lunedì 9 settembre 2013

Il castello di lunedì 9 settembre





CASTIGNANO (AP) – Castello di Ripaberarda

Ai piedi del Monte Ascensione, nella collina di fronte a Castignano, a 7 km dal capoluogo, divisa da questo dal torrente Chifente, sorge Ripaberarda, antico castello del comitato ascolano, le cui origini si perdono nella notte dei tempi. Non meno misterioso è  il nome di Ripaberarda, che taluni studiosi attribuiscono alla somma del sostantivo "Ripa" ed uno sconosciuto "Berardo", probabilmente un feudatario titolare del castello da cui il centro avrebbe avuto  inizio. Sulle origini del castello mancano documenti certi, ma la realtà storica sembra non allontanarsi molto dalla fantasia facendole risalire al IV-V secolo d.C., nel periodo delle invasioni barbariche e del conseguente rifugiarsi delle popolazioni in luoghi impervi e quindi sicuri. Comunque il primo dato certo compare nel Quinternone del Comune di Ascoli Piceno, nel quale si rivela che nel 1298 ad alcuni abitanti del castello venne concessa la cittadinanza ascolana, e si attesta che la comunità di Ripaberarda, pur fornita di propri statuti ed autogoverno, è da sempre appartenuta al distretto di Ascoli sotto la giurisdizione del rettore della Marca; e per questo, come castello fortificato divenne baluardo difensivo dalle incursioni fermane. La particolare posizione strategica del castello accentuava lo spirito guerriero degli abitanti e, la conformazione difensiva della rocca, era di monito ad eventuali mire nemiche perchè difficilmente attaccabile. Ma nel 1510 tre quarti del castello franarono a causa dell'erosione del sottostante torrente Macchia. Il Comune rimase autonomo fino al 10 dicembre 1865 quando con Regio Decreto ne fu disposta l'aggregazione a Castignano, di cui ancora oggi è l'unica frazione. Di notevole interesse risultano la porta castellana chiamata "la vodda" ed i resti delle mura fortificate. Dall'antico nucleo, che conserva la struttura medievale ed ha il caratteristico colore del mattone che contraddistingue tutti i borghi dell'Ascolano, spicca il cinquecentesco campanile.  L'elegante costruzione, visibilmente pendente da un lato, a causa della posizione precaria del basamento, era in passato affiancata alla chiesa di S. Egidio, ora distrutta. Il disegno dell'opera, risalente al 1518, è comunemente attribuito ad Antonio da Lodi. Probabilmente eretto su una struttura preesistente utilizzata come torre di avvistamento, presenta un fusto cubico suddiviso in quattro piani di cui i primi tre recano feritoie e l'ultimo è destinato alla cella campanaria, ove si aprono quattro monofore in stile rinascimentale. Elegante è l'ottagono terminale sormontato da cuspide ed arricchito da piatti in maiolica incastonati, dal colore azzurro. Il campanile che fonde arte gotica e classica è della stessa famiglia delle torri campanarie delle cattedrali di Teramo ed Atri e delle chiese di Campli e Corropoli in Abruzzo. Altre notizie al seguente link: http://lnx.montaltomarche.it/montalto2/Presida/rberarda_ind.php


Foto dal sito www.mondimedievali.net

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