giovedì 3 luglio 2014

Il castello di giovedì 3 luglio






di Mimmo Ciurlia

TAURASI (AV) - Castello

Chiamato anche Palazzo Marchionale, è un maestoso complesso architettonico di origine longobarda. È situato nel paese di Taurasi, piccolo borgo a 400 metri di altitudine nella provincia di Avellino. L'attuale edificio ha le caratteristiche proprie di un imponente palazzo rinascimentale, anche se basa le sue fondamenta sulla primitiva "arx dei Romani". Le prime pietre del bel Palazzo Marchionale furono poste proprio dai Longobardi, nel VII secolo d.C. Le prime notizie sul borgo risalgono solo al X secolo. Nel 910 e nel 995 il maniero fu preso e distrutto da milizie saracene; nel XII secolo, l'edificio venne ricostruito, ampliato e rinforzato dai Normanni con l'aggiunta del Mastio, per poter ospitare la famiglia del feudatario. Dopo brevi infeudazioni, nel 1381 il borgo pervenne a Giacomo Filangieri. Nel 1420, passò al conte di Avellino, Sergianni Caracciolo. Il castello ospitò diverse nobili famiglie, tra cui i Gesualdo, i Filangieri, i Ludovisi e i Carafa. Semidistrutto nel 1496 dalle truppe guidate da Francesco II d'Aragona, fu ricostruito per la seconda volta nella prima metà del XVI secolo e, rimaneggiato agli inizi del Seicento, fu trasformato in un ampio e confortevole palazzo gentilizio. Nel 1565 i Gesualdo ebbero lo “… Jus Padronato di S. Pietro nel Castello sito nella Terra di Taurasi …”. Nel 1566 vi nacque Carlo Gesualdo, celebre madrigalista (in arte Gesualdo da Venosa) e quì apprese i primi insegnamenti musicali seguendo il padre Fabrizio. Nel 1726 i Latilla fecero aggiungere nuovi corpi di fabbrica. Nel 1796 subì gravi danni a causa di un terremoto. Nel 1820 il palazzo fu acquistato dai d’Aulisio Garigliota e per via matrimoniale passò successivamente ai Nobile. Tra le mura del castello soggiornarono illustri personaggi tra i quali Torquato Tasso, Eleonora d'Este, San Carlo Borromeo. La facciata dell'edificio - molto articolata – presenta sulla sinistra il mastio (a pianta quadrata) il cui esterno è costituito da ricorsi paralleli di conci regolari nel basamento, con ammorsature angolari in blocchi squadrati di travertino (provenienti, con molta probabilità, da edifici di epoca romana). La parte superiore non è databile, e presenta pietre di calcare tagliate con molta irregolarità e messe in opera
con spessi strati di malta. Sono inoltre visibili una feritoia e due piccole finestre rettangolari incorniciate da parallelepipedi di travertino. L'Ala Sud del palazzo risulta essere stata aggiunta successivamente. Al maniero si accede attraverso un gigantesco portale ad arco, su cui è presente lo Stemma nobiliare dei Gesualdo-d'Este che conduce al cortile, con un impianto tipologico a corte e da quì mediante una scala si sale ai piani superiori organizzati su due livelli. Il primo appartamento è composto di otto stanze compreso la cucina, abitate una volta dalla famiglia del guardiano o dall’amministratore del Barone. Al primo piano nobile si osserva un immenso Salone, già adibito a "Corte di giustizia", con un camino; attigua è la "Cappella di S. Pietro a Castello" con la volta finemente lavorata con stucchi barocchi, e l'altare in marmo marrone-oro. Vi sono inoltre altre stanze, sicuramente adibite – in passato - a Sala d'Armi, di Studio e da ballo. Al secondo piano sono presenti altre sale interne (forse stanze private dei Feudatari) e due camerini adiacenti alle stanze da letto. Nel mastio, è possibile ammirare una bellissima scalinata elicoidale in pietra, di finissima fattura. Percorrendo tale caratteristico accesso è possibile raggiungere la sommità del mastio, da cui si gode un panorama mozzafiato sull'intera vallata sottostante. Nella struttura del castello meritano di essere visitate anche le scuderie. In via Belvedere è visibile ciò che resta del muro di cinta che, originariamente, circondava l'intero perimetro del castello. Attualmente, il castello di Taurasi, di proprietà del comune dal 2004, ospita l'Enoteca Regionale dei Vini d'Irpinia. 



Nessun commento: