lunedì 11 maggio 2015

Il castello di lunedì 11 maggio






SPONGANO (LE) – Palazzo Bacile di Castiglione

Le prime notizie certe si hanno a partire dal 1103 quando Spongano era assoggettata a Tancredi d’Altavilla, signore del contado di Castro, successivamente assorbito da Ruggero II, Conte di Sicilia, sotto la quale rimase fino al 1134 quando passò al Regio Fisco. Nel 1270, la Contea di Castro, passò sotto il principato di Taranto. Il feudo di Spongano venne acquistato nel 1398 dagli Orsini Del Balzo, che prima con Raimondello, poi con la moglie Maria d’Enghien e con il figlio Giovanni Antonio Orsini Del Balzo, ne detennero il possesso sino al 1463, quando, con la morte del Principe, il casale passò al Regio Demanio. Successivamente, fu concesso ad Angilberto Del Balzo, genero di Giovanni Antonio. Dopo l'uccisione di questi, in quanto prese parte alla Congiura dei Baroni contro Ferdinando I di Napoli, nel 1516 Spongano tornò ad essere Comune demaniale. Nel 1534 Carlo V concesse la Contea di Castro e i feudi dipendenti, tra cui Spongano, alla famiglia Gattinara. In seguito passò ai Ruiz de Castro ed infine ai Lopez di Zunica, che vi governarono sino al 1777. Infine la storia di Spongano si intreccia con quella dei Baroni Bacile di Castiglione, ultimi feudatari che detennero il feudo sino al 1806, anno di eversione della feudalità. Il Palazzo Bacile di Castiglione fu edificato nel XVI secolo. In origine era un castello, successivamente riconvertito in dimora signorile incorporando l'antica rocca medievale. Nella seconda metà dell'Ottocento il barone Filippo Bacile di Castiglione fece aggiungere un secondo piano in quanto necessitava di espanderne gli spazi per alloggiarvi i suoi quattordici figli (Filippo ha anche costruito la locale linea ferroviaria che ancora oggi collega Spongano con Lecce). Il prospetto è caratterizzato da un fastoso portale settecentesco di gusto tardo barocco decorato da un motivo a frangia e da un lungo balcone scandito da quattro arcate. Dalla scala posta nell'androne d'ingresso si accede alle stanze nobili ottocentesche del primo piano voltate a crociera e a padiglione. Le stanze conservano ancora l'arredamento originale e l'antica biblioteca del barone Filippo. Il palazzo è dotato di un frantoio ipogeo che occupa parte degli scantinati. L’edificio è tuttora di proprietà dei discendenti dei Bacile, che vivono in una parte della residenza. Un tipico giardino salentino, con vari alberi ornamentali, un ampio agrumeto ed una vecchia torre, che si affaccia sulla piscina e che veniva utilizzata come colombaia per i piccioni viaggiatori, arricchiscono la proprietà che offre tanti altri piccoli particolari da scoprire. Oltre al palazzo principale, dislocate all’interno della proprietà ci sono diverse unità, che sono state recentemente ristrutturate per offrire ospitalità ai visitatori. L’edificio ha un sito web ufficiale: http://www.palazzobacile.it. Un altro link consigliato è il seguente: http://www.comune.spongano.le.it/monumenti/dettagli.php?id_elemento=19&i=1&parola_chiave=

Fonti: http://it.wikipedia.org/wiki/Spongano, http://www.salentonascosto.it/it/133/palazzo-bacile-casotto-del-barone, http://www.galterradotranto.it/spongano,

Foto: entrambe realizzate da me, in occasione di una vacanza in Salento nel 2006

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