venerdì 11 febbraio 2011

Il castello di venerdì 11 febbraio

 

PACENTRO (AQ) - Castello Caldora-Cantelmo

E' uno dei più conservati d'Abruzzo, posizionato sui primi contrafforti del Morrone a 650 metri di quota. Il suo ruolo è stato costantemente fondamentale nel sistema di controllo e di difesa della Valle Peligna. La storia del castello di Pacentro è associata a quella più antica del borgo, le cui origini vengono fatte risalire al VIII secolo. Il primo signore di Pacentro fu Beraldo a cui seguirono i figli di Transarico di Balba. Dalla fine del IX secolo fino al XVI il territorio fu dominato dai di Valva. Negli anni seguenti, sotto i duchi Caldora-Cantelmo, il castello venne ampliato e potenziato diventando uno dei più potenti della ragione. Il castello fu il protagonista ed il perno della lotta angioina contro gli aragonesi (sostenuti da Sulmona) per il controllo del Regno di Napoli. In seguito alla sconfitta dei primi, il signore Antonio Caldora fu costretto a cedere le sue proprietà e conseguentemente anche Pacentro che passò alla famiglia Orsini. Con l’avvento della dinastia aragonese vennero apportate delle modifiche radicali che coinvolsero l’aggiunta delle torri cilindriche. Il castello passò attraverso i Colonna, i Barberini ed altre dinastie per diventare nel 1957 proprietà comunale. La pianta del castello non è perfettamente rettangolare (più a forma di trapezio) e rispetta l'esigenza di arroccare la costruzione in maniera da avere il pendio montano alle spalle. Negli angoli vi sono delle torri, a base quadrata, di cui oggi ne sono visibili soltanto tre, molto slanciate. Vi sono pure tre bastioni circolari. La struttura presenta una doppia cinta muraria; quella interna è più antica, e quella esterna è dell'epoca dei Cantelmo. Diversi sono gli stemmi presso l'ingresso e sulle torri. Il più leggibile è quello degli Orsini. L'apparato decorativo rivela una matrice rinascimentale, prossima al cornicione del campanile di Santa Maria Maggiore, tranne i portali ogivali. Le torri medievali sono: 

- Torre del Re, a nord ovest, dietro il ponte levatoio, alta 25 m. Ha cinque lati e prende il nome dal feudatario che si affacciava sopra di essa in rito cerimoniale, dopo aver preso possesso del castello;
- Torre fantasma, a nord est, chiamata così per la leggenda del barone Roberto di Licinardo, che vi fece scolpire il volto della moglie Margherita di Brai, dopo che lei si gettò dalla torre, disperata alla falsa notizia della morte del marito. In alternativa la scultura potrebbe ritrarre Rita Cantelmo, madre del condottiero Jacopo Caldora. La torre è del XIV secolo, alta 27 m;
- Torre d'assedio, a sud est, è la più antica, alta 12 m, con la parte superiore mozza perché danneggiata nel 1230 dall'attacco di Federico II di Svevia.

Il primo nucleo della fortezza dovrebbe risalire all’ XI secolo, come citato nel Chronicon Casauriense di quello stesso secolo, forse al XIII, e comprendeva la torre monca orientata a nord-est e una cerchia di mura più stretta rispetto a quella attuale. Presumibilmente tra la fine del Trecento e l’inizio del Quattrocento vennero fatti lavori di ristrutturazione, con l’ampliamento delle mura e la costruzione delle altre due torri. Un ulteriore potenziamento della fortezza avvenne nella seconda metà del Quattrocento, quando i nuovi padroni, gli Orsini, fecero aggiungere due possenti torrioni circolari per adeguare il castello alle nuove esigenze difensive. Un terzo torrione, sempre di forma circolare, messo a chiusura del lato sud-ovest, reca uno stemma che alcuni studiosi ritengono sia da collegare agli Orsini. Sempre in quel periodo di grandi lavori furono aggiunte anche nuove mura, alzate lungo il perimetro esterno per rinforzare quelle più antiche ritenute ormai insufficienti. Ripercorrendo la sua importante storia, appertenne con alterne vicende ai Caldora di Sulmona e ai Cantelmo di Popoli per gran parte dei secoli XIV e XV; quindi passò agli Orsini, ai Colonna e a Maffeo Barberini in quelli successivi fino alla sua alienazione in favore del Comune di Pacentro nel 1957 da parte dell'ultima proprietaria. Ricco è stato pure il percorso di restauri che ha interessato la fortezza a partire dagli anni '60: nel 1964 si è proceduto al consolidamento della torre a nord-est; nel 1974 è stata la volta delle torri medievali, dei torrioni e delle mura di cinta; nel 1977-78 il muro è stato ricoperto con pietre del posto e lo sperone con cemento armato, in modo assai discutibile, provocando strascichi polemici. L'ultimo restauro, risalente agli anni '90, è consistito nel recupero del salone a sud e nella riapertura dei passaggi chiusi durante la fase quattrocentesca di rafforzamento delle mura. Grazie ai numerosi restauri effettuati, parte del castello (comprese alcune torri) è attualmente visitabile su prenotazione con la possibilità di accesso a una delle torri da dove si gode del bel panorama sulla Valle Peligna. Inoltre oggi l’imponente monumento è ammirarabile anche in notturna grazie ad una scenografica illuminazione che lo rende visibile a km di distanza. Altri link per approfondimento: https://www.youtube.com/watch?v=KHaSWXgZElg (video di Ferdinando Renzetti), https://www.facebook.com/majambiente/videos/oggi-siamo-sulla-torre-del-castello-caldora-di-pacentro/895260437811874/ (video), https://www.youtube.com/watch?v=jBpAq09Fkog&t=1s (video di Explore Italy), https://it-it.facebook.com/100058006542557/videos/pacentro/574080896945297/ (video), https://www.youtube.com/watch?v=VbcKNlsZ5y0 (video di Maurizio DroneMan), https://www.iluoghidelsilenzio.it/borgo-e-castello-caldoresco-pacentro-aq/

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_Caldora_(Pacentro), https://abruzzoturismo.it/it/castello-caldora-pacentro-aq, https://www.sulmonalive.it/castello-caldora-pacentro, http://www.visit-pacentro.it/poi/1132/castello-caldora/9#sthash.P7yVSvrp.dpbs,https://www.comunepacentro.aq.it/c066066/zf/index.php/servizi-aggiuntivi/index/index/idtesto/34

Foto: la prima è presa da https://www.iluoghidelsilenzio.it/borgo-e-castello-caldoresco-pacentro-aq/, la seconda è una cartolina della mia collezione

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