lunedì 22 dicembre 2008

Buon Natale a tutti !!

giovedì 18 dicembre 2008

Le parole sono importanti

Trapiantarsi all'estero grazie al lavoro virtuale


DM è un giovane italiano che sta mettendo in pratica uno stile di vita che gli permette di vivere all’estero e lavorare con clienti italiani!
La sua esperienza prende spunto da Tim Ferriss, che evangelizza il ‘lifestyle arbitrage’ cioè vivere in una nazione meno costosa mentre si lavora virtualmente in una nazione che paga meglio, grazie a internet e varie tecnologie disponibili al giorno d’oggi.
DM: Ho una piccola agenzia di marketing e pubblicità online nel campo del viral marketing (lavoro in continua crescita che spesso è confuso con lo spam ma che con quest’ultimo non ha nessun collegamento.). Da dove lavoro o il luogo è indifferente al mio lavoro.. Ho vissuto un anno in Erasmus a Copenhagen, 3 mesi a Sevilla, da due mesi sono a Barcelona e ad Aprile andrò a vivere a NYC per 3/5 mesi per poi girare un anno in giro per le americhe con il mio laptop…
Italiansinfuga: Cosa offre Barcellona che non puoi trovare in Italia?
DM: Barcelona è cresciuta molto negli ultimi 10 anni. Dopo le olimpiadi del 92 ha avuto il suo boom. Barcelona offre cultura, arte, serate concerti, locali.. la gente si chiederà “si, questo lo fa anche l’Italia..”. Bè in primo luogo i prezzi sono più abbordabili ma è il modo di comunicarli che fa la differenza. Un modo + moderno con un linguaggio cosidetto giovanile.
La playa d’estate è un altro fattore (anche se io sono arrivato ad Ottobre). La pulizia delle strade e l’impegno sempre maggiore del comune ad impegnarsi a creare strade pedonali e corsie per biciclette..
La città è cosmopolita ma anche locale. Ci sono persone da tutto il mondo. Si parla sempre più inglese, si parla spagnolo e molto catalano (cosa che a me non piace moltissimo..).
Italiansinfuga: Ci spieghi in che modo la tecnologia disponibile oggi consente di vivere e lavorare come fai tu?
DM: Tutti passano ore e ore davanti al computer ogni giorno. Le tecnologie come internet , skype o facebook avvicinano in modo straordinario le persone seppur in modo virtuale (non dimentichiamocelo..!!!). Se tutto il mio lavoro è basato su internet, non ho bisogno di un ufficio, se i miei clienti si trovano in Italia, a Londra o ad Amsterdam, non ho bisogno di incontrarli se possiamo avere una videochiamata in skype e sentirci quasi 24 ore al giorno (ciò non toglie che un incontro “reale” non sarà mai surclassato da uno virtuale).
Se su internet ci sono centinaia di milioni di persone che ogni giorno ci passano ore il mercato si dirigerà di conseguenza su internet… C’è molto lavoro su internet.. ma non serve + saper utilizzare Office o scrivere una mail.. come spesso le aziende italiane chiedono nei colloqui..
Italiansinfuga: Che consigli pratici daresti a chi vuole lavorare con aziende italiane ma vivere all’estero come fai tu?
DM: Di pubblicizzarsi su internet. Se si conosce il cinese ad esempio, ci sono tantissime offerte di lavoro per aziende italiane che vogliono esportare i loro prodotti in Cina.. dal vino al parmigiano e così via.
Se si conoscono le lingue si può lavorare come traduttore… posso vivere nelle Filippine e lavorare come traduttore Italiano / Spagnolo /Inglese / Tedesco.
Le aziende italiane, al contrario di quello che si pensa, sono alla continua ricerca di persone qualificate ma non le trovano e specie in Italia..
L’università italiana ha un gap enorme su tutti i fronti e gli studenti, pur sapendolo, ci MARCIANO sopra.. Ho aiutato lo svolgimento (ma non ho potuto partecipare purtroppo.. ) a una manifestazione contro la Gelmini qui a Barcelona organizzata dagli studenti italiani in Erasmus a Barcelona.. le manifestazioni sono importantissime.. io ci credo fino in fondo! Ma se un corso di 3 anni ce ne metti 5 o uno di 5 ce ne metti 7 o 8 di anni.. sei tu studente che ci marci sopra e sarà solo peggio per te!
Italiansinfuga: Grazie Daniele e in bocca al lupo!
Se volete emigrare all’estero, fate tesoro dell’esperienza di Daniele.

lunedì 8 dicembre 2008

Alaves campione d'inverno fantaliga 2008/09


La fantaliga 2008/09 è arrivata a metà cammino, anche se in realtà a gennaio verrà recuperata l'ottava giornata in occasione del recupero vero di serie A Roma-Sampdoria. In questo momento la classifica non lascia molte incertezze per quanto riguarda la lotta al vertice. L'Alaves di Pino è campione d'inverno, con concrete possibilità di salire a +8 punti sulla sua più immediata inseguitrice, il Racing. Un margine che a metà stagione non è certemente decisivo per la vittoria finale, ma è pur sempre un gran vantaggio di Pino che potrà così rimanere al comando anche nel caso dovesse avere qualche passo falso prossimamente....L'Alaves sta meritando questo primato per l'ottimo rendimento di molti suoi giocatori, però.....per essere obiettivi, ha anche beneficiato di un calendario eccezionale che gli ha permesso di affrontare squadre in giornata negativa e di subire pochissimi gol. Il Racing, pur essendo secondo, ha finora dato prova di maggior forza di squadra, avendo vinto sempre più per meriti propri che per demeriti degli altri. Anche l'organico di Mr Papini si sta evidenziando per l'abbondanza di soluzioni e per la continuità di rendimento, pur avendo avuto una leggerissima flessione proprio in queste ultime giornate. Il discorso scudetto potrà riguardare anche il Levante di Mr Ale Gabriele, certamente la rivelazione del campionato, che finora ha avuto un apporto straordinario dai suoi difensori e dal suo attacco, non tanto quotato ad inizio stagione. Occorrerà vedere se il Levante potrà reggere il ritmo forsennato della capolista, io francamente non penso possa riuscirci. Successivamente in classifica troviamo la coppia Siviglia e Celta. Il Siviglia è certamente la delusione maggiore tra le partecipanti alla Liga in quanto è al momento fuori dalla lotta di vertice pur disponendo del trio "atomico" d'attacco Amauri-Ibrahimovic-Zarate. Il problema di Leonardo è che nel fantacalcio hanno un loro peso importante sia il calendario, finora non molto favorevole alla sua squadra, sia i modificatori di difesa e centrocampo. La difesa del Siviglia è molto debole e anche il centrocampo non ha rispettato in pieno le aspettative della vigilia. Il mio Celta, campione in carica, sta disputando una stagione dignitosa. L'organico dopo l'asta mi faceva sperare in risultati migliori ma in realtà la lunga indisponibilità di Totti e qualche errore nel preparare la formazione mi hanno frenato pesantemente. La mia squadra è quella che ha pareggiato di più e questi pareggi in alcuni casi sono equivalsi a vittorie mancate, con conseguenti piccoli passi in classifica generale. Il Celta, che non dispone di un totale squadra pazzesco, dovrà guardarsi le spalle ed evitare di essere coinvolto nella lotta per non retrocedere, della quale ora fanno parte Gijon, Valencia e Villareal. Il Gijon, da me pronosticato come ultima forza della Liga subito dopo l'asta, mi sta sorprendendo...con alcuni suoi giocatori vedi Miccoli e Samuel che stanno disputando un'ottima stagione. Per Roberto però c'è l'obbligo di non abbassare mai la guardia e tenere alta la concentrazione perchè solo giocando al massimo come finora ha fatto potrà portare il Gijon alla salvezza. In zona retrocessione troviamo l'altra matricola del campionato (insieme al Gijon) ossia il Valencia, che pur disponendo di attaccanti di pregio come Milito (bomber della serie A) e Cassano, paga la debolezza degli altri reparti che supportano poco le punte....per Sandro qualche intervento sul mercato non sarebbe una cattiva idea. Chiude la classifica il Villareal di Marco che, a mio avviso, non merita l'ultima posizione in quanto dispone di centrocampisti e punte di sicura affidabilità. Il problema di Marco, oltre ad un calendario assai contrario (ben 33 reti incassate !!) è stata proprio l'abbondanza di organico a disposizione che lo ha indotto più volte a sbagliare formazione, lasciando in panchina i marcatori di giornata. Credo che il Villareal possa riprendersi, parallelamente alla Roma di cui possiede molti giocatori. In ogni caso fino ad ora per i fratelli Luccioni si è rivelata una liga amara....

