sabato 19 ottobre 2013

Il castello di sabato 19 ottobre






SAINT RHEMY EN BOSSES (AO) – Castello di Bosses

Costruito intorno al 1400, è una delle attrattive storiche del Comune e sorge vicino alla Chiesa di Saint Léonard. Il Castello di Bosses, appartenuto all'omonima famiglia fin dal XII secolo, è un'armoniosa costruzione, la cui attuale conformazione risale al XV secolo. La sua solida struttura monoblocco, tipica delle prime caseforti valdostane, è a tre piani e poggia su di una pianta rettangolare. La facciata principale presenta una serie di finestre a crociera e due doppie catene di immorsatura predisposte forse per ampliamenti mai realizzati. Il lato nord conserva una vasta apertura tamponata che suggerisce un possibile uso agricolo. La famiglia Bosses (de Bocha), che aveva ricevuto in feudo queste terre dalla famiglia dei signori di Quart, sul finire del Duecento entrò in contrasto coi conti di Savoia e dopo alcune contese nel 1288 Giacomino di Bosses venne costretto a divenire vassallo dei Savoia, consegnando loro il castello ed il feudo di Bosses. La costrizione al vassallaggio portò una decina di anni dopo la famiglia a cercare di ribellarsi ai conti di Savoia. Ciò comportò l’emissione da parte del Balivo di Aosta di un'ordinanza secondo la quale le truppe sabaude avrebbero dovuto radere al suolo la torre d'avvistamento del castello, le cui pietre si possono ancora oggi notare nella parte est del complesso. Tale parziale abbattimento rientra nel quadro delle punizioni inflitte ai vassalli più riottosi, non sempre rispettosi delle disposizioni di Duchi e Conti. Dopo ulteriori conflitti, nel 1320 Tommaso di Bosses decise di cedere al conte Amedeo V di Savoia tutti i propri possedimenti e i diritti sul pedaggio nel feudo. Sul finire del Quattrocento la famiglia Bosses riuscì a riscattare la proprietà dai Savoia e ricostruì il castello nelle forme attuali. La famiglia ne rimase proprietaria sino al 1742 quando lo stabile venne venduto ai Savin. All'estinzione di quest'ultima casata nel 1861, la proprietà passò ai Massea (sino al XX secolo) e poi ai Gallone che nel 1984 la cedettero alla Regione Valle d'Aosta. Sotto il patrocinio della Regione, nel 1998 l’edificio del castello è stato sottoposto a massicci lavori di ristrutturazione realizzati nel quadro del progetto di cooperazione transfrontaliera Interreg II Italia -Svizzera, volto a promuovere e sviluppare strategie comuni di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio naturale e storico -culturale dell’area del Gran San Bernardo. Tale progetto ha consentito inoltre di  allestire al suo interno un centro di documentazione, alcuni spazi espositivi per la realizzazione di mostre tematiche e alcuni punti per l’informazione e l’accoglienza turistica. L’allestimento degli interni, degli arredi, del sistema informatico e audiovisivo ha completato l’intervento di recupero, che destina il castello a sede e a centro di riferimento per le diverse attività di promozione e informazione dell’area.

Foto: su http://www.regione.vda.it e di patafisik su http://it.wikipedia.org

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