martedì 28 maggio 2013

Il castello di martedì 28 maggio









SOLZA (BG) – Castello Colleoni

Le sue origini sono ignote. Il fortilizio, inizialmente composto da una torre inglobata nella cinta muraria fu probabilmente costruito tra XIII e XIV secolo sul sedime di un insediamento militare romano. Edificato presumibilmente come torre di avvistamento, venne trasformato prima in castrum, poi in residenza e infine in cascinale, mantenendo - per ognuna delle funzioni svolte - molteplici caratteri tipologici. Il castello di Solza lega il proprio nome al fatto di avere visto la nascita, nel 1395, di Bartolomeo Colleoni, condottiero fra i maggiori dell'Italia del primo '400. Una lapide all'interno della fortezza ricorda l'importante evento. Il padre, Paolo, morì nel 1406 difendendo il castello di Trezzo dall'assalto dei ghibellini ai quali l'aveva tolto l'anno precedente. La moglie e il figlio, come è facile intuire, vissero momenti di estrema difficoltà nel castello di Solza, in attesa che il piccolo Bartolomeo crescesse e diventasse un uomo fra i più rispettati e temuti del suo tempo. Ai Colleoni il paese di Solza legò il suo maggior splendore e la sua fortuna. Nella sua storia, Solza conobbe lotte tra fazioni, distruzioni e saccheggi. La cronaca di questo periodo tormentato è un susseguirsi di faide sanguinose, con distruzioni continue degli abitati nemici. Solza, dominio dei Colleoni, patteggiò coi guelfi, e più volte fu oggetto di attacchi. Il più devastante fu quello del giugno 1377, quando i soldati pagati da Bernabò Visconti «svaligiarono e abbruciarono le terre di Medolago e di Solza», uccidendo sessanta persone tra uomini, donne e fanciulli; raccontano le cronache che quella sera le fiamme appiccate dai ghibellini le potevi vedere a chilometri di distanza. Da questo periodo Solza conobbe momenti difficili fino al 1427 quando divenne parte della Repubblica di Venezia, la quale emanò una serie di provvedimenti volti a migliorare la situazione sociale ed economica. Inoltre il borgo fu nuovamente infeudato dalla Serenissima alla famiglia Colleoni, che vi mantenne la residenza a lungo. Attualmente il castello non si presenta nel suo splendore iniziale, avendo subito interventi strutturali nel corso dei secoli, nonché vittima dell’incuria. Adibito a lungo ad abitazione rurale, è stato recentemente interessato da un’operazione di recupero, rendendolo sede di mostre ed eventi. La sua struttura attuale comprende i lati ovest e sud, costruiti in pietre squadrate e ciottoli, prevalentemente ricavate dall’alveo del fiume Adda. La torre originaria è ancora presenta ma notevolmente ridotta in dimensioni. Per approfondire, vi suggerisco questo sito web: www.castellocolleoni.it/

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