venerdì 5 dicembre 2008

Stupefacente attrazione

Un cinese urla davanti al baraccone di una fiera: "Glandissima attlazione qui stasela, solo dieci eulo pel entlale, venite tutti, cosa unica al mondo, accollete".
Arriva il momento dello spettacolo e quando la tenda si alza, il cinese urla: "Errrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrre..."

martedì 25 novembre 2008

la Dobos Torte


"Si chiama Dobos ed è il dolce più rappresentativo di Ungheria. Sei strati di pasta, farciti con crema al cioccolato e una corona di caramello. Un concentrato di golosità che, a Budapest, si prepara dalla fine dell’Ottocento, sempre rigorosamente seguendo la ricetta originale del pasticciere Jozsef Dobos che non rivelò mai a nessuno e che venne rese nota solo nel 1924, dopo la sua morte."
Questo dolce l'ho scoperto visitando l'Ungheria e mi fece impazzire per quanto era buono....ma perchè in Italia si sente parlare della Sacher Torte (bona pure quella...) mentre questo è meno internazionale ? Una volta mia moglie per il mio compleanno mi fece una sorpresona prendendone una piccola in questa pasticceria....niente a che vedere con la Dobos mangiata in Ungheria però è meglio di niente...su ragazzi provatela e DIFFONDIAMO la DOBOS in Italia...deve diventare famosa come la Sacher, al limite chiediamo aiuto a Nanni Moretti :))

lunedì 17 novembre 2008

Morning banana diet


Grande novità dal giappone nel campo delle diete ortofrutticole: la dieta delle banane (la dieta dell'uva era già nota in occidente dal tempo dei romani ).
Il più grande importatore di banane del Giappone, la Dole Japan Company, gongola: "Non si trovano più banane nei supermercati ma stiamo attrezzandoci per rinnovare le scorte.", ha dichiarato il suo portavoce.
Ancora una volta una moda giapponese fa parlare di sè anche in europa, questa volta si tratta della dieta della banana, una vera e propria mania che sembra aver scatenato un picco di vendite del frutto in Giappone, che sarebbero aumentate del 75 per cento nell'ultima settimana.
Tutto comincia lo scorso mese di marzo con la pubblicazione del libro "Asa banana daietto", che si può approssimativamente tradurre come "La dieta che consiglia di mangiare una banana a colazione". Questo libro assicura che il semplice atto di mangiare una banana a colazione, bevendo acqua a temperatura ambiente, induce il dimagrimento qualsiasi altra cosa si mangi durante il resto della giornata.
Si capisce quindi l'appeal che una tale dieta può esercitare sulla vasta schiera di coloro che desiderano dimagrire senza sottoporsi a troppi sacrifici.
Attraverso i più diffusi canali di comunicazione del Giappone, tra cui la popolare internet community Mixi, la dieta si è poi fatta rapidamente conoscere al grande pubblico scatenando l'assalto ai reparti ortofrutticoli a caccia del prezioso frutto ricurvo, grazie anche ai servizi di vari programmi televisivi che ne testimoniavano l'efficacia. Ora naturalmente ci aspettiamo altre grandi novità nel campo delle diette ortofrutticole, del resto la dieta dell'uva era già nota in occidente dal tempo deirumani .
I giapponesi sono abituati ad accogliere con entusiasmo qualsiasi novità nel campo della salute trasformandola subito in una moda. Lo scorso anno c'è stata la mania della dieta dei fagioli di soia fermentati, svanita quando dietisti in tutto il paese ne smentirono scientificamente le presunte proprietà dimagranti.
Probabilmente la dieta della banana a colazione non è una di quelle diete ad altissimo impatto, ma forse permette di perdere un paio di chili in un paio di mesi.
La banana ha infatti qualche caloria in più rispetto ad altra frutta, ma presenta il vantaggio non trascurabile di mantenere molto alto il tono dell'umore. Grazie ad un po' di carboidrati in più e alla combinazione di magnesio e potassio, la banana ha l'effetto gratificante di un cioccolatino o di un qualsiasi dolcetto, ma senza l'apporto calorico del dolciume stesso, soprattutto in termini di grassi.
Come si fa la dieta della banana per colazione?
- Per colazione bisogna mangiare una o più banane fresche fino a sentirsi sazi, ma non proprio troppo pieni.
- Si pranza e si cena normalmente, mangiando quello che si vuole, badando solo anon appesantirsi in eccesso. L'unico limite è nel divieto totale di dolci e dessert.
- Si deve cenare entro le 8.00 di sera e bere solo acqua a temperatura ambiente.
Tutto qui, se volete verificarne l'efficacia non c'è che da provarla, di sicuro non sembra una dieta che possa comportare rischi. Anzi, seguire queste semplici regole, a parte la banana, può fare solo bene.

lunedì 10 novembre 2008

Se questa è la realtà cosa fare ????

