sabato 11 luglio 2015

Il castello di domenica 12 luglio






VASTO (CH) – Castello Caldoresco o  Forte

Il possente castello di Vasto è ubicato in pieno centro storico e rappresenta uno dei monumenti più rappresentativi della città. La parte più interessante ed antica affaccia su piazza Barbacani, mentre su piazza Rossetti prospetta il palazzo ottocentesco in stile neoclassico. La sua costruzione, su un preesistente castello, di cui in piccola parte ne riutilizzava le mura, risale al 1439, su disegno dell'architetto senese Mariano di Jacopo detto Il Tàccola, secondo la nuova tecnica di fortificazioni a bastioni. Giacomo Caldora, signore di Vasto, ne ordinò la costruzione facendone la chiave di volta del sistema difensivo della città. Edificato sulla collina su cui si adagia la città alta, in un punto da cui si domina la marina, è un monumento dalla lunga e articolata storia costruttiva. All'impianto originario, risalente alla fine del XIV secolo e inizi del seguente, sarebbe da ascrivere la prima struttura a pianta quadrata con torri angolari cilindriche (ne rimangono solo due), articolata intorno ad un cortile centrale, secondo un modello risalente all'architettura militare svevo-angioina. Nel 1464 sostenne un assedio durato tre mesi contro le truppe del re Ferdinando I d’Aragona. Adibito a tribunale e carcere tra il 1605 e il 1697, restaurato e rafforzato nel 1713, è stato utilizzato verso la metà dell’Ottocento come abitazione per privati, con sopraelevazioni esterne che hanno via via privato la struttura del suo uso e del suo aspetto militare, per adeguarlo alle esigenze abitative. In seguito a distruzioni subite dalla popolazione vastese nel corso dei tumulti del XV secolo, il castello venne fortemente rimaneggiato sul finire dello stesso secolo da Innico D'Avalos, al quale si devono molti degli interventi che hanno conferito alla costruzione l'aspetto attuale. In questo periodo, infatti, il forte venne trasformato e rinforzato da grandi bastioni angolari a mandorla (oggi ne rimangono solo tre dei quattro originari) e irrobustito da più spesse cortine murarie, coronate da apparato a sporgere continuo su beccatelli. L'adozione dei bastioni a mandorla indica la volontà del committente di "aggiornare" la costruzione secondo le più recenti ed efficaci tecniche difensive: questo tipo di rinforzo angolare è infatti particolarmente resistente agli assalti, attenuando fortemente la vulnerabilità di questi punti. Altre modifiche strutturali furono eseguite da Cesare Michelangelo d’Avalos all'inizio del XVIII secolo. Oggi, la poderosa costruzione a pianta quadrata, che si sviluppa intorno ad un cortile, è formata da quattro cortine, due bastioni a mandorla con eleganti beccatelli e due torri, una termina con una cupola con il pinnacolo a lanternino e l'altra si presenta con una merlatura circolare. Un fossato cinge il lato settentrionale del castello, su cui vi e' un ponte levatoio. Il portale quattrocentesco, in pietra, incassato nel centro della cortina, si presenta ancora in buone condizioni. Il complesso si presenta dunque come un monumento "palinsesto", con le bastionature aragonesi che avvolgono il precedente nucleo angioino e con superfetazioni e sopraelevazioni esterne. Il castello non è visitabile perché proprietà di privati ed in parte è adibito ad uso residenziale e commerciale. Il castello Caldoresco di Vasto è stato inserito nella serie filatelica ordinaria italiana degli anni ottanta denominata "Castelli d'Italia" e raffigurato sul francobollo del valore facciale di 1400 Lire. Altri link consigliati per approfondire il tema: http://www.vastospa.it/html/la_citt%E0/arch_castelli.htm, testo di Sergio Ialacci su http://www.mondimedievali.net/Castelli/Abruzzo/chieti/vasto03.htm.


Foto: di Brunella Fratini su http://rete.comuni-italiani.it/foto/2009/223192/view e da http://www.countryhouseabruzzo.com/forte-di-vasto-260/

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