martedì 12 maggio 2015

Il castello di martedì 12 maggio






CASALINO (NO) – Castello di Ponzana

L'insediamento di Ponzana, piccola località posta nei pressi della strada che collega Vercelli a Novara e lungo la linea ferroviaria Torino - Novara, a 10 chilometri da quest'ultimo capoluogo, ha conosciuto una storia secolare travagliata, nonostante la piccola estensione del villaggio. Le origini di questo piccolo insediamento sono quasi certamente molto remote, trovandosi esso collocato in un'area interessata da ritrovamenti di epoca romana. Ponzana nel corso dei secoli ha infatti conosciuto parecchie vicissitudini storiche che l'hanno caratterizzata profondamente con la realizzazione del castello posto all'estremo del nucleo abitato. Questa località ha fatto parte del Comitato di Bulgaria e dal 931 ha costituito un possedimento dei feudatari di Casale per confluire, successivamente, in quelli del vescovo di Vercelli. Nel XI secolo (periodo in cui il Nigra individua la realizzazione del castello) era una pieve e conobbe alterne vicende. In tal periodo questa località ritornò agli eredi dei Casale con Azzo signore di Valdengo. Successivamente, su decisione dell'imperatore Corrado, passò al figlio di Azzo, di nome Guala. Il feudo quindi fu trasmesso ai figli di Guala: Bongiovanni di Vercelli e Azzo di Casalvolone. I due fratelli lo cedettero, quasi sicuramente con remore, al Comune di Vercelli, per sollevarsi però contro di esso, nel 1223, e chiedere "l'appoggio del vicino Comune di Novara. E di questo periodo, probabilmente, il passaggio della località di Ponzana sotto l'influenza novarese e sono anche di quest'epoca le prime notizie documentate del castello. Nel 1225, infatti, in esso abitava, come ha messo in luce l'Andenna, Olrico Scarla consorte di Beatrice, figlia di un feudatario del vicino centro di Casalvolone. In tale epoca il maniero era in comproprietà fra gli Scarla e i Varoni che lo tennero per secoli attraversando alterne vicende. Il castello nel XIV secolo, infatti, fu testimone del dissidio fra il marchese del Monferrato e il duca di Milano. Nel trecento, inoltre, nel corso di questa contesa, il duca Galeazzo Il Visconti fece occupare il castello e vi pose una cospicua guarnigione di soldati. A guerra terminata la località di Ponzana fece parte dei possedimenti dei duchi di Milano per seguire, successivamente, le sorti di questa signoria. Nella metà del XV secolo Ponzana, durante l'età degli Sforza, si presentava come una piccola località della pianura novarese, circondata da un fossato, con castello fornito di una cappella "in castro" per le cerimonie del culto, costituita da un'aula rettangolare con abside, un ingresso e due finestre collocate a sud. Questa cappella, di cui si sono perse le tracce, era dedicata a San Silvestro e ancora viene ricordata nell'elenco degli edifici sacri presenti nel testo stampato l'anno successivo al sinodo diocesano di monsignor Cesare Speciano della fine del Cinquecento. Proprio in questa fase storica il maniero subì indicativi rimaneggiamenti per essere adeguato alla tipologia edilizia utilizzata nell’area d’influenza lombarda, con una pianta quadrangolare sviluppata intorno ad una corte con torri di avvistamento, caditoie e merli. Nella metà del XV secolo il villaggio era abitato da una trentina di famiglie circa, lo stesso numero presumibilmente presente anche nel Cinquecento, con residenze in muratura coperte a coppi, mentre il bestiame era ricoverato in strutture prevalentemente di legno e riparate con tetti di paglia. Ancora nella seconda metà del Quattrocento alcune aziende agricole, attigue al castello, erano state date in consegna per lavorare la terra ad alcuni rustici provenienti dalla Valsesia. E proprio dalla fine del Quattrocento che iniziò l'acquisizione del castello di Ponzana da porte della nobile famiglia Caccia di Novara nei confronti degli allora proprietari: i Varoni. Tale operazione venne portata avanti con continuità e determinazione fino a stabilire il totale controllo della famiglia novarese sul castello e i terreni circostanti. Ora l'intero complesso, assieme ad altri beni, costituisce parte del patrimonio del “Nobile Collegio Caccia” di Novara, che da lungo tempo aiuta gli studenti novaresi meritevoli con sussidi mirati per affrontare gli studi. Il castello si presenta oggi molto rimaneggiato da interventi realizzati nel corso dei secoli e appare difficile riconoscere la struttura originale. Ancora nel 1890 era visibile il complesso con la sua pianta quadrata di 32 metri di lunghezza per ogni lato, il Conti, in base a riferimenti costruttivi, fa risalire l'impianto attualmente visibile del castello fra il tardo Quattrocento e il primo Cinquecento. Il maniero attualmente, dopo successivi rimaneggiamenti, presenta una pianta rettangolare con due corpi di fabbrica sporgenti e un ingresso posto ne1 prospetto di meridione con l'adiacente posterla murata e tracce dei ponti levatoi, mentre nella parte ovest della costruzione si trovano ancora segni dell'antica merlatura. Il complesso è stato cimato, per far luogo alle falde dei tetti. Le finestre risalgono in parte alla costruzione originale, in parte sono state aperte nel muro fra ‘600 e primo ‘900. Si evidenziano monofore a sesto ribassato. Il castello, con mattoni a vista e la sua imponenza, è di una certa suggestione e si nota con facilità nel territorio di Ponzana. E circondato dai campi e nella stagione primaverile, con la presenza delle risaie, evoca un passato ricco di storia e di tradizioni.

Fonti: http://www.comune.casalino.no.it/ComSchedaTem.asp?Id=21860 (tratto da:
Storia e Documenti Artistici del Novarese
Paesi fra le Risaie - Vol.29
Provincia di Novara
Assessorato alla Cultura e ai Beni Culturali - 2004
Testi parte storica: Antonello Rizzi ), http://www.100castellinovara.it/castle?id=5 (a cura di Fiorella Mattioli)

Foto: di marcofederico su http://rete.comuni-italiani.it/foto/2009/29001 e da http://www.comune.casalino.no.it/ComImg.asp?src=Pers/Foto/Ft_Big_43.jpg&w=380&h=260&title=Castello%20di%20Ponzana%20-%20Panorama

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