martedì 1 maggio 2012

Il castello di mercoledì 2 maggio




CASTEL DI IERI (AQ) – Torre normanna

La data di fondazione del borgo è incerta. Risulta appartenere in epoca federiciana alla Contea di Celano. Nel XIV sec. Castel di Ieri fu feudo di quel Riccardo cui Roberto d'Angiò impose la tassa "di un sesto" (probabilmente dei propri averi). Il secolo successivo vide Castel di Ieri impegnato nell'arginare le mire espansionistiche del comitatus Aquilanus che tentò inutilmente di annetterlo. Fu infatti attaccato da truppe aquilane, fedeli al re di Francia Carlo VIII, come testimoniato sul parapetto rialzato dell'antico arco/portale di accesso al paese. Nel 1505, in seguito alla scomparsa di Antonio Piccolomini, il territorio divenne feudo della duchessa D'Amalfi. Passò quindi a Celano (1527), al ducato di Zagarolo (1629), a Pompeo Colonna, principe di Gallicano (1633), al capitano Domenico Antonio De Santis (1656) e successivamente ai signori di Scorrano. Costruita nel XIII secolo come sistema di avvistamento e di difesa lungo la Via Valeria, la torre è l'ultima testimonianza della roccaforte voluta dai Conti di Celano, la cui origine però è riconducibile alla fase dell'incastellamento normanno. Quadrangolare con base a forma di tronco di piramide (raro esempio in Abruzzo) ha un ingresso rialzato che comunicava con l'esterno per mezzo di un ponte levatoio retrattile. Poderosa nella sua struttura, non presenta merlatura e camminamenti di difesa ed è ornata da conci regolari di pietra. Unico suo elemento iconografico rilevante è l'arco di accesso a tutto sesto con mensole collocate sotto la soglia. Al suo interno una scala a chiocciola collega quattro piani comunicanti e consente di raggiungere la sommità. Nel secondo piano si trovano tre aperture rappresentate da piccole finestre. In un momento successivo la torre fu integrata da una più vasta struttura di difesa di cui tuttora sono conservati alcuni resti. La torre si sviluppa in altezza per circa 19,80 mt. ma nell'antichità, come testimoniato da un dipinto della fine del XIX secolo, doveva raggiungere altezze più elevate, subendo quindi diversi crolli nel corso degli anni. Attualmente l'edificio si presenta ben conservato con evidenti tracce di restauri recenti eseguiti per garantire la fruibilità del fabbricato e che hanno completamente ricostruito i solai intermedi e le scale interne di collegamento come anche l'apertura integrale della porta di accesso al piano terra. La torre la torre non è accessibile ai visitatori.

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