sabato 13 novembre 2010

Il castello di domenica 14 novembre



GRADARA (PU) – Rocca Malatestiana

Gradara sorge sul crinale di un colle, ben visibile con la sua robusta cinta di mura e bastioni e con l'imponente mole della celebre rocca. Dotato di una prima torre medievale di difesa (il 'Mastio') nel 1150, il 'castello' di Gradara visse la fase di maggior splendore con l’insediamento dei Malatesta, i quali trasformarono la torre in rocca con tanto di primo girone di mura; successivamente aggiunsero anche i settecento metri del secondo girone con le diciassette torri merlate e i tre ponti levatoi che resero imprendibile il fortilizio. Cessata la dominazione malatestiana, il castello appartenne ad altre nobili famiglie quali gli Sforza e i Della Rovere fino alla devoluzione del ducato di Urbino alla Chiesa (1631). Solo dopo quasi tre secoli di abbandono e incuria, nel 1920, venne avviato il recupero del fortilizio per merito dell'ingegner Umberto Zanvettori e della di lui consorte Alberta Porta Natale fino a quando (1983) non passò in proprietà dello Stato Italiano. Oggi Gradara, oltre la monumentale Rocca, offre al visitatore anche la sua duplice cinta di mura e torrioni con le merlature e i camminamenti di gronda ricostruiti. Vuole un'antica tradizione che fra le mura della rocca di Gradara abbia avuto luogo il feroce assassinio di Paolo Malatesta e Francesca da Polenta ad opera del tradito Giovanni (Gianciotto) Malatesta detto 'Lo Sciancato'. Antica storia di sangue resa immortale dai celebri versi di Dante Alighieri.

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