mercoledì 13 luglio 2011

Il castello di mercoledì 13 luglio



SIROLO (AN) - Castello

Ha origini molto antiche, si presume nel VII secolo, quando un signore d'origini teutoniche ne volle la costruzione, conquistato dalla posizione strategica della odierna Sirolo, ben protetta da falesie a strapiombo sul mare. Verso l'anno 1000 Sirolo era dei conti Cortesi, antica famiglia di origine germanica, i quali nel 1225 sottoposero tutti i loro castelli ad Ancona in cambio dell'iscrizione alla nobiltà anconetana. L'accesso al castello era consentito da una scala a pioli che veniva poi ritratta nei momenti di pericolo. Nella seconda metà del duecento, eventi naturali distrussero una buona parte del castello di Sirolo che tuttavia rimase inespugnabile sia per la posizione naturalmente difesa sia per la possente cortina muraria. Infatti nel 1354 il maniero fu assediato dal capitano di ventura Fra' Morreale, inviato dal cardinale Albornoz per sedare le intemperanze di varie città contro il potere papale. L'assedio non riuscì, e così Sirolo resistette allo stesso modo anche all'assedio dei Malatesta nel 1413. Libero da oppressori il castello si diede statuti di autogoverno sin dal 1465 e tale libertà durò fino alla fine del '600. Seguì la dominazione pontificia e francese fino all'annessione al regno italico di Napoleone. Caduto quest'ultimo, Sirolo tornò sotto il dominio papale fino all'unità d'Italia. Di quel bel maniero antico restano oggi solamente due torri, la prima sulla quale sorge oggi la torre campanaria della chiesa di San Nicolò, edificata nel 1732 per volere del vescovo Arnolfo. La seconda, ancora integra, è chiamata Torrione dai Sirolesi e domina il centro storico. Unico esemplare, dei tre esistenti, scampato ai sismi ed alle frane che distrussero il resto delle fortificazioni. Sulla destra l’antica porta, e subito dopo un’altra ancora più possente di stile gotico, una volta collegata con l’esterno da un ponte levatoio, danno l’idea della cura con la quale la popolazione provvedesse alla propria difesa. Una pietra incastonata sul lato della seconda porta, recante a rilievo una croce, sembra sia stata posta, come segno di riconoscimento, da alcuni crociati in partenza per la Terra santa, dopo aver caricato sulle navi ancorate nel porto di Numana le provviste alimentari da utilizzare durante il viaggio. Dopo la metà del 1800 il torrione subì profonde ristrutturazioni. In quel periodo all'interno esisteva ancora una modesta armeria composta da 2 cannoncini e 7 fucili ad avancarica. Venne utilizzato successivamente come magazzino di grano e farine,fabbrica artigianale e scuola elementare.

2 commenti:

Arianna ha detto...

Bella davvero questa foto! Ciao, Arianna

Lenny ha detto...

grazie, in genere le immagini che metto sono mie cartoline scannerizzate oppure foto trovate sul web...cerco sempre delle inquadrature globali dei castelli che diano una valida idea della loro struttura e dimensione.