lunedì 24 ottobre 2011

Il castello di lunedì 24 ottobre



FUSCALDO (CS) – Castello Spinelli

Fuscaldo, grazie alla sua posizione geografica, fu un territorio strategico nella guerra greco-gotica (535-553), così come durante la dominazione longobarda (VI sec - IX sec). Il vertice della collina, oltre che rifugio sicuro, era ideale per controllare a vista la valle del Vardaro (torrente che scorre a nord di Fuscaldo), una delle principali vie di comunicazione fra la costa e l'entroterra, in uso almeno dall'età romana, come testimonia un ritrovato ripostiglio monetale databile tra il 91 e il 79 a.C. Fu dominio bizantino e subì numerose incursioni saracene. Si susseguirono in seguito molti feudatari al governo di Fuscaldo, fino a che, nel 1496 con il conte di Cariati Giovan Battista, non ebbe inizio la dinastia degli Spinelli, che durò fino all'eversione del feudalesimo, agli inizi dell'800. Proprio ai Marchesi Spinelli, cattolici, legati alla Chiesa di Roma e sostenitori della Santa Inquisizione è da attribuirsi la condanna e la totale estirpazione di quei contadini valdesi, dichiarati eretici, che nel sec. XIV scesero dalla Provenza per coltivare le terre del feudo Spinelli. Costoro, infatti, prima di essere condannati definitivamente dal Clero di Cosenza, subirono un primo processo presso il castello di Fuscaldo. Poco rimane del vasto castello, ridotto nell’800 a cava d’estrazione del famoso tufo di Fuscaldo cui attinsero generazioni intere di rinomati maestri scalpellini. Si conservano ancora tratti delle spesse muraglie di cinta, una torre cilindrica ed una grossa cisterna ipogeica che doveva servire alla raccolta delle acque piovane e quindi per l'approvvigionamento idrico. Del castello si hanno poche notizie storiche. Non subì assalti, né lotte armate ma, come già scritto, fu testimone della sorte dei valdesi in Calabria.

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