lunedì 24 gennaio 2011

Il castello di lunedì 24 gennaio



THIENE (VI) - CASTELLO PORTO COLLEONI

Questo Palazzo è impropriamente chiamato castello per il suo caratteristico aspetto con due corpi laterali, leggermente sopraelevati, a forma di torre con cima merlata.
In realtà si tratta di una villa gentilizia, che riprende i moduli tardo-gotici dell'architettura veneziana del 1400.
Ma la definizione di castello è dovuta anche alla memoria della popolazione locale che lo ha sempre chiamato così. La struttura, costruita durante il XV secolo per volere di Francesco Porto seniore (uno dei più ricchi signori di Vicenza dell'epoca), presenta un corpo centrale, planimetricamente sagomato a T e le due ali più elevate che rimandano chiaramente al Fondaco dei Turchi a Venezia. In origine l'edificio fu costruito come casa fondaco per l'immagazzinamento dei prodotti agricoli del territorio circostante; tale funzione si intuisce anche dai 5 grandi archi a tutto sesto del pianterreno e dalla grande pentafora (una delle poche presenti in terra ferma al di fuori di Venezia) affiancata da due monofore del primo piano necessarie per dare luce e aria ai prodotti immagazzinati. Nel corso del Cinquecento esso venne sopraelevato con la creazione del secondo piano, destinato a magazzino, ottenuto dalla chiusura delle merlature sul corpo centrale e l'installazione di un tetto spiovente; quindi il primo piano venne trasformato in piano nobile, arredato ed abitato. Anche le ali laterali vennero sopraelevate, mantenendosi più elevate ed aggettanti rispetto al corpo centrale; conservando, inoltre, la merlatura originaria. L'opera di sopraelevazione, assieme alla costruzione dei due scaloni simmetrici ai lati della loggia che portano al piano superiore e della cinta muraria merlata sono opera di Francesco Porto juniore, nipote del seniore. La famiglia Porto mantenne la proprietà del castello fino al 1816, quando venne ereditato dalla famiglia Colleoni, che a sua volta mantenne la proprietà per tre generazioni fino al 1918, quando venne definitivamente ereditato dalla famiglia di Thiene, attuale proprietaria del castello. All'interno le sale presentano affreschi di G. Antonio Fasolo (1530-1572) di G. Battista Zelotti (1526-1578), allievi di Paolo Veronese. Al Palazzo è annessa una artistica scuderia del settecento, opera del Muttoni, che si compone di una vasta sala comprendente 36 colonne sormontate da putti, le mangiatoie in legno scolpite per 32 cavalli e il pavimento di marmo martellato e di mattoni a lisca di pesce. Per approfondire si può visitare il sito www.castellodithiene.com.

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