martedì 5 aprile 2011

Il castello di martedì 5 aprile



SAINT DENISE (AO) - Castello Challant-Savoia di Cly

Sorge su un promontorio roccioso, difficilmente accessibile da ogni lato all’eventuale assalitore, che controlla strategicamente il territorio sottostante praticamente da Aosta a Saint-Vincent.. Fa parte della tipologia di castelli valdostani di tipo primitivo, costituiti da un massiccio donjon centrale circondato da una vasta cinta muraria. Tale cinta, coronata da merli guelfi a due spioventi, racchiudeva al suo interno, oltre al mastio, anche una serie di altri edifici risalenti ad epoche diverse, tra XI e XIV secolo, in un'area di circa 2800 mq. La parte occidentale è sempre stata priva di edifici ed era costituita da una spianata dove la popolazione locale poteva rifugiarsi in caso di attacco nemico. L'area a sud est ospitava invece diverse costruzioni tra cui la massiccia torre centrale, la cappella, le cucine, le stalle, il corpo di guardia e l'abitazione del castellano. Il mastio era costituito da un donjon a pianta quadrata di circa 9,40 x 9 metri di lato e alta 18 metri, costruito sopra la roccia viva in modo da offrire una maggiore resistenza in caso di attacco tramite mine (che consistevano nello scavare un piccolo tunnel sotto le fondamenta della torre e nel farlo collassare all'improvviso). La torre era verticalmente divisa in tre piani sovrastanti, e l'accesso era posto ad alcuni metri di altezza dal suolo, una soluzione difensiva che è possibile notare anche nei donjon di molti altri castelli dell'epoca. Nel corso degli anni la torre deve avere subito alcuni rimaneggiamenti, come dimostrano una porta e alcune finestra murate. Addossato al mastio si trovano i resti della piccola cappella romanica dedicata a San Maurizio, risalente probabilmente all' XI secolo, a pianta rettangolare con abside; purtroppo sono quasi totalmente scomparse le pitture che ne ornavano le pareti e il catino. I fabbricati di abitazione si addossano al muro sud ma sono in rovina; si vedono ancora le canne e i fornelli di imponenti camini in una parete finestrata rivolta verso ovest. Da alcune analisi scientifiche si presume che il castello sia stato costruito intorno al 1027, tuttavia nelle documentazione storica di esso si parla alcuni secoli dopo ed in modo sporadico. La prima famiglia a risultarne come proprietaria fu quella degli Challant, dalla quale si divise una branca che prese il nome di Cly. I rappresentanti di quest' ultima ne conservarono il possesso, tra alterne vicende, sino al 1376. Solo da questo momento, in cui la fortificazione entrò a far parte del dominio diretto del conte di Savoia, risultano tracce sulla consistenza del castello e sugli interventi che furono eseguiti dai proprietari, in alcuni casi di grande portata perchè comportarono spese ingenti per riparazione di murature e rifacimenti di tetti. Tra le spese più frequenti sono da ricordare quelle per portare l'acqua corrente nella costruzione. Questa risorsa veniva prelevata nella collina a monte del castello e trasferita con condotte a pressione in legno direttamente all'interno della cinta. I Savoia tennero il castello sino al 1550. Nel XVII secolo l'edificio fu acquistato dai baroni Roncas che ne smantellarono molti materiali per la costruzione del loro palazzo di Chambave. Iniziò così un inesorabile declino, sino al completo abbandono. Solo all'inizio del ventesimo secolo lo storico valdostano Tancredi Tibaldi, allora sindaco di Saint-Denis, acquistò la costruzione per conto del comune che ne è ancora proprietario. Oggi, grazie soprattutto all’associazione culturale "Il maniero di Cly", il castello è diventato sede di importanti manifestazioni che ripropongono antiche atmosfere celtiche e medievali.

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