martedì 13 maggio 2014

Il castello di martedì 13 maggio




di Mimmo Ciurlia

CAPESTRANO (AQ) - Castello Piccolomini

Fin dall’epoca medievale, la sua posizione su un’altura ha consentito al grazioso borgo di Capestrano una proficua difesa del territorio, ma nel contempo ha da sempre attirato le attenzioni dei potenti che consideravano il luogo ben difendibile.Il paese si sviluppò tra l'XI e il XII secolo intorno alla torre di difesa, acquisendo, in seguito, l'aspetto di borgo fortificato. Infatti l’abitato di Capestrano possiede un complesso architettonico difensivo molto particolare, dato che, oltre al castello, è presente un circuito murario insieme a diverse torri cilindriche di notevole effetto. Il castello Piccolomini di Capestrano, rappresenta una delle fortezze più affascinanti ed interessanti di tutto il panorama abruzzese. Le sue vicende sono legate al succedersi di importanti casate, dai duchi Acquaviva di San Valentino, ai Piccolomini, sino all'avvento dei Medici cui il castello appartenne fino all'abolizione della feudalità. Il primo documento ufficiale risale al 1284 anno in cui Carlo I d'Angiò passò la proprietà a Riccardo d'Acquaviva. La proprietà fu retta fino al 1318. Nel 1463 il possesso passò ad Antonio Todeschini Piccolomini e nel XVII secolo il castello, venduto nel 1579 ai Medici di Firenze.Il castello fu costruito nel XIII secolo su una collina in posizione strategica, a 505 m s.l.m. sui resti di una preesistente fortificazione medievale di cui si conserva l'imponente torre prismatica che domina in altezza il resto della costruzione. Esso si compone di due corpi disposti ad "L" di cui il maggiore, a sud-ovest, forma il lato di fondo della piazza principale del paese,mentre il minore chiude il cortile interno verso nord-ovest. Il fortilizio ha una duplice funzione: di castello nel senso di residenza padronale fortificata e di castello-recinto. La fortezza venne costruita in modo da poter resistere ai più pesanti assedi portati dai nemici. A conferma di tutto ciò si possono citare due momenti storici datati 1423 e 1528 nel quale il borgo si vide attaccare da truppe comandate da Braccio da Montone, a capo delle forze di Alfonso V D’Aragona, e da Pietro Navarro, a capo di milizie francesi, che videro soccombere sempre i suoi avversari. La facciata principale, che prospetta sulla piazza del paese, si presenta serrata tra due torri tonde a scarpa (originariamente era una cortina priva di aperture). Al primo piano si aprono cinque finestre archiacute in marmo risalenti all'età rinascimentale. L'originale ingresso al complesso era invece posto sul lato est, protetto da un fossato; oggi restano visibili il rivellino, innalzato a difesa dell'accesso, e i fori delle catene del ponte levatoio sostituito ora da una scalinata in pietra. Rafforzano l'aspetto difensivo del castello le porzioni di merlatura, ancora superstiti lungo il coronamento, e l'apparato a sporgere, sul quale sono visibili alcune bertesche poste a difesa dei punti più vulnerabili della costruzione. Il cortile interno, di grande bellezza, è occupato al centro da un pozzo quattrocentesco in marmo, fiancheggiato da colonne con capitelli fogliati. Nel muro che separa le due corti vi è una vecchia iscrizione sepolcrale di epoca romana, essa fa riferimento a Claudio e probabilmente alla Claudia Nova, strada a lui dedicata che attraversava la valle del Tirino. Il castello e tutto il borgo erano abbracciati da una cinta muraria il cui accesso era consentito da 5 porte: Porta Parete, Porta del Sacco, Porta del Lago, Porta la Palma e Porta Castello detta anche Porta la Macchia. Una bella scalinata in pietra consente l'accesso ai piani superiori. L'interno, completamente ristrutturato in seguito ad un radicale intervento di restauro iniziato nel 1924, è per gran parte ormai privo d'interesse artistico ad eccezione di due pregevoli saloni divenuti oggi centro di attività sociali. Il castello oggi di proprietà del Comune di Capestrano, ospita al suo interno gli uffici del Municipio e dell'Associazione Pro Loco Capestrano. Fonti: it.wikipedia.org/wiki/Castello_Piccolomini_(Capestrano)
 
Foto: di Pietro su http://it.wikipedia.org e da www.comunedicapestrano.it 

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