mercoledì 9 maggio 2012

Il castello di mercoledì 9 maggio




GROMO (BG) - Castello Ginami

La storia di Gromo e quella del suo castello sono legate strettamente alla famiglia dei Ginami, cui Federico II, nipote del Barbarossa, concesse il feudo nel XIII secolo. I Ginami dei Licini si trasferirono in queste terre a causa delle lotte di fazione tipiche di quei tempi; infatti questa famiglia venne a vie di fatto con alcune famiglie guelfe della bergamasca, tra le quali quella dei Colleoni, per cui dovette abbandonare frettolosamente Bergamo. Il castello venne costruito dal figlio primogenito della famiglia nel 1246 in una zona particolarmente favorevole dal punto di vista strategico: l'edificio è infatti situato sullo sperone di una roccia in posizione elevata rispetto al piano dove scorre il Serio, punto di passaggio obbligato, d'avvistamento e di difesa. L’edificio non fu però concepito come fortezza, bensì come residenza famigliare e rifugio; per questo non fu munito di particolari strutture difensive, al di fuori di un fossato limitato al fronte e ai fianchi e non fu mai sottoposto ad assalti, assedio o minacce di altro genere. Il castello rimase immutato nella sua struttura originale fino al XVI sec. quando la Repubblica Veneta impose la sostituzione del piccolo ponte levatoio con uno più ampio; anche la porticina d'ingresso fu ingrandita al fine di diminuire la potenzialità difensiva dell'insieme. Da allora vi furono altre trasformazioni che mutarono il carattere medioevale anche all'interno dell'edificio, portando di conseguenza alla costruzione un aspetto sempre più d'abitazione civile. La struttura muraria risale al XVI secolo; è rimasta quasi intatta solo la torre del castello che sovrasta l'intero edificio. Nel XIX secolo passò alla famiglia Gelmini, poi alla curia di Bergamo ed infine ad una società privata. La parte esterna, che guarda verso la piazzetta del paese, è costruita con grosse pietre a vista, rozzamente squadrate. Nell'angolo di nord-ovest si apre quello che in origine fu l'unico ingresso al castello, caratterizzato da un grande portale ad arco a tutto sesto, che immette nel cortile centrale. Sempre sulla stessa parete spicca con effetto un grande affresco che raffigura San Cristoforo, dipinto intorno agli anni cinquanta. Due corpi di fabbrica realizzati in tempi successivi si innestano nella costruzione originaria; nello spazio rimasto tra le due ali è stato ricavato un elegante cortiletto. Nel 1492 venne costruita un'ala sopra la roccia ai piedi della quale scorre il fiume, crollò nel 1919 a causa dell'esplosione di alcune mine durante il lavoro per la realizzazione dell'attuale strada provinciale. All'interno si trovano alcune raccolte antiche di notevole valore: ricami del Settecento, acquasantiere di vari secoli ed alcuni tra i più singolari oggetti bergamaschi come una "vestina" da battesimo del XVIII secolo, una culla, un cofanetto di nozze del '400 e i cosiddetti "vasi della sposa" con fiori di stoffa e bozzoli del secolo scorso. In altre sale si possono ammirare pregevoli collezioni di armi antiche, costruite nelle famose fucine di Gromo, e di crocifissi, ai quali è dedicata un'intera stanza. Dipinti di splendida fattura e oggetti artistici in peltro arricchiscono gli ambienti, mentre grandiosi lampadari in cristallo di Murano stanno a testimoniare i frequenti contatti con Venezia. In uno dei saloni si possono ammirare anche un magnifico soffitto ligneo a cassettoni decorato ed uno stupendo lampadario in ferro battuto con l'emblema del comune. Ora ospita al suo interno un rinomato ristorante. Altre notizie si possono trovare al seguente sito web: www.postalcastello.it

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