venerdì 12 giugno 2015

Il castello di venerdì 12 giugno






COSSERIA (SV) - Castello Del Carretto

I suoi ruderi emergono imponenti dalla boscaglia sulla cima del colle su cui fu costruito a presidio del valico del Montecala ed ha costituito per secoli una vigile sentinella dell'accesso al basso Piemonte e un sicuro rifugio per la popolazione contro le invasioni saracene. Il castello, che risulta già esistente prima dell’anno Mille, fu possesso di Bonifacio del Vasto dal 1091 e, in seguito, dei marchesi di Clavesana (sec XII) e dei Del Carretto. Importante presidio delle vie di comunicazione per il Basso Piemonte, nonché rifugio per la popolazione nei periodi bellici, il maniero è citato nelle cronache del 1262 quando Carlo d'Angiò qui si asserragliò nell'assedio compiuto dalle truppe genovesi, resistendo per un anno intero. Così come il vicino castello di Millesimo, anche il castello di Cosseria fu posto a disarmo e parzialmente demolito nel 1553 dal Commissario imperiale di Ceva Gerolamo Sacco per impedire che cadesse nelle mani dei nemici. All'interno di questi ruderi si barricarono nel 1796 le truppe austro-sabaude-croate di Filippo Del Carretto di Camerana - uno degli ultimi feudatari del territorio - per sfuggire ai numerosi soldati dell'armata napoleonica comandati dal generale Pierre Francois Charles Augereau (vi partecipò anche il generale Claude-Victor Perrin). I granatieri Del Carretto, pure senza artiglieria, resistettero due giorni (13 e 14 aprile) cedendo quindi il passo alle truppe di Napoleone in marcia verso la Lombardia. La superiorità numerica dei francesi vanificò il coraggio di Filippo e dei suoi soldati, privi anche di pezzi di artiglieria; numerose targhe commemorative affisse all’interno del castello e il nome della strada che conduce ai ruderi, nota come la “via dei granatieri”, rievocano il loro eroico gesto; anche i francesi vollero ricordare i principali luoghi della prima campagna d’Italia: Napoleone stesso incaricò l’artista Giuseppe Bagetti di immortalare i campi di battaglia (Cairo Montenotte, Cosseria, Dego e Millesimo) in una serie di  vedute, disegni ed acquarelli che in seguito furono collocati da Luigi Filippo a Versailles. La struttura del castello si presentava a pianta poligonale, un corpo centrale e due cinte di mura; la prima è ancora ben visibile e di essa rimane una parte dell'ingresso, la seconda proteggeva la valle e la punta del colle. Presso l'entrata più esterna del castello si possono ancora notare i fori per bloccare dall'interno la porta d'ingresso. Sono ancora visibili le volte dei sotterranei - quasi certamente utilizzati come depositi e prigioni - il basamento di una torre d'avvistamento (abbattuta) e parte di una cappella. L'edificio è in fase di riqualificazione e restauro, come si può vedere nel seguente sito: http://www.gallaratiarchitetti.com/easynews/newsleggi.asp?newsid=77. Altri link suggeriti: http://www.liguriaheritage.it/heritage/it/liguriaFeudale/Savona.do?contentId=30043&localita=2214&area=213, http://insiemefacile.provincia.savona.it/scheda_comuni.php?aperto=1&sez=7&id=26&sottosez=2,

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_di_Cosseria, http://www.castellivalbormida.com/Cosseria.htm, http://bonespirit.provincia.lucca.it/it/divulgativa/578/il-castello-dei-del-carretto-a-cosseria.html

Foto: entrambe da http://www.castellivalbormida.com/Cosseria.htm

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