venerdì 22 aprile 2011

Il castello di venerdì 22 aprile



GAVORRANO (GR) - Castello

Presenta ancora oggi ben leggibile la cinta muraria di forma ellittica che delimita quasi interamente il borgo di origini medievali. All'interno di questa si trova un altro circuito murario concentrico al primo, con torri inglobate nell'apparato edilizio. Le mura furono innalzate durante il XII secolo, quando il controllo sul centro di Gavorrano era spartito tra i vescovi della nuova Diocesi di Grosseto e la famiglia Alberti di Mangona. Alla morte del Conte Rinaldo, figlio di Alberto di Mangona, subentrarono i Pannocchieschi del ramo d'Elci. Nel XIV secolo i Pannocchieschi sottomisero il castello all'autorità del Comune di Volterra nella persona del podestà Paganello Pannocchieschi. Nel 1320 essi cedettero al Comune di Massa la loro parte dei diritti sul castello. Dopo alcuni anni, nel 1331, durante la lotta tra i Comuni di Massa e Siena, Gavorrano venne conquistata da quest'ultima. La famiglia senese dei Malavolti, acquistò i diritti sul castello nel 1379 e lo tenne fino al 1465 con un'unica interruzione durante l'invasione di Alfonso d'Aragona, re di Napoli. Nel 1465, con atto di rinuncia i Malavolti cedettero Gavorrano alla Repubblica di Siena. Ripercorrendo la "storia architettonica" del castello, nel corso del Trecento la struttura difensiva fu ristrutturata dai Senesi che la rafforzarono con alcune torri di guardia. Nella seconda metà del Seicento parte della preesistente cinta muraria risultava degradata. Nella seconda metà del secolo scorso una serie di restauri ha permesso un discreto recupero della cerchia muraria medievale. L'accesso al borgo è possibile attraverso una caratteristica porta ad arco tondo. Si conservano diversi tratti di cortina muraria rivestiti prevalentemente in arenaria, che si caratterizzano per gli elementi stilistici tipici medievali; in alcuni punti si è venuta a trovare addossata a pareti di edifici. Nella parte meridionale si notano tracce di torri di avvistamento in filarotto con base a scarpa e sezione quadrangolare. Nella parte settentrionale le mura si appoggiano direttamente sul letto di roccia di macigno affiorante. Qui sono visibile tracce di una loggia tamponata, bastioni parzialmente ristrutturati con merlatura rifatte.

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