venerdì 29 novembre 2013

Il castello di venerdì 29 novembre






MONTJOVET (AO) – Castello di Saint Germain

Situato a 656 mt s.l.m., a picco sulla gola scavata dalla Dora Baltea, su uno sperone roccioso anfibolitico che in epoca romana venne definito Mons Jovis oggi costeggiato dalla Mongiovetta, tratto della Strada Statale 26 della Valle d’Aosta scavato nella roccia, il castello di Saint-Germain è tra i più strategici nella regione, insieme al Forte di Bard e al Chatel-Argent: la sua posizione permetteva facilmente di controllare e difendere il borgo posto ai piedi del mammellone roccioso e la vallata centrale della Valle d’Aosta. In collegamento visivo con la Tour Chenal, il castello di Saint-Germain, il cui nome deriva dalla chiesa parrocchiale che vi è ai piedi, è raggiungibile solo dal lato nord del promontorio di Montjovet, percorrendo un sentiero facilmente difendibile dall'alto. Costruito tra l'XI e il XII secolo dai De Mongioveto, probabilmente per avere il controllo della strada sottostante e per convincere i viaggiatori a tributar loro il pedaggio, è tra le più grandi fortificazioni valdostane e, seppure mostri i segni di varie epoche, fa emergere il tipico schema di castello medievale, caratterizzato da una torre centrale a pianta quadrata,  alta 19 metri con merlatura quadrata a due spioventi e misura alla base 6 metri di lato e di spessore di più di un metro e mezzo, circondata da un'imponente cinta muraria, alla quale vennero poi aggiunti altri corpi e altre mura in epoche successive. In particolare, Feidino De Mongioveto pare esser stato particolarmente tenace e oppressivo nel richiedere il pedaggio, fino al punto che il duca di Savoia ebbe il pretesto per impadronirsi della fortezza, ripetendo il plot già visto per il Forte di Bard. Sulla struttura primitiva si innesta un'architettura in stile rinascimentale. Le mura, che si sviluppano su di un perimetro di 200 mt, mostrano la presenza di archi in pietra e grandi finestre di epoca medievale, mentre sono dovute a interventi risalenti al XVI secolo le modanature in pietra e le decorazioni. Tra gli ambienti si distinguono, entrando nel complesso, quelli residenziali sulla destra, quelli per la guarnigione e gli spazi destinati al deposito degli armamenti sulla sinistra. Si vedono ancora i muri perimetrali del palazzotto del governatore all'estremità sud con un'archivolto della porta in pietra lavorata. Sotto il colmo, si notano nel muro i fori di una colombaia. Il castello di Saint-Germain divenne proprietà dei Savoia secondo alcune fonti intorno al 1270, secondo altre nel 1294. Feidino de Mongioveto ricevette in cambio dai Savoia la signoria e la tenuta di Coazze in Val Sangone, nel Canavese, ma il castello non restò ai Savoia a lungo. Il feudo di Montjovet, e di conseguenza il castello, fu testimone dell'ascesa degli Challant e nel 1295 divenne di proprietà della famiglia: Ebalo I di Challant, luogotenente di Amedeo V, ne ricevette il possesso in cambio della cessione del viscontato di Aosta. Il maniero tornò alle cronache nel 1377, quando Ibleto di Challant vi tenne prigioniero per circa un anno il vescovo di Vercelli Giovanni Fieschi, per forzarlo a cedere la signoria di Biella al Conte di Savoia. Francesco di Challant, consigliere del duca Amedeo VIII di Savoia, nel 1438 riportò il castello in mano savoiarda, cedendo la castellania di Montjovet con il maniero, i terreni e il borgo. Amedeo VIII e i suoi successori contribuirono a rendere sempre più efficiente il fortilizio aggiornandolo alle nuove tecniche militari. Il massiccio e basso bastione era interrotto al centro per permettere l'accesso. I due segmenti sono sfalsati in modo che chi entrava era obbligato a prestare il fianco ai difensori. L'ingresso aveva un'antiporta ormai rovinata. Risalgono a quest'epoca la nuova cinta muraria, le postazioni per le batterie, le torrette e le postazioni per i cannoni. Secondo il Giacosa nel castello erano alloggiati un castellano e dieci soldati (clienti). Nel 1661 l'edificio venne abbandonato e diroccato ad arte per non farvi insediare milizie altrui per volere di Carlo Emanuele II di Savoia, mentre la guarnigione venne trasferita al forte di Bard. All'inizio del XVIII secolo cadde definitivamente in rovina. Oggi il castello di Saint-Germain, in rovina, è di proprietà della Regione Valle d'Aosta e un cancello impedisce l'accesso all'area per pericolo di crolli.
Fonti: http://it.wikipedia.org, http://www.icastelli.it, http://www.comune.montjovet.ao.it, http://www.lovevda.it
Altri link consigliati per approfondire sono: http://www.varasc.it/montjovet.htm e http://www.centronuovomillennio.it/veilla/archivio%20006.htm
Foto: da www.mondimedievali.net e di Stefano Ventiruni su http://rete.comuni-italiani.it

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