Cos'è il signoraggio
(di Sandro Pascucci - www.signoraggio.com)
Il signoraggio è una truffa monetaria e psicologica a cui tutti noi siamo soggetti. Questa truffa si nasconde e si potenzia dietro una cortina di silenzio e di morte e ha attraversato gli ultimi 300 anni senza lasciar trapelare nulla della propria esistenza.
Si usa dire che “il più grande inganno del diavolo sia stato far credere all’umanità che lui non esiste” ed è proprio grazie a questa diabolica tecnica che il signoraggio è padrone del mondo ma in maniera trasparente per tutti noi.
Non sentirai mai parlare di signoraggio in TV o suoi libri, nessun cantante ci farà mai una canzone né un comico uno spettacolo. I politici non litigheranno mai per il signoraggio e non vedrai mai la Guardia di Finanza arrestare qualcuno per quest’argomento.
Il signoraggio è il massimo potere del pianeta e tutti noi ne siamo schiavi.
Tecnicamente il signoraggio è il lucro che si genera dal creare moneta.
La legislatura internazionale prevede attualmente che siano le Banche Centrali a creare moneta, sia contante che scritturale.
Un esempio chiarirà il meccanismo:
creare una moneta (sia essa di carta, in metallo o virtuale come un c/c) ha dei costi, dovuti alla materia prima, alla manodopera e ai servizi necessari di contorno, come la distribuzione, le tecniche anticontraffazione, etc..
Il costo maggiore è il materiale di cui è composta la moneta, e l’insieme di tutti i vari costi su indicati vanno a determinare il suo VALORE INTRINSECO.
La moneta però riporta sulla facciata un numero che indica un altro valore:
il VALORE NOMINALE (o, per l’appunto, DI FACCIATA o anche LEGALE).
I due valori (intrinseco e nominale) differiscono tra loro e la loro differenza determina quello che si chiama SIGNORAGGIO, ossia il guadagno che ha chi ha creato quella moneta.
Ovviamente chi crea moneta tende a segnare un valore nominale più alto possibile rispetto al valore intrinseco, altrimenti ci rimette.
Avviene ad esempio nelle monetine da 1 centesimo poiché per farle occorre spendere 15centesimi.
Ora vediamo ciò che avviene nella creazione della moneta-oro e della moneta-carta.
Anticamente le monete metalliche erano in oro e quindi con un valore intrinseco piuttosto alto. Il “signore” che coniava queste monete imprimeva loro un valore nominale più alto per poterci guadagnare e permettersi così un “aggio” economico notevole.
Infatti questo Potente riceveva l’oro dai commercianti con la richiesta di convertirlo in moneta sonante e semplicemente metteva la sua effige per GARANTIRE la bontà del pezzo da lui creato (coniato). Era una sorta di garanzia e per questo aveva il suo guadagno.
Ad esempio con 9 grammi d’oro si poteva coniare una moneta e dire che era da 10 gr. d’oro (ma in realtà composta da 9 gr. d’oro + 1 gr. di metallo non nobile). La differenza tra valore nominale (10) e valore intrinseco (9) era il signoraggio (un grammo d’oro per moneta).
Verosimilmente l’operazione poteva essere eseguita dal Signore anche coniando 10 monete impiegando realmente 10 gr. d'oro per ogni pezzo ma trattenendone una come compenso, sempre del 10% di lucro si trattava!
Quando all’oro si è sostituita la carta il discorso è peggiorato (per noi) e il signoraggio è arrivato a quasi il 100%
Infatti per stampare una banconota da 5 euro o una da 500 euro bastano 30 centesimi di euro e consideriamo anche che tale banconota non è più legata all’oro (non ha più ‘copertura’ e non è più ‘convertibile’). Questo vuol dire che il Signore moderno, ossia chi oggi CREA moneta (ad esempio la BCE in Europa o la Federal Reserve negli USA) ha un potere enorme. Infatti questi organi privati (tutte le Banche Centrali sono private) possono ricattare o comunque influenzare intere Nazioni.
Basti pensare che la Banca Mondiale (di proprietà della Federal Reserve e della Banca d’Inghilterra, a loro volta tutt’e due private e padrone anche del Fondo Monetario Internazionale) nega prestiti a quei Paesi che NON ACCETTANO di privatizzare il settore dell’acqua potabile! E questo è solo un esempio.
Chi ha ben capito il meccanismo del signoraggio ora avrà anche compreso che ELIMINARE la banconota è un’azione PEGGIORATIVA in quanto sparisce, per le Signore Banche, il ‘costo’ e aumenta al 100% il signoraggio sulla moneta elettronica. Inoltre la moneta è sottoposta ad un interesse (ad. es. 3%) che fa lievitare il debito dei Cittadini di un Paese sovrano oltre il valore nominale della moneta stessa! In pratica una moneta (banconota) da 100 euro costa al cittadino 103 euro e al Banchiere solo 30 centesimi. Questo è il signoraggio.
Si potrebbe ovviare a tutto ciò in un modo molto semplice: basterebbe infatti che lo Stato, finalmente Sovrano, emettesse moneta senza debito, come fa, ad esempio, con le monete metalliche (naturalmente quelle con valore nominale maggiore del valore intrinseco, ad esempio i pezzi da 50 centesimi, 1 e 2 euro). I più smaliziati avranno capito ora la presa in giro del defunto governatore DUISENBERG nei confronti di TREMONTI quando quest'ultimo chiedeva di sostituire le monete metalliche da 1 e 2 euro con banconote di pari valore e l'ex governatore (morto in circostanze misteriose) rispose dicendo: "Ma il sig. Tremonti sa che così facendo il suo Paese perderebbe il diritto di signoraggio sulla massa di denaro sostituita?".
Dal momento che la banconota non ha un corrispettivo in oro (le banconote sono convertibili in dollari USA ma dal 1971 il Dollaro USA non è più convertibile in oro) non c’è ragione che ad emetterla sia una entità privata né tanto meno che questa entità abbia un monopolio su tale emissione. Inoltre le spese per servire questo prestito (interesse) sarebbero evitate e lo Stato, ovvero tutti noi, avrebbe la REALE autonomia di gestione del Paese.
Chi teme che lo Stato possa in qualche modo iniziare a stampare moneta fuori misura e fuori controllo è una persona che non ha fiducia nello Stato.
Sappiamo bene che i politici nostrani sono collusi con ogni interesse immaginabile (banche, petrolio, armi, droga, prostituzione ecc..) ma la domanda che dobbiamo porci è molto semplice:
Perché un politico dovrebbe RIFIUTARE la responsabilità di creare denaro per il popolo?
Se egli è onesto non ci dovrebbero essere problemi poiché opererà secondo ETICA e REGOLE corrette e democratiche. Solo un politico disonesto, con un ultimo barlume di sincerità dirà: “No, guarda.. non darmi questa stampante in mano perché mi conosco e mi stamperei montagne di soldi per me e i miei amichetti!”.
Fortunatamente in questo caso la soluzione è semplice: si ringrazia e si manda a casa l’individuo prima che possa fare, per sua stessa ammissione, dei danni terribili.
L’ultimo caso è che il politico sia effettivamente disonesto...
Ma se è disonesto perché dovrebbe rifiutare una così ghiotta occasione?
Non per remore morali in quanto abbiamo detto che è già disonesto.
Se non lo fosse (disonesto) accetterebbe subito la stampante e si comporterebbe come i tanto decantati Governatori di una qualsiasi e privatissima Banca Centrale, ai quali è riconosciuta stima e saggezza fuori dall’ordinario e notoriamente operano secondo il bene della Comunità.
Einaudi ebbe a dire:”Alla scarsità dell’oro si è sostituita la saggezza del governatore [della Banca Centrale, n.d.A.]” (sic!).
Ma allora un ladro perché non ruba? Forse perché c’è un pezzo grosso molto più potente di lui? Forse c’è un’entità che NON VUOLE dargli la stampante e far si che si crei denaro per il popolo (pur con il rischio di ruberie politiche)? E questa entità superiore è onesta? Se così fosse DOVREMMO IMMEDIATAMENTE cedergli ogni potere, poiché saprebbe ben governarci, di sicuro meglio del politico di cui sopra, o no? E se fosse invece disonesta perché ha in mano la stampante e affama il popolo facendolo vivere in un regime di anemia finanziaria? E questa entità superiore disonesta tanto, anzi più, del politico chi è se non Il Grasso Bankiere©?
E’ evidente che il politico NON VUOLE E NON PUO’ prendere la stampante in nome del popolo perché i banchieri privati internazionali NON LO PERMETTERANNO MAI.
Eleggiamo persone che sono sponsorizzate dai banchieri e che quindi non opereranno mai in un’ottica popolare ma sempre a vantaggio dei loro VERI DATORI di lavoro.
E’ pur vero che solo POLITICAMENTE si potranno invertire le cose ma per far ciò occorre la CONSAPEVOLEZZA di una grande fetta della popolazione, che sia informata, cosciente e motivata ad operare un RADICALE CAMBIAMENTO NELLA SCENA POLITICA.
A tal fine questo articolo deve essere divulgato presso il Popolo tutto, assieme ad altri scritti, libri, manifestazioni e dibattiti pubblici che spieghino quale sia LO VERO MALE DELLO MONNO e le soluzioni terribili e dolorose che si dovranno presto adottare per non cadere nel baratro.
In un prossimo articolo approfondiremo aspetti importanti della questione e chiuderemo in un terzo articolo parlando di Riserva Frazionaria, altra truffa questa, vera responsabile dell’Inflazione e del potere delle Banche Commerciali che creano denaro dal nulla tramite i Conti Correnti che ci obbligano oggi ad avere.

