lunedì 10 dicembre 2012

Il castello di lunedì 10 dicembre




MONTELPARO (FM) – Torre civica

Il nome del paese sembra derivare da quello di Elprando o Eliprando, un condottiero longobardo che nell'alto medioevo costruì un castello con una prima cerchia muraria tra il VII e l'XI secolo. Seguì un lungo e florido periodo sotto l'ala protettrice dei Farfensi della vicina Santa Vittoria in Matenano. I monaci costruirono sul colle anche un monastero e la chiesa di San Michele Arcangelo, oltre a una seconda cerchia muraria risalente ai secoli XII–XIV: a questa cinta appartiene il bastione cilindrico della torre civica nell'edificio del municipio (secoli XIV-XV). I resti degli altri bastioni di difesa mostrano come sia stato privilegiato un disegno ripetutamente cilindrico. Il paese divenne talmente importante da meritare l’appellativo di Magnifica Communitas. Già nel tredicesimo secolo Montelparo si era costituita in Libero Comune, regolato da propri Statuti: nel 1257 venne esentato da fra Leonardo, procuratore dell’abate di Farfa Giacomo, dal pagamento del censo annuo di 50 monete dovuto all’Abbazia, mentre nel 1290 Papa Niccolò IV riconobbe alla comunità montelparese il privilegio di eleggere il Podestà. Negli anni successivi Montelparo ottenne dai vari pontefici altre concessioni e indulgenze, che vennero ampiamente confermate prima da Papa Urbano VI nel 1379, con un documento nel quale si affermava che il castello di Montelparo non doveva mai essere assoggettato o dato in feudo, e poi da un decreto del cardinale di Aquileia del 1445. Proprio in tale anno il centro riacquistò la propria libertà dopo che era stato occupato, insieme agli altri territori del Presidiato Farfense, dalle truppe del Conte Francesco Sforza di Milano. In questo periodo, quando venne tra l’altro iniziata la costruzione della terza cerchia di mura, la popolazione di Montelparo raggiunse i 5.000 abitanti, con il paese che disponeva di un ospedale, di un monte di pietà e di un monte frumentario. I privilegi e l’importanza acquisiti vennero meno a partire dal 1587, quando Papa Sisto V creò il Presidiato di Montalto, entità politica destinata a sopravvivere fino al dominio napoleonico del quale Montelparo entrò a far parte. La decadenza di questo illustre centro venne sancita da alcuni drammatici eventi naturali: nel 1683 iniziarono degli smottamenti del terreno che provocarono i primi danni; altri fenomeni tellurici si susseguirono negli anni successivi, fino al devastante terremoto del 2 febbraio 1703, durante il quale tutta la parte centrale del paese, compreso il vecchio Palazzo comunale, sprofondò in un’immensa voragine.

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