sabato 9 giugno 2012

Il castello di domenica 10 giugno




STIMIGLIANO (RI) – Castello Orsini

Si entra in Stimigliano passando da una porta ad arco a tutto sesto che era attentamente sorvegliata dai soldati in servizio nel corpo di guardia ubicato nell'adiacente costruzione cilindrica. All'interno della stessa è ancora visibile la feritoia attraverso cui si poteva controllare il ponte levatoio. Poco avanti, sulla sinistra, si osserva il magnifico portale bugnato cinquecentesco di ingresso al castello Orsini. Sulla sua architrave è scolpito un verso dell'Eneide di Virgilio. Il castello ha origine strutturale intorno al XIV secolo, per opera dei figli di Giordano Orsini, ai quali fu dato dalla Chiesa il potere su Stimigliano per i meriti che il loro padre aveva acquisito combattendo al servizio del cardinale Albornoz, impegnato nel ristabilimento dell'autorità pontificia nella Sabina che era stata percorsa, negli anni precedenti, da violente ribellioni alle quali avevano attivamente partecipato anche gli abitanti del paese. Certamente Stimigliano, per la sua felice posizione geografica, rappresentava un feudo davvero importante, giacché dalle sue mura era possibile controllare agevolmente i movimenti che si svolgevano in questa parte della Sabina affacciata sul Tevere. È molto probabile che il castello sorga sui resti di un'antica villa romana. Esso è costituito da tre corpi principali che si dispongono a "C" intorno a un cortile interno. Sul lato destro rispetto alla Piazza Vittorio Emanuele, si erge un torrione a pianta quadrata che è visibile a molti chilometri di distanza. Il suo aspetto originario è stato stravolto, così come quello dell’altra torre del complesso, anch’essa a pianta quadrata e che oggi accoglie un orologio. In particolare sulla sua sommità i merli ghibellini sono rimasti come unici elementi decorativi. All'interno del castello, ampliato e abbellito, nel XVI secolo, dal marchese Enrico Orsini, si possono ammirare le sale riccamente decorate con affreschi eseguiti dagli Zuccari o, più probabilmente, da uno dei loro allievi. Dal cortile si accede nella cappella gentilizia, dedicata a San Giuseppe inaugurata nel 1595 come riportato sull'epigrafe posta nella cappella stessa, e di cui la proprietà attuale ne possiede alcune quote. Si può ammirare all'interno un affresco raffigurante la Fuga in Egitto. Dopo alterne vicende, sempre strettamente legate alle mutevoli fortune degli Orsini, Stimigliano tornò alle dirette dipendenze della Camera Apostolica nel 1604, anno della morte del marchese Enrico Orsini. Nel XVIII secolo, i Conti Negroni, nuovi proprietari del castello, apportarono ulteriori modifiche alle strutture architettoniche della residenza che è rimasta praticamente immutata fino ai nostri giorni, anche dopo l'acquisto effettuato dalla famiglia Bartoli nel 1832. E' poi da ricordare che nel XVII secolo il castello di Stimigliano, fu, per alcuni anni sede del governo della Sabina Tiberina. Il prelato aveva il titolo di preside generale. Attualmente il castello, sul quale si trovano sul web annunci di vendita di alcune sue porzioni in vari siti di agenzie immobiliari, non è visitabile.

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