domenica 24 novembre 2013

Il castello di domenica 24 novembre







GUARDEA (TR) – Castello del Poggio

Situato sulla sommità del colle che sovrasta l'attuale Guardea, concepito in funzione difensiva, fu edificato dai Normanni nel 1034 su una preesistente rocca bizantina. Il castello fu feudo di Uffreduccio Baschi, poi dei Montemarte, dei Monaldeschi, degli Alviano (con Bartolomeo D’Alviano raggiunse l’apice del suo prestigio). Per la sua importante posizione strategica, si trovò coinvolto in quasi tutte le vicende belliche che videro protagonisti i Franchi e i Germani diretti sulla via di Roma. Nel 1600 Nicola e Paolo Monaldeschi acquistarono dalla Camera Apostolica, tra altri beni, anche il castello del Poggio , ma nel 1644 papa Urbano VIII , deceduto Paolo Monaldeschi, dispose che tutti i beni spettanti ai suoi eredi venissero venduti al marchese Marcello Raimondi, così il Poggio passò ai Raimondi. Con il restauro cinquecentesco divenne rettangolare, furono sviluppate l'ala sud e quella ovest, e si venne così a formare un patio interno: il "piccolo tesoro" del Castello del Poggio. Realizzato dall'architetto Antonio da Sangallo il Giovane, il Castello addolcisce con lo splendore del portico, dei loggiati e delle scalinate la forza e la solidità delle più antiche mura perimetrali. L'evoluzione del castello si fermò qui e la sua funzione rimase prevalentemente abitativa ed agricola. Tra la storia e la leggenda in cui dame e cavalieri si intersecano con le vicende del Castello, si possono ricordare: Federico I° Barbarossa, che passò di lì conquistandolo; Carlo V di Spagna, imperatore d'Europa, che ne fece mozzare la Torre principale; Cesare Borgia, che lo cinse d'assedio regalandolo successivamente alla sorella Lucrezia; Filiberto di Savoia e, per ultima, la Principessa Olimpia Doria Pamphili, cognata di Papa Innocenzo X. Inoltre, durante una recente ricerca, e' affiorata la notizia che anche lo scienziato Galileo Galilei avrebbe soggiornato al Castello del Poggio. Verso la fine dell'800, l'amministratore Farina divenne proprietario del maniero. La figlia Lina, sposata con l'attore comico americano Jimmy Savo, lo ereditò ed insieme lo abitarono istituendovi per un periodo un Art Center, che ospitò, tra gli altri, il premio Nobel per la letteratura John Steinbeck. Nel 1981, dopo essere stato in vendita per dieci anni, ridotto in pessime condizioni, fu acquistato nuovamente da privati e restaurato con impegno di molti anni dagli attuali comproprietari , il Dr. Tommasi Aleandro, sua moglie Irene Fabi e il Dr.Marco Pica, insieme all'Architetto Franco Della Rosa. Per la sua particolare connotazione storico-architettonica il Ministero dei beni Culturali ed Ambientali ha concesso al Castello il vincolo di Monumento Nazionale, in quanto rappresenta un "caratteristico esempio di architettura militare con più difese avanzate spiraliforme, e per l'importanza storica delle vicende che ivi si sono verificate". ll Castello del Poggio è' segnalato fra le 24 Dimore storiche dell'umbria da salvare in sede internazionale. Attualmente, oltre alla funzione abitativa (ospita nove nuclei familiari) è la sede italiana del prestigioso Club di Budapest, importante organismo internazionale che si occupa dello sviluppo della coscienza civile. Inoltre è la sede del Circolo La Rondine, sede territoriale della Lega Ambiente. Il Castello del Poggio nei propri cortili e saloni ospita e organizza: convegni, concerti, conferenze, seminari, mostre e matrimoni. Ogni anno vi si svolge la "Settimana del travertino", durante la quale artisti di fama internazionale realizzano sculture in pietra locale destinate ad abbellire i suggestivi angoli di Guardea. Dentro le mura merlate del maniero ci sono sette piccole case e le fondamenta di molte altre dirute, lo circondavano a cerchio nel lato di nord-ovest. Il castello è composto dalla residenza della Signoria con l’antistante fortezza e le sue mura merlate che racchiudono le abitazioni degli antichi mercenari. La Rocca è divisa dalla fortezza e da una corte interna. Un terzo cerchio di solidissime mura, chiude tutt’intorno il tratto sud-est ed è interrotto soltanto dal portone d’ingresso. Nelle sue linee architettoniche semplici ed artistiche insieme, rappresenta, per la impareggiabile posizione panoramica, per i pregi di molte rifiniture, per l’eleganza del cortile interno e per molte altre particolari caratteristiche, un “unicum” da annoverare fra le rarità italiane. Da un primo esame delle sue strutture, il Castello appare formato da vari recinti fortificati posti a spirale attorno ad un nucleo quadrilatero, culminante in due torri di cui una, la più antica (forse i resti della costruzione alto-medioevale), è il maschio, termine della composizione assiale. La sua configurazione che si adatta al terreno, presenta caratteristiche di una costruzione a difesa avanzata da un lato e di difesa piombante dall’altro, segno che i costruttori hanno saputo sfruttare molto bene la configurazione del terreno, a salita dolce dal lato delle difese avanzate, a salita più rapida dall’altro. Il castello ha una pagina su Facebook: https://www.facebook.com/media/set/?set=a.454296857990560.1073741835.410358805717699&type=3

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