sabato 14 febbraio 2015

Il castello di sabato 14 febbraio






CALCIANO (MT) – Castello

Sul territorio si trovano presenze umane preistoriche e sembra che dal V secolo a.C. sia esistito un insediamento laddove sorge attualmente, fino al 383 a.C., quando fu distrutto da un'alluvione. Una bolla di Papa Lucio III, dell'anno 1183, include Calciano tra i centri della diocesi di Tricarico. Diverse le ricerche e gli studi effettuati per capire l'origine del nome del paese. Secondo lo storico Racioppi (vedi raccolta “Origini storiche investigative sui nomi geografici della Basilicata”) Calciano deriverebbe da “Calpianum e Calpius o, verosimilmente da Caltius, Caltianum”. Ma non solo, perchè il nome potrebbe derivare da “Calcidianum, da Calcidius, oppure, l'ipotesi oggi più affermata, da “Caucium” che in Medio Evo significava “un luogo basso e paludoso, ovvero un argine di strada sollevato su terreno basso e paludoso. Condizioni locali che si riscontrano, secondo l'autore della raccolta, nella topografia della contrada. Molti attribuiscono a Calciano un precedente toponimo “ Gaudianum”, ma di questo nome non vi sarebbe traccia in nessun documento ufficiale. La popolazione, organizzatasi intorno al castello e alla Chiesa della Beata Vergine Maria (ora in ruderi), cominciò a crescere fino all’alluvione del 1235 e al terremoto del 1248, quando i cittadini si rifugiarono in casali vicini, mentre il territorio venne aggregato a quello di Tricarico. Calciano intorno al 1100 d.c. è un antico paese feudale. Sotto il dominio del Re Ladislao, fu ceduto al Attendolo Sforza. Nel XIII secolo Calciano era sotto il dominio dei Principi di Bisignano, i cui Signori avevano fatto costruire un castello realizzato sulla rocca del vecchio sito del paese dove oggi si sta cercando di ricostruirne una parte. Fu il volere del Principe di Bisignano a commissionare e dotare la Chiesa di Santa Maria della Rocca di dipinti ed opere d'arte per impreziosire l'edificio sacro, tra cui gli affreschi ed il polittico, attribuito a Bartolomeo da Pistoia e datato 1503, opere che oggi si trovano presso la Chiesa Matrice di Calciano. Intorno al 1600 il feudo passò ai nobili Sanseverino e successivamente ai Pignatelli ( Francesco Pignatelli, duca di Bisaccia). Infine fu ceduto al Duca Ippolito Revertera della Salandra. Di quest'ultima dominazione è presente ancora oggi, nel logo del Comune, la stella dorata, uno dei simboli del Blasone dei Duca Revertera. Partecipò alla rivolta nel periodo del brigantaggio (molti attacchi furono effettuati sotto il comando di capi calcianesi). Secondo la tradizione, nel XVIII-XIX secolo, la popolazione si trasferì nella parte superiore del paese a causa di continue alluvioni e frane e costruì la nuova chiesa parrocchiale dedicata a S. Giovanni Battista. Il nuovo paese si sviluppò intorno alla chiesa già esistente in onore di Maria SS. della Serra. Posto poca distanza dall'abitato di Calciano vi è U’ Castidd (chiamato anche Rocca), di origine sconosciuta. L'ipotesi che tali ruderi siano in realtà i resti dell'antico monastero greco-bizantino della Théotokos, intorno al quale era sorto un Corion, un borgo non fortificato (l'antica Calciano situata in località Paese di Pede), prende spunto da due documenti bizantini, rispettivamente dell'anno 1002 e dell'anno 1023. La fortificazione costituente un Castello di origine Osca o Ausonica, più che Normanna, è perforata, lungo tutto il perimetro, da grotte un tempo abitate ed attualmente in via di recupero. Sottostante e sul lato destro, con tutta la maestosità del muro, si erge la Chiesa della Rocca, riconducibile alla tipologia Normanna e con struttura abbaziale. Ecco dove poter trovare diverse fotografie del monumento: http://www.aptbasilicata.it/Galleria-Immagini.1512+M5a7c7f6a4c1.0.html#gallery

Fonti: http://it.wikipedia.org/wiki/Calciano, http://lucania1.altervista.org/calciano/index0.htm, http://www.parcogallipolicognato.it/ita/web/item.asp?nav=35,

Foto: di AbbieMT Abbatangelo su http://it.wikipedia.org e da http://www.basilicatanet.com/ita/web/item.asp?nav=calciano

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