lunedì 11 ottobre 2010

Il castello del giorno



ROCCA SCALIGERA DI RIVA DEL GARDA (TN)

Si fa risalire all’accordo stipulato nel 1124 con il vescovo Altemanno, nel quale veniva concesso ai cittadini rivani di edificare una nuova fortezza in riva al lago. Il complesso attualmente conserva, nonostante i rimaneggiamenti austriaci del 1852, l’originario assetto medievale deciso dagli Scaligeri: fossato intorno alla costruzione e ponte levatoio d’accesso, torri angolari inserite nei fabbricati principali, un potente mastio, il più grande a pianta quadrata dei numerosi castelli trentini, probabilmente dei primi anni del Duecento; le altre tre torri d’angolo sopravanzano di poco i fabbricati. La Rocca venne ingrandita e rimaneggiata nel corso del succedersi di dominazioni che segnarono la storia di Riva: fu dei d’Arco, degli Scaligeri veronesi, dei Visconti di Milano, dei principi vescovi di Trento, dei Veneziani e degli Austriaci. Con questi ultimi subì una trasformazione radicale alla metà dell’Ottocento, venendo adibita a caserma e a stabilimento militare con
attorno le strutture di un arsenale marittimo; andarono perse le sue caratteristiche medievali e rinascimentali. Gli interni e gli esterni subirono una sorta di uniformazione: le torri angolari furono abbassate, pur rimanendo una torre principale, il mastio, a dominare la vista sul lago; il frammentato sistema di collegamenti verticali, fino ad allora costituito da scaloni esterni, scale a chiocciola e scale interne in pietra e in legno, fu sostituito da nuovi corpi scale a più rampe; l’ala meridionale di fronte al lago fu sostituita con un nuovo
corpo di fabbrica, concepito come la facciata principale dell’edificio. All'interno della Rocca ha sede il Museo Civico che ospita raccolte archeologiche e una importante pinacoteca.

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