giovedì 6 novembre 2008

UNA PIACEVOLE SCOPERTA – DONARE IL SANGUE


Uno slogan dell’AVIS recita "donare sangue: una scelta per gli altri, una scelta per se stessi". A livello individuale si ha la gratificazione morale di concorrere alla soluzione di un grave problema e l’orgoglio di appartenere ad una componente attiva del volontariato socio-sanitario, decisiva per la costruzione del sistema trasfusionale. Inoltre, donare regolarmente sangue garantisce al donatore un controllo costante del proprio stato di salute attraverso visite mediche ed accurati esami di laboratorio, eseguiti ad ogni prelievo. Sebbene mio padre sia stato socio AVIS e abbia donato il sangue per moltissimi anni, sebbene dopo aver terminato gli studi universitari mi sia capitata la possibilità di effettuare per una durata di 15 giorni delle interviste ai donatori presso l’Ospedale San Giacomo di Roma ricavandone impressioni molto positive…..non ho mai trovato il coraggio e la piena volontà di donare anche io ( pur avendo un gruppo sanguigno idoneo per poterlo fare ).
L’impressione che mi faceva il grande ago usato per il prelievo e le condizioni fisiche da rispettare necessariamente nei giorni precedenti alla donazione, mi avevano sempre frenato per farlo ma lo scorso aprile ho finalmente provato questa esperienza. Al termine del prelievo mi sono sentito bene sia fisicamente e sia, soprattutto, mentalmente, orgoglioso di me stesso e desideroso di rifarlo appena possibile. E infatti a ottobre, in occasione della successiva raccolta di sangue nella stessa sede dove mi ero presentato ad aprile, ho nuovamente partecipato “attivamente” e ora ho intenzione di diventare socio AVIS, ripercorrendo la strada di mio padre. A quelle persone che, come me, possono farlo ma che sono titubanti per diverse ragioni, dico di vincere paure e impressioni e di provare, perché è davvero bello rendersi utili per gli altri in questo modo ed è anche vantaggioso per se stessi, avendo la possibilità di controllare periodicamente i parametri del proprio sangue. Il personale medico che ho incontrato in questi due prelievi è molto qualificato ed è riuscito immediatamente a mettermi a mio agio, anche questo è importante da sottolineare perché avere la fiducia nei dottori preposti a queste operazioni certamente può favorisce la propensione a donare il sangue.

venerdì 31 ottobre 2008

Dal sito di Beppe Grillo - le raccomandate postali

Da qualche anno è un fiorire di raccomandate. Una volta si correva in posta per ritirarle. Erano una preoccupazione. Adesso non ci si fa più caso. Sono solo una rottura di balle. La svolta è avvenuta con il passaggio dei servizi pubblici ai privati e dei pagamenti alle società di riscossione. Se uccidi i genitori ne puoi ereditare il patrimonio. Se non paghi una gabella ti sequestrano l'auto, la casa e i dischi di Little Tony.
Andrea mi scrive da Ciampino e allega una raccomandata che gli ha inviato la municipalizzata ASP CIAMPINO. Costo della raccomandata tre euro e cinquanta. Pagamento dovuto 0,02 centesimi.
Indovinate chi paga il costo delle raccomandate, il tempo speso per la compliazione della lettera, la protocollazione, la registrazione, l'invio? Lo sapete già: tutti i clienti delle municipalizzate o di qualunque altro ente pubblico che invi lettere minatorie.
Chi paga le tasse in Italia è super controllato. Se smettesse di pagarle anche lui, infatti, il sistema crollerebbe. Le verifiche sono così severe e puntigliose che trovano dettagli ignorati da qualunque commercialista. Non è raro che chi crede di aver pagato TUTTE le tasse riceva una raccomandata dell'Agenzia delle Entrate e terrorizzato la apra. Piano piano, come quando si guardano le carte da poker. Tutta una vita gli passa davanti. Non sarà il rogito della nonna di 25 anni prima o la fattura pagata in ritardo di un mese all'elettricista che lo ha rovinato per sempre? Quando legge l'importo di 18,50 euro da pagare sulla dichiarazione di tre anni prima per una serie di motivi che non comprenderà mai ( potrebbe aiutarlo il suo commercialista per un onorario di 250 euro, ma non è economico) si precipita a pagare. Meno di venti euro... Si sente come se avesse vinto il Supernalotto.
Il giorno seguente gli arriva un'altra raccomandata contenente atti giudiziari. Non è in casa. Si reca in posta dal lavoro che è già sudato. Il vicino gli ha fatto causa? L'azienda lo ha licenziato? L'ex moglie lo cita in tribunale? Nulla di tutto questo, è un parcheggio in sosta vietata, se non lo paghera ENTRO E NON OLTRE gli sequestreranno l'auto. Ma quel giorno non ha usato l'auto, non era in quella via, in quella città. La sanzione è di 52,50. Meglio pagare che ricorrere.
Se cambiate residenza non lasciate tracce. Non fate sapere a nessuno dove vi rifugiate.

venerdì 24 ottobre 2008

Articolo su Facebook - che ne pensate ?

ROMA - Un clic e si diventa amici, si ritrovano ex compagni di scuola, oppure antiche fiamme. E sui comincia a condividere pezzi di vita, foto e video. Per senitrsi meno soli. E' la Facebookmania, una passione in rapido aumento anche in Italia: gli ultimi dati parlano di 1 milione 369 mila utenti italiani (su 132 milioni nel mondo), con un incremento di visitatori del 961% in un anno ( del +135% degli iscritti). «E' una febbre che contagiato in particolare la fascia tra i 30 e i 40 anni, e non a caso: questo mondo virtuale è infatti vissuto come un antidoto al senso di vuoto e alla solitudine, che in questa fase della vita, fitta di bilanci, contagia anche i cosiddetti vincenti» commenta Paola Vinciguerra, presidente di Eurodap (Associazione europea disturbi da attacchi di panico) e direttore dell'Uiap (Unità operativa attacchi di panico) alla Clinica Paideia di Roma.

IL RADUNO ITALIANO - Se infatti il sito è nato richiamandosi - anche nel nome - agli album fotografici che le università americane pubblicano a inizio anno accademico per ritrovare amici perduti, oggi i nostalgici a caccia degli ex compagni di classe sono solo uno dei tanti profili dei facebook-maniaci: ci sono i «troppo soli», gli insoddisfatti, quelli con l'alter ego, quelli che lo fanno per farsi pubblicità, i cuori infranti e, naturalmente, i latin lover virtuali. A testimoniare la passione per questo colorato mondo online c'è anche un incontro organizzato per mercoledì 22 a Milano, alla discoteca Limelight, per riunire la Facebook community lombarda. Ma stando agli esperti, il crescente scambio di messaggi, foto e contatti possono essere anche la cartina di tornasole di un disagio sempre più diffuso. «L'enorme sviluppo di Facebook è anche spia di un grosso problema di solitudine - diagnostica la Vinciguerra , analizzando il fenomeno con l'Adnkronos salute - Abbiamo costruito la nostra vita su un'immagine capace, vincente, superorganizzata. Ma a 30-40 anni, che gli obiettivi che c'eravamo posti siano stati raggiunti o meno, si fa strada un senso di vuoto, perchè più che l'essere abbiamo curato l'apparire».

«COLOSSALE ILLUSIONE» - Così finiamo per ricercare quelli che sono sentiti come «rapporti veri: i compagni di scuola, gli amici di tante estati al mare, i ragazzi del cortile. Quelli a cui davamo e ricevevamo sostegno e comprensione sinceri. Oggi nel mondo reale recitiamo un po' tutti - avverte la Vinciguerra - ma in passato non era così». «Facebook permette a tante persone di pensare di essere importanti, solo perchè hanno decine e decine di amici virtualì, ma purtroppo si tratta spesso solo di una colossale illusione», sostiene Tonino Cantelmi, psichiatra e psicoterapeuta, docente di psichiatria dell'Università Gregoriana di Roma, e fra i primi a occuparsi del problema delle tecno-dipendenze in Italia. «Occhio però, perchè dimenticano che resterà per sempre traccia sul web del cumulo di menzogne o banalità narcisistiche che si immette nella rete», avverte Cantelmi. E spesso le menzogne vengono al pettine, come è già accaduto nel caso di coppie in cui uno dei due si presenta single sul sito, e l'altro lo scopre. «Si è disperatamente in cerca di una realtà diversa, anche sentimentalmente, così si altera la verità», dice la Vinciguerra.

