sabato 19 marzo 2011

Il castello di domenica 20 marzo



SCURCOLA MARSICANA (AQ) - Castello Orsini

Si trova nella parte più alta dell'abitato e domina su due versanti, gli ingressi della Valle del Salto e dell'Imele nei campi Palentini, posti ai margini settentrionali del Fucino. Il castello rappresenta un originale esempio di architettura fortificata e rispecchia nelle sue varie fasi costruttive le mutevoli vicende storiche che lo hanno interessato. Esso consta di un nucleo duecentesco di epoca sveva, consistente in una torre pentagonale con recinto, innalzata dai feudatari del luogo, i nobili De Pontibus. Dopo la loro signoria, nel Quattrocento, subentrarono nella zona gli Orsini che, attraverso l'inglobamento delle strutture esistenti, trasformarono con l'intervento rinascimentale, il precedente castello-recinto, in modo da fargli assumere la configurazione attuale, che è il risultato anche di successivi ritocchi operati dai Colonna nel XVI secolo. L'edificio si presenta in sostanza come una rocca a pianta pseudo-triangolare ed ha l'aspetto di una ben munita fortezza dotata di due torrioni cilindrici a oriente e di un massiccio puntone semiellittico a ovest, che ingloba la preesistente torre puntone duecentesca di pianta pentagonale. Sui tre lati sono ancora ben visibili elementi che rivelano la natura prettamente militare del manufatto come le bombardiere che si svasano verso l'esterno con apertura a strombo. Diversi studiosi ritengono che nella progettazione quattrocentesca del castello di Scurcola abbia partecipato Francesco Di Giorgio Martini, dal momento che il committente della rocca, Gentile Virginio Orsini, conte di Tagliacozzo e signore di Bracciano, nel 1490 richiese alla Signoria di Siena la presenza dell'architetto. Egli infatti riteneva necessario il parere del maestro per la costruzione della rocca di Campagnano vicino Bracciano. In effetti il linguaggio architettonico del fortilizio è profondamente legato ai dettami riportati da Francesco di Giorgio nei suoi trattati di architettura: l'originale pianta triangolare, la difesa radente esercitata dalle casematte, le proporzioni della piccola rocca, il bastione semiovato che ingloba il puntone medioevale, il camminamento di ronda ininterrotto per l'intero perimetro, sono tutte caratteristiche del suo linguaggio costruttivo. L'edificio è stato lasciato per oltre un secolo nel più totale abbandono che ha favorito spoliazioni e furti; proprio lo stato di estremo degrado nel quale versava questo monumento ha indotto alcuni cittadini di Scurcola ad attivarsi per favorire e promuovere la salvaguardia, il recupero ed il restauro del bene, che dal 1997 ad oggi è in restauro ed è stato ripulito internamente sia dai crolli che dalla vegetazione. La rocca attualmente non è visitabile internamente. (fonte sito www.mondimedievali.net)
Per approfondire si può visitare il seguente link:
http://www.scurcola.it/ass_procastello.html

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