giovedì 17 aprile 2014

Il castello di giovedì 17 aprile






MANDELLO DEL LARIO (LC) - Torre del Barbarossa in frazione Maggiana

Il nucleo storico del paese si sviluppa intorno all'antica e alta torre medioevale oggi nota come Torre di Federico in quanto secondo la tradizione orale qui soggiornò - ospite della famiglia Mandelli - l'imperatore Federico I Hoestaufen (detto “Barbarossa”), nel tentativo di sottomettere i Comuni del Nord Italia all’autorità imperiale e di affermare la propria supremazia sul Papato. La forma della torre è quadrata, l'altezza è di 40 braccia e la larghezza di dieci. Le mura hanno da ogni parte finestre ogivali che si alternano con delle feritoie. Si accede per un ampio portone medioevale, che immette in un cortiletto d'ingresso dal quale, per una comoda scala, si entra al primo piano della torre. Quivi, murata nel camino, si osserva una lapide che porta incisa una dicitura su Federico Barbarossa ora resa illeggibile dagli anni, dalla fuliggine e ancora dagli uomini, poiché la pietra ora è scomparsa forse per tre quarti nella base del camino e la poca emergente non lascia scoprire altro che qualche consonante sconnessa. Dal primo piano si sale ai piani superiori fino all'ultimo, un tempo tutto ornato di affreschi che ora si sono andati affievolendo fin quasi a scomparire: solo dei trofei d'armi dipinti negli angoli resistono al tempo, quasi a testimoniare ai visitatori odierni il soggiorno che vi fece l'imperatore Federico I. Verso il 1800, la torre passò in proprietà al signor Francesco Alippi, il quale, orgoglioso di possedere un monumento tanto storico, la restaurò, ornando la sommità di un comodo terrazzo con quattro pilastrini granitici agli angoli congiunti fra loro da riquadri in ferro lavorato, sormontato in un angolo dal parafulmine, mettendo così l'interno al riparo dall'azione corruttrice delle intemperie. Il 5 maggio 1828 un muratore che stava smurando il camino al primo piano, rinvenne addossata al muro una lapide di granito tutta annerita dal fumo; pulita e lavata convenientemente, vi si lessero le parole: FRIDERIC - IMPERAT - GERMAN HIC - TUTUS - QUIEVIT - ANNO 1158 (Federico, imperatore di Germania, qui sicuro riposò - anno 1158). La lapide è però andata perduta. La scoperta accrebbe a dismisura la considerazione di Alippi per la torre di cui, orgoglioso, si sentiva proprietario. Dal 19 marzo 1910, l'edificio è notificato al signor Tomaso Comini fu Ignazio, i familiari del quale, su richiesta, con la già sperimentata cortesia, sono lieti di fare da guida nella visita alla torre fino al terrazzo, dal quale l'occhio si posa compiacente sui colli circostanti, sui pendii, sulla sottostante Mandello e sul lago fino a Bellagio. La torre attualmente è è sede del Museo di Arte Contadina. Il museo è allestito dall'associazione locale "Gruppo Amici di MAGgiana" (GAMAG) ed è visitabile solo su prenotazione o nelle giornate della festa in costume medievale de "La Torre in festa", che si svolge tutti gli anni nel mese di giugno. Il Gamag, nel dicembre 2008, ha ottenuto per un ulteriore triennio la gestione della Torre.

Fonti: http://it.wikipedia.org, http://prolocolario.it/index.php/Articoli/monumenti-luoghi,
http://www.archiviomandello.it/Public/Pdf/1807346c-76e6-4357-b067-300f1d26b652.pdf (testi a cura dell’Archivio Comunale Memoria Locale di Mandello del Lario)

Foto: una cartolina postale, mentre la seconda è di Marco Jokrah su http://www.panoramio.com

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