GLI IDENTIKIT DEI «FACEBOOKMANIACI» - Ecco, secondo gli esperti, l'identikit dei popolo di Internet contagiato dalla Facebookmania.

1) I nostalgici: Si emozionano alla vista delle foto dei compagni di classe delle medie o del liceo. Cercano gli amici del passato per vedere come sono invecchiati, e commentano i bei tempi andati. Una nostalgia per i vecchi tempi che, di fatto, è un rimpianto per i rapporti veri e perduti, per un'infanzia e un'adolescenza ormai lontana e mitizzata.

2) I latin lover virtuali : Dichiaratamente a caccia di nuovi potenziali partner, ma anche di ex piacenti e disponibili. Spesso celano una relazione (se l'hanno) e rimpinzano il proprio profilo e gli album con foto sexy o interessanti, a volte ritoccate. In genere accumulano decine e decine di amici dell'altro sesso, con i quali fanno i misteriosi. «Ma alla fine si tratta di persone sole o profondamente infelici con il partner, che ricorrono a cumuli di banalità narcisistiche per rendersi interessanti», spiega Cantelmi.

3) I cuori infranti: Prostrati dall'ultima relazione, in corso o finita, sono a caccia degli antichi amori, mitizzano i ricordi. Hanno l'impressione di essersi persi per strada qualcosa di vero. «In questo caso l'insoddisfazione e la solitudine vanno a braccetto - spiega la Vinciguerra - e si cerca di darsi un'altra chance» grazie alla rete.

4)Gli insoddisfatti: Infelici anche se hanno una famiglia e dei figli, spesso sono donne. Non trovano spazio per il sogno, il romanticismo e quel pizzico di avventura, che finiscono per cercare su Facebook.

5) Quelli della pubblicità: Sono più o meno famosi, politici, campioni dello sport, attori. Ricorrono a Facebook in modo strumentale, per farsi mega-spot gratuiti.

6) Quelli con l'ater ego: Dai 400 burloni che si sono presentati nei panni del calciatore Francesco Totti, ai tanti Giulio Cesare o Maria Antonietta, a quelli che pubblicano foto diverse o ritoccano la descrizione vantando titoli ed esperienze di fantasia. Soli e in cerca di contatti, si mettono una maschera per ottenere attenzioni e credibilità nel mondo virtuale.

giovedì 23 ottobre 2008

Scuola italiana


Accipicchia....sembra una teoria molto attendibile e può darsi che sia tutto vero nella testa del governo attuale.

Però su una non concordo affatto.....l'imparzialità delle scuole di stato attuali !

Nell'arco di tempo che ho frequentato la scuola, e parlo di superiori e di università, ho notato una spiccata infiltrazione di personaggi di sinistra sia fra gli studenti sia fra il corpo insegnanti. E questa come la mettiamo ? Chi proclama scioperi e/o manifestazioni, chi occupa scuole da che parte politica pensi che stia ? Non mi scorderò mai quando in occasione dell'inizio della Guerra del Golfo volli partecipare ad un corteo al centro di Roma e dopo pochi minuti una parte dei presenti iniziò a gridare "Palestina libera, Palestina rossa !!". Immediatamente, per coerenza, me ne andai a casa, incazzato sia perchè trascinato in un evento col sotterfugio di una giusta causa, sia perchè costretto a non andare a scuola, cosa che tutto sommato avrei preferito fare piuttosto che rimanere a casa

Per riassumere, la scuola attuale fa schifo......lo faceva già ai miei tempi e ora è ancora peggio. Le colpe non so di chi siano, ma mi sembra che anche l'attuale opposizione non abbia agito in modo consistente a suo favore quando poteva farlo......con questo non voglio difendere una parte politica, non mi considero nè a destra nè a sinistra, però a sinistra ho spesso riscontrato metodi assai poco democratici che invece oggigiorno vengono attribuiti solo a Berlusconi.

So' tutti ugualiiiiiiiiiiiiiiiiiii

venerdì 17 ottobre 2008

Parcheggiare al Gemelli di Roma


Da quando è nata mia figlia (lo scorso novembre) ad oggi la situazione parcheggi gratuiti all'interno del Policlinico Gemelli è cambiata notevolmente. Una gran parte di quei posti è stata abolita ed ora la maggior parte dei parcheggi è a pagamento....fin qui nulla da dire. Ma è mai possibile che oggi per stare 5 ore lì per delle visite di controllo a mia figlia (ovviamente le 5 ore sono state dovute a ritardi, emergenze di medici che non potevano visitare in ambulatorio, ecc. ecc.) ho dovuto scucire 9 (NOVE) Euro di parcheggio ?!?!?!? Speculare sulla salute della gente è VERGOGNOSO !!

giovedì 16 ottobre 2008

Digitale terrestre

E così hanno trovato un'altra maniera per fotterci dei soldi....d'accordo il digitale terrestre è progresso, è una televisione migliore (sicuri ? se lì non ci fosse la De Filippi allora concorderei...) ecc. ecc. Intanto ognuno si dovrà munire di un decoder per non dover buttare il televisore altrimenti inutile oggetto di arredamento della casa, mentre qualcuno intascherà tutti questi introiti. Una domanda mi sorge spontanea....come faranno i vecchietti che non capiscono niente di tecnologia e magari privi di qualcuno che li consigli ? Sarà tolta loro anche la compagnia giornaliera della televisone ? Non ho parole....
-------------------------------

Da domani e entro il 31 ottobre tutte le emittenti locali e nazionali operanti in Sardegna dovranno trasmettere esclusivamente in tecnica digitale.

Una vera e propria rivoluzione che cambierà profondamente l'offerta televisiva con un sistema tra i più avanzati in Europa, visto che l'Italia è il primo paese a digitalizzare un'intera regione.

Alla fine del 2010 sarà coperto il 70 per cento della popolazione italiana, con un progressivo aumento dei fornitori di contenuti per il sistema digitale.

«Una risposta reale e fattiva – ha commentato Paolo Romani, sottosegretario alle comunicazioni - a tutti coloro che, in buona fede o non, hanno ritenuto o ritengono il digitale terrestre un mero pretesto per la prosecuzione dell'esistente. Basta ricordare che solo attraverso tale innovazione è stato ed è possibile che tre nuovi operatori nazionali (H3G, il gruppo Tarak Ben Ammar o il gruppo l’Espresso) siano potuti diventare nuovi protagonisti a pieno titolo di tale offerta a dimostrazione che siamo di fronte ad un sistema aperto per tutti coloro che sono disponibili ad investire effettivamente e ad entrare nel mondo televisivo.

Ed a questi se ne aggiungeranno molto presto altri in base alla norma che prevede la cessione del 40 per cento della capacità trasmissiva da parte degli operatori nazionali a soggetti terzi, per rendere più ricca e competitiva l'offerta verso i telespettatori».

Per agevolare questa importante fase di passaggio alla nuova tecnologia, il ministero ha realizzato una serie di iniziative di natura organizzativa, finanziaria e di comunicazione, predisponendo un programma di interventi a favore dei cittadini.

In primo luogo è stato disposto il contributo statale per l'acquisto di un decoder digitale rivolto ai cittadini in regola con l'abbonamento alla RAI, utilizzabile presso tutti i rivenditori che aderiscono all'iniziativa.

In Sardegna dal 2004 ad oggi sono stati erogati contributi all'acquisto di circa 330.000 decoder e, in occasione del prossimo switch off del mese di ottobre, è stato previsto di proseguire con l'iniziativa, attribuendo un contributo dell'importo di 50 euro a decorrere dal 15 settembre.

