lunedì 25 luglio 2011

Il castello di lunedì 25 luglio



VILLAFRANCA DI VERONA (VR) – Castello Della Scala

La costruzione del primo nucleo fortificato è collocabile tra il 1199 e il 1202, pochi anni dopo la fondazione di Villafranca e successivamente alla battaglia di Ponti dei Molini (Mantova ), per opera di Salinguerra De' Garamenti. Situato nella parte sud dell'abitato e subito a nord del corso del fiume Tione dei Monti è posizionato idealmente sul corso della antica via Postumia. All'interno delle sue mura sono situate sette piccole torri dette "Torresine" e due torri "scudate" cioè con 3 soli spigoli. La torre maggiore ha alla sua base delle pietre con una iscrizione e si ipotizza siano provenienti da un arco (o altro edificio) dedicato all'imperatore Tiberio. Una curiosa particolarità del Castello Scaligero di Villafranca è quella di avere la merlatura della cinta muraria vera e propria di foggia guelfa, o piatta, mentre la merlatura del mastio e delle torri scudate è di foggia ghibellina o a "coda di rondine". Distrutto durante le guerre contro Mantova, fu ricostruito e rinforzato a partire dal 1243. Controllato dal comune di Verona, ospitava una guarnigione al comando di un castellano al soldo della città. Nel corso del Trecento, durante la signoria di Cangrande II della Scala (1345-1355), il corpo centrale fu rinserrato da una possente cortina muraria intervallata da torri mediane e angolari e circondato da un vallo, al cui interno fu fatto deviare il corso del fiume Tione. Gli Scaligeri fecero costruire la torre principale in un secondo momento e inserirono il castello in un imponente sistema difensivo che andava da Nogarole Rocca a Valeggio sul Mincio, conosciuto al tempo come “Serraglio” e costituito da un muro fortificato che collegava i dintorni di Nogarole Rocca a Valeggio sul Mincio. Di esso rimangono attualmente solo frammenti. Le guerre in epoche successive distrussero gran parte del castello che però fu ricostruito grazie all'impegno della Serenissima. Nel 1450 la fortificazione, perso la sua funzione militare, venne abbandonata e soltanto alcuni secoli dopo venne riacquistata da privati, tra cui ricordiamo ad esempio A. Alessandri o G. B. Simeoni, conte di Villafranca. Nel 1882 il mastio e le carceri vennero acquistate dal comune di Villafranca che vi installò la procura e le carceri. I primi interventi di restauro risalgono al 1890, anno in cui fu apposto anche l'orologio sulla torre principale. All’interno del corpo centrale, lungo il corridoio di accesso, è la piccola chiesa del Cristo Re, che ospita tre grandi tele settecentesche di G.B. Lanceni. Le decorazioni e gli stucchi della sacrestia annessa, con motivi della Passione, risalgono ai primi anni dell’Ottocento. Dal 1899, annesso al castello, è presente il Museo del Risorgimento. Vi sono esposte armi e stampe delle epoche degli eserciti che combatterono per l'indipendenza e per l'Unità d'Italia. Il castello di Villafranca richiama molti visitatori, soprattutto dalle zone limitrofe, poiché al suo interno vengono promosse manifestazioni quali la Sagra dei Santi Pietro e Paolo, la Giornata dell'Arte Studentesca, cinema all'aperto, concerti e spettacoli teatrali.

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