm_il_castello_di_moliterno_%28pz%29?PHPSESSID=m77qqj6ebb8rjbqjsgcgt254n6

Foto: la prima è una cartolina della mia collezione, la seconda è di pasquale74 su http://www.italiainfoto.com/gallery/potenza/p22487-castello-di-moliterno.html

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