Tutti gli abbonati al servizio radiotelevisivo che ancora non hanno usufruito del contributo statale per l'acquisto del decoder stanno ricevendo in questi giorni una apposita comunicazione informativa sull'iniziativa.

mercoledì 15 ottobre 2008

Sconcertante

Premesso che sono un amante degli animali e non sopporto il più delle volte i loro padroni che li fanno defecare dappertutto senza preoccuparsi di ripulire ciò che viene sporcato dai "bisogni" delle loro creature....l'aver appreso la notizia che riporto di seguito mi ha assai indignato. In un periodo di grande difficioltà economica e con tutti i problemi che si hanno quotidianamente i ns politici non hanno pensato di meglio che preparare un decreto per non far pagare le spese sanitarie a cani e gatti domestici......ma fatemi il piacere ! Chi ci governa è proprio idiota, opposizione compresa.


Ddl bipartisan per la mutua degli animali

ROMA (15 ottobre) - Servizio sanitario nazionale, pronto soccorso e farmaci gratis anche per gli amici a quattro zampe dell'uomo, cani e gatti: sono questi alcuni degli obiettivi del disegno di legge, presentato oggi al Senato da Silvana Amati (Pd) e Laura Bianconi (Pdl).

«Con questa legge bipartisan - hanno spiegato - vogliamo garantire alle fasce deboli della nostra popolazione, come anziani, famiglie non abbienti e persone sole e malate, la possibilità di curare gratuitamente i loro animali di compagnia, che per loro sono un elemento di salute molto importante».

Alle obiezioni di quanti hanno rilevato la difficoltà di un Ssn veterinario mutualistico in tempi di crisi come questi, la senatrice Bianconi ha risposto che «abbiamo predisposto nel ddl una copertura di 10 milioni di euro dal 2009, ma siamo consapevoli che non si tratta di un obiettivo facile, e quindi disponibili a lavorare per piccoli passi se necessario - ha aggiunto -. Quello che ci interessa è aprire il varco su questo tema».

martedì 7 ottobre 2008

La guerra dell'amore

Oh quanti ne ho persi di valorosi amici
che hanno combattuto questa guerra
e adesso sono veramente felici
mentre io e pochi altri vaghiamo senza terra.
Mi ricordo quando il primo di noi fu colpito
e stramazzò al suolo svenuto
immediatamente venne soccorso: era gravemente ferito
ed io mi convinsi di averlo per sempre perduto.
Fu il primo ad essere ricoverato in infermeria
tra la vita e la morte egli era in bilico,
lui, uno dei migliori uomini della compagnia,
il cui stato attuale era davvero critico.
Purtroppo ben presto venne la sua morte
ed io sbagliai a non rendermi conto
che altri di noi avrebbero avuto la stessa sorte
in questo difficile e drammatico confronto.
Infatti l'infermeria si riempì a poco a poco
di altri feriti in gravissime condizioni
io sognavo che fosse solamente un gioco,
ma le morti si susseguirono come di un treno i vagoni.
Ora siamo in pochi sul fronte a combattere
e la mia disperazione fa crescere in me una voglia,
quella di essere colpito anch'io e farmi abbattere
per poter varcare come hanno fatto gli altri quella soglia.
In questa guerra molto particolare
a colpirci fu sempre e solo un arciere
un puttino furbo che sa volare
e che lancia delle magiche frecce nere.
Ognuno dei miei amici da lui colpiti
di una bella ragazza si è infatuato
lasciando noi altri del gruppo storditi
per aver perso di nuovo un compagno prima disimpegnato.
Anche io voglio da una sua freccia essere raggiunto
e poter vivere così una nuova esperienza
non curandomi dell'altrui eventuale disappunto
ma solo di migliorare la mia incompleta esistenza

Roma, 20/09/1995 (ero single e volevo tanto una ragazza.....ora che son sposato e ho famiglia queste righe le sento ben lontane, ma vi sono comunque molto affezionato)

lunedì 6 ottobre 2008

La relazione tra reggiseno e cancro al seno


di William Thomas

Se non lo avete già bruciato negli anni ‘60, potreste volervelo togliere ora. "Il reggiseno causa il cancro al seno. E’ lampante," afferma il ricercatore medico Syd Singer.
I coniugi Singer si sono dedicati all’investigazione sul cancro al seno nel 1991. Il giorno in cui la moglie, Soma, scoprì un nodulo al proprio seno, il team di ricerca del marito stava esaminando gli effetti della medicina Occidentale fui Figiani. Sotto la doccia, Syd aveva notato che le spalle e i seni di Soma erano segnati da scanalature rosso scuro. A Syd ricordò la domanda posta alla moglie da una Figiana perplessa a proposito del suo reggiseno: "Non si sente stretta?"
"Devi farci l’abitudine," aveva risposto Soma.
Forse il reggiseno comprimeva il tessuto del seno, si chiese Syd, impedendo il drenaggio linfatico e provocando degenerazione?

Soma decise di smettere di indossare il suo reggiseno. Ma quando Syd cercò nella letteratura medica non trovò nessuna causa nota per il cancro al seno, condizione che nelle donne appare raramente prima dei 35 anni, più frequentemente dopo i 40. I tassi di mortalità più elevati sono in Nord America ed Europa settentrionale, col resto del mondo che si sta adeguando velocemente.
La World Health Organization (Organizzazione Mondiale della Sanità) invoca le tossine chimiche quale causa primaria di cancro. Ma i veleni che si accumulano nei tessuti del seno sono normalmente spazzati dal chiaro fluido linfatico verso i grandi gruppi di linfonodi posti nelle ascelle e nella parte alta del torace. I Singer scoprirono che "essendo i dotti linfatici molto sottili, essi sono estremamente sensibili alla pressione e si possono comprimere con facilità." Una minima pressione cronica sui seni può provocare la chiusura delle valvole e dei dotti linfatici..

"Poco ossigeno e meno nutrienti sono trasportati alle cellule, mentre i prodotti di rifiuto non sono spazzati via," notarono i Singer. Dopo 15 o 20 anni di drenaggio linfatico ostacolato dal reggiseno, può apparire il cancro.
Considerando altri paesi, Soma e Syd rimasero colpiti dalla bassa incidenza di cancro al seno nelle nazioni più povere, pur inondate dai pesticidi ivi scaricati dalle altre nazioni. Non trovarono contadine che indossassero reggiseni push-up. Scoprirono invece che tra i Maori della Nuova Zelanda integrati nella cultura bianca vi è la stessa incidenza di cancro al seno, mentre gli aborigeni australiani non integrati non hanno praticamente cancro al seno. Lo stesso trend si applica ai giapponesi occidentalizzati, ai Figiani e ad altre colture convertite al reggiseno.

Nel loro libro Dressed To Kill: The Link Between Breast Cancer and Bras, (Vestite Da Morire: La Relazione Tra Cancro Al Seno e Reggiseno) i due ricercatori hanno anche osservato che proprio prima che una donna inizi il suo ciclo, gli estrogeni si innalzano, provocando un rigonfiamento del seno. Se la donna continua a indossare un reggiseno della stessa misura, i vasi linfatici salva vita saranno compressi in maniera ancor maggiore. Hanno forse scoperto qual è il vero collegamento tra cancro al seno ed estrogeni?
Le donne senza figli non sviluppano mai del tutto il proprio sistema linfatico pulisci-seno. E nemmeno donne che non abbiano mai allattato. Le donne che lavorano, che indossano il reggiseno quotidianamente e rimandano la gravidanza potrebbero essere quelle più a rischio, avvertono i Singer.

Ancora peggio, il divenire donna per una giovane è spesso "marcato" dal suo primo reggiseno. Come l’anziana pratica cinese del bendaggio dei piedi, il "bendaggio del seno " puberale può in ultima istanza condurre a severe complicazioni mediche.
Che il reggiseno sia l’ "anello mancante " che spiega la crescente epidemia di cancro al seno? A cominciare dal maggio del 1991, Soma e Syd Singer hanno condotto uno studio di 30 mesi, Bra and Breast Cancer (Reggiseno e Cancro al Seno) intervistando circa 4.000 donne di cinque grandi città degli Stai Uniti. Erano tutte di tipo caucasico per lo più di "reddito medio" in età compresa tra i 30 e i 79 anni. Metà di loro erano state diagnosticate di cancro al seno.

