martedì 30 agosto 2011

Il castello di martedì 30 agosto



SERMIDE (MN) - Torrione Gonzaga

La Torre gonzaghesca situata nel cuore del paese è l’unica rimasta della cittadella costruita dal Comune di Mantova verso il Mille e fortificata da Ludovico Gonzaga dopo il 1370. Questa possente struttura merlata, che si innalza alla destra dell`edificio municipale ottocentesco, si presenta fregiata di un elegante stemma dei Gonzaga in terracotta restaurato di recente. Fu pesantemente rimaneggiata negli anni ’30 e mettendo a confronto le fotografie di prima e dopo i lavori di restauro si rivelano subito gli interventi vistosi: chiusura di feritoie e finestrelle, scomparsa di antiche inferiate e di un orologio murale, aggiunta del grande stemma dei Gonzaga tra le incassature delle travi dell’antico ponte levatoio, sistematica sostituzione di mattoni, farinosi di salnitro e di vecchiaia. Le finestre, di dimensioni ridotte come si conviene a un torrione, continuano a sovrapporsi appaiate fino ai grandi finestroni terminali: due a nord e tre sugli altri lati.
Grazie a questi interventi, preceduti nei secoli dall’aggiunta di speroni di consolidamento (rispettivamente nel 1781 e nel 1932-3) è scomparso quel velo rossiccio di mattoni sfarinati che sottolineava la vetusta nobiltà del fortilizio gonzaghesco. All’interno dell’androne passante sono state collocate lapidi ai caduti di tutte le guerre e stemmi di alcune famiglie nobili del territorio mantovano: Castellani, Magnaguti, Bardini, Gonzaga, Gioppi, Bonacolsi. Ad una parete della scala che conduce alla cella campanaria con i grandi campanoni civici è infissa una lapide con il seguente testo: INVITTA CONTRO IL TEMPO IL FIUME GLI EVENTI UNICA SUPERSTITE DELLE OTTO TORRI CHE CORONAVANO IL FORTE E BEL CASTELLO CONOBBE LO SPLENDORE DEI GONZAGA E TRA I BAGLIORI DELLE FIAMME GLORIOSE SCORSE LA NUOVA AURORA DEI FULGIDI DESTINI DELLA PATRIA OR RESA INCROLLABILE LI ATTENDE CERTA IMAPAVIDA E SECURA A. XIII E.F. Non esistono elementi per confermare l’esistenza “delle otto torri che coronavano il forte e bel castello” di Sermide. I documenti e l’iconografia oggi disponibili consentono al massimo di confermare l’esistenza di cinque.

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