Quasi tutte le donne intervistate erano scontente della dimensione o della forma del proprio seno. Le donne che avevano scelto un reggiseno per l’aspetto, ignorando indolenzimenti e gonfiori, avevano il doppio di incidenza di cancro al seno di quelle che non l’avevano scelto per questo.
Ma la statistica più sorprendente riguardava le donne che indossavano il reggiseno anche per dormire e che avevano sviluppato il cancro. Così come una donna su sette costretta in un reggiseno per più di 12 ore al giorno. Le donne senza reggiseno hanno solo una probabilità su 168 di subire una diagnosi di cancro al seno, dicono i Singer. La stessa di un uomo senza reggiseno.

"Non dormite col reggiseno!" implora Syd Singer. "Le donne che intendono evitare il cancro al seno dovrebbero indossare un reggiseno per il periodo di tempo più limitato possibile – di sicuro per meno di 12 ore al giorno."
Syd inoltre spiega che quasi l’80% di chi indossa il reggiseno e soffre di noduli, cisti e indolenzimento vede quei sintomi svanire, "entro un mese dopo essersi liberate del reggiseno."
Non tutte sono pronte a liberarsi dal proprio capestro. Come una donna ha rivelato al team, "Le tette mi arriverebbero all’ombelico senza un reggiseno." Ma il chirurgo Christine Haycock del College of Medicine del New Jersey dice che sono le caratteristiche genetiche – non i legamenti o la dimensione del seno – la ragione per cui alcuni seni cedono alla gravità. Un petto che saltella aiuta a tener pulito il sistema linfatico.

Ben consci che i loro risultati erano "esplosivi," i Singer hanno inviato i risultati della loro ricerca ai capi delle più prestigiose organizzazioni e istituti anti-cancro americani. Nessuna risposta. Alla pari del business del cancro, il giro d’affari dei reggiseno è enorme. Moltiplicate il numero delle donne che, in tutto il mondo, comprano qualche reggiseno da 25$ ogni anno e otterrete una cifra vicina ai 6 miliardi di dollari all’anno.
Syd Singer afferma che la censura dell’establishment sulla relazione tra cancro al seno e reggiseno sta uccidendo le donne. Indicando la condizione maggiormente condivisa tra le pazienti di cancro al seno, egli enfatizza che si tratta di un sistema linfatico strizzato dal reggiseno.

Andando sempre senza reggiseno, Soma iniziò a indossare vestiti che non enfatizzassero i seni. Cominciò anche a massaggiare i seni con regolarità e ad andare in bicicletta, a prendere integratori vitaminici ed erboristici e a bere solo acqua pura.
Due mesi dopo, il suo nodulo era scomparso
Un grintoso Syd Singer dice che, al primo spaventevole segnale di un nodulo, “le donne dovrebbero togliersi il reggiseno prima di togliersi i seni." Cosa aspettare, se potete liberare il vostro sistema linfatico adesso?

RICORDATE: Una combinazione spettacolarmente controindicata è indossare un reggiseno e usare un telefono cellulare.

SE DOVETE INDOSSARE UN REGGISENO
Reggiseno push-up e quelli da sport sono da evitarsi. Scegliete reggiseno di cotone, non stretti. Assicuratevi di poter passare con due dita sotto le spalline e ai fianchi delle coppe. Quanto più sono alte le coppe, tanto più severa la compressione dei maggiori linfonodi. Non indossate assolutamente mai questo disastroso dispositivo per dormire. A casa toglietevelo. Massaggiate i vostri seni ogni volta che vi togliete il reggiseno.
Riportate in salute il vostro sistema linfatico, o almeno respirate a fondo liberamente.

giovedì 2 ottobre 2008

A proposito di scuola.........


Nella scuola elementare una maestra della prima elementare ha dei problemi con uno dei suoi allievi. La maestra domanda:
- Pierino, qual è il problema?
Pierino risponde:
- Sono troppo intelligente per stare in prima. Mia sorella fa la terza ed io sono più intelligente di lei! Credo che dovrei andare anche io in terza !
La maestra ne ha abbastanza. Porta Pierino nell'ufficio del direttore.
Mentre Pierino aspetta nel corridoio la maestra spiega la situazione al direttore. Il direttore dice alla maestra che metterà il ragazzo alla prova: gli farà una serie di domande, se lui sbaglia una qualsiasi delle risposte dovrà tornare in prima e comportarsi bene. La maestra è d'accordo.
Pierino viene fatto entrare, gli vengono spiegate le condizioni e lui accetta di sottoporsi alla prova.
Il direttore esordisce: - Quanto fa 3 x 3?
Pierino: - Nove!
Il direttore: Quanto fa 6 x 6?
Pierino: - Trentasei!
E così via con ogni domanda che il direttore presuppone che un allievo della terza debba conoscere.
Il direttore guarda la maestra e le dice: - Credo che Pierino possa andare in terza...
La maestra dice al direttore: - Posso fargli io qualche domanda?
Il direttore e Pierino acconsentono.
Allora la maestra: - Una mucca ne ha quattro ma io ne ho solo due, che cosa sono?
Pierino: - Le gambe!
La Maestra: - Cosa c'è nei tuoi pantaloni ma non c'è nei miei?
Il direttore si domanda come mai la maestra faccia una simile domanda, ma Pierino risponde prontamente: - Le tasche!
La Maestra: - Che cos'è che inizia per "C", finisce per "O", è peloso, saporito e contiene un liquido biancastro? Gli occhi del direttore si spalancano prima che lui possa fermare la risposta... ma Pierino con tranquillità: - Il cocco!
La maestra non demorde: - Che cos'è che entra duro e rosato ed esce molle ed appiccicoso?
Pierino: - La gomma da masticare!
La Maestra: - Che cos'è che un uomo fa in piedi, una donna da seduta ed un cane su tre zampe? Gli occhi del direttore si spalancano ancora di più, ma Pierino candidamente: - Stringere la mano!
La Maestra sempre più presa dalla sfida: - Ora ti farò alcune domande del tipo
"Chi sono io", d'accordo? Pierino: - D'accordo!
La Maestra: - Infili dei paletti dentro di me. Mi leghi a terra prima di montarmi. Sono bagnata prima che tu abbia finito.
Pierino: - La tenda, signora Maestra!
La Maestra: - Un dito entra dentro di me. Giochi con me quando ti annoi. Rimango con te per tutta la vita.
Il direttore guarda irrequieto e teso ma... Pierino: - L'anello nuziale!
La maestra si sforza per pensare a delle domande difficilissime:
- Esisto in diverse misure. Quando non sto bene sgocciolo. Quando mi togli il liquido ti senti bene.
Pierino: - Il naso!
La Maestra: - Ho un corpo affusolato e rigido. La mia punta è penetrante. Sto spesso in una custodia. Pierino: - La freccia!
La Maestra: - Quale verbo inizia con "SC", finisce con "ARE" e significa un sacco di divertimento? Pierino: - Scherzare!!!
Il direttore tira un sospiro di sollievo e dice alla maestra:
- Sbattilo in quinta: le ultime dieci risposte le ho sbagliate persino io!

lunedì 29 settembre 2008

traduzione...

Gergo ingegneristico (tra parentesi il reale significato)

1. Sviluppato dopo anni di ricerche intensive. (È stato scoperto per puro
caso).

2. Stiamo testando al momento diversi approcci al problema. (Per il momento
andiamo avanti per tentativi)

3. Il progetto secondo lo schema originale comporta impreviste difficoltà.
(Stiamo lavorando su qualcos'altro).

4. Progetto in stretta collaborazione. (Abbiamo preso un caffe' assieme)

5. Un esauriente rapporto, basato su un approccio innovativo, e' in
preparazione. (Abbiamo assunto tre neo-laureati)

6. Si ritiene che il cliente sara' soddisfatto dei risultati. (Siamo cosi'
in arretrato sui tempi di consegna che il cliente accettera' qualsiasi
risultato)

7. I test operativi preliminari hanno dato risultati inutilizzabili. (Quel
fottuto affare e' saltato in aria quando l'abbiamo acceso)

8. I risultati del test sono stati estremamente gratificanti. (Incredibile,
ha funzionato davvero !)

9. L'intero concetto e' stato abbandonato. (La sola persona che ci capiva
qualcosa e' andato in pensione)

10. Pregasi aggiungere commenti e firmare. (Dividiamoci la responsabilita'
per questo)

11. Completamente nuovo. (Le parti non sono intercambiabili con modelli
precedenti)

12. Massiccio. (Non provate neanche a sollevarlo senza attrezzature
adeguate)

13. Robusto. (Piu' che massiccio)

14. Leggero. (Appena meno pesante che massiccio)

15. Nessuna manutenzione. (Impossibile da aggiustare)

16. Basso livello di manutenzione. (Quasi impossibile da aggiustare)

17. Seguiamo lo standard. (L'abbiamo sempre costruito cosi')

18. Prevedo tempi di consegna di circa due mesi se non avvengono imprevisti.
(Sicuramente capitera' qualche cosa e se lavoreremo duro si potra' forse
consegnare entro un anno)

19. I disegni sono buoni entro i propri limiti. (Abbiamo appena iniziato,
tracciando un punto o due).

20. Il disegno sarà formalizzato nel rapporto del prossimo periodo. (Non
abbiamo ancora iniziato questo lavoro, ma dobbiamo dire qualcosa).

21. Sono stati provati diversi approcci. (Non sappiamo dove siamo, ma ci
stiamo muovendo).

22. L'intero concetto dovrà essere abbandonato. (L'unico che capiva la cosa
non c'è più).

23. Essenzialmente completo. (Metà fatto).

24. Prevediamo... (Speriamo in Dio!).

25. Il rischio è alto, ma accettabile. (100 a 1, ma con 10 volte il budget e
10 volte la manodopera, possiamo avere una chance di 50/50).

26. Problemi seri, ma non insormontabili. (Ci vorrà un miracolo. Dio
dev'essere un program manager).

27. Non ben definito. (Nessuno ci pensa).

28. Richiede un'ulteriore analisi e attenzione nella gestione. (Totalmente
fuori controllo)

Io ce provo...casomai meno !!

mercoledì 24 settembre 2008

diamoci una regolata...

Oggi, 23 settembre 2008, è l' Earth Overshoot Day. Il giorno in cui l'umanità ha utilizzato tutte le risorse che la natura riesce a generare in un anno secondo il Global Footprint Network fondato da Mathis Wackernagel. Questo significa che ci occorre circa 1,4 volte la Terra per soddisfare le nostre necessità. Ci stiamo mangiando il pianeta. Il blog ha intervistato Wackernagel, l'inventore del concetto di impronta ecologica, un indice statistico che mette in relazione il consumo di risorse naturali con la capacità della Terra di rigenerarle.

"I monaci italiani introdussero il concetto di contabilità per i soldi. L'impronta ecologica è qualcosa di simile applicato alle risorse: se pensiamo come contadini, invece che ai soldi pensiamo a quanto territorio abbiamo disponibile per i pascoli, le coltivazioni eccetera. Questo è ciò che abbiamo a disposizione e quello che usiamo per il cibo, l'energia, eccetera.
Se guardiamo quante risorse consumiamo dal primo gennaio al 23 settembre, l'Overshoot Day, e facciamo un confronto con la produzione annua totale vediamo che dal primo gennaio al 23 settembre abbiamo consumato tutte le risorse che la Terra è in grado di rigenerare in un intero anno.
Quando sono nato, nel 1962, l'umanità usava la metà delle risorse rigenerabili in un anno.Finora siamo riusciti, con la tecnologia, a spremere il pianeta. Alcune aree del mondo hanno sperimentato il collasso perché sono troppo povere per importare risorse extra rispetto a quelle che riescono a produrre in loco.
La Svizzera, ad esempio, che è abbastanza ricca consuma tre volte le risorse che il suo ecosistema riesce a rigenerare. Finché avrà sufficienti risorse finanziarie, potrà comprare le risorse naturali. Le ultime stime per l'Italia sono per il 2003: 4,2 ettari di spazio ecologico produttivo rispetto a 1,8 disponibili nel mondo; un po' meno di tre volte quello che è disponibile nel mondo. La biocapacità dell'Italia è di un ettaro per persona, un po' di più della metà della media mondiale. Ci vogliono quindi 4 Italie per supportare il consumo degli italiani. Altri casi sono Haiti o il Darfur, che sono molto più limitati nella disponibilità di risorse in loco e finite queste non sono in grado di importare risorse extra da fuori e si trovano a fare i conti con gravi carenze di materie prime.
Ci sono bellissimi esempi storici, belli anche perché lontani nel tempo. Quando l'impero romano era al suo apice, a Roma abitavano un milione di persone. Quando l'impero collassò, la città non riuscì più a trasportare le risorse dai posti più lontani. La città in pochissimo tempo scese a 50.000 abitanti appunto perché poteva contare sulle risorse locali non riuscendo a trasportarne da fuori. Questo è il miglior esempio storico.
Ci sono tre aree su cui ci dobbiamo concentrare: la prima è che, come per l'economia, dobbiamo essere coscienti di quanto spendiamo e quanto utilizziamo.Una buona contabilità non salva dalla bancarotta, ma aiuta a capire quanto ci siamo vicini.
La seconda: se si guarda alle infrastrutture costruite oggi o nel passato... le infrastrutture rimangono per decenni. Pensate a come sono costruite le vostre città: questo determina come vivete in queste città, determina per decenni quanto le case consumano.
La terza, è orientare l'innovazione nella giusta direzione. L'innovazione è il miglior strumento per risolvere i problemi, ma se non è concentrata sui problemi giusti questi non verranno risolti. Se abbiamo chiare le questioni da risolvere possiamo raggiungere gli obiettivi dell'innovazione più facilmente e iniziare a investire in questi obiettivi.
Posso dirvi quale energia useremo, è abbastanza ovvio: oggi usiamo circa 15 terawatt di energia per alimentare l'economia mondiale. Il Sole fornisce 175.000 terawatt al nostro pianeta. Quindi di sicuro questa sarà la fonte utilizzata maggiormente, come abbiamo fatto nel passato, nei primi 500.000 anni della storia dell'uomo.
Io spero che inizieremo a capire che i rifiuti non sono la fine del ciclo, ma l'inizio.I nostri rifiuti possono diventare una significativa risorsa per la nostra economia: la cosa peggiore che possiamo fare con i rifiuti è mescolare rifiuti diversi, è uno spreco.Separandoli hanno molto più valore: dalla carta si ricava carta, dal metallo il metallo, eccetera.L'organico può diventare concime tramite il compostaggio senza contaminare il resto dei rifiuti.Alcune parti possono avere un valore energetico che si può ricavare dalla combustione.I rifiuti dunque possono essere una grande opportunità e una risorsa per l'economia e non il problema che sono oggi." M.Wackernagel

martedì 23 settembre 2008

pensare....

Un uomo di nome George Thomas,era il Pastore della Chiesa del suo piccolo paese.
Una domenica mattina si recò in Chiesa,portando con se una gabbietta arrugginita.
La sistemò vicino al pulpito. I fedeli si chiedevano cosa c'entrasse la gabbietta con la predica del giorno, e attendevano, desiderosi di sapere. Il pastore cominciò a parlare: "Ieri stavo passeggiando, quando vidi un ragazzo con questa gabbia. Nella gabbia c'erano degli uccellini, che tremavano per lo spavento.
Fermai il ragazzo e gli chiesi: 'Figliolo, cosa devi farci con quegli uccellini?'.
E il ragazzo rispose: 'Li porto a casa per divertirmi con loro..li stuzzicherò,gli strapperò le piume, vedrò come reagiscono insomma..così loro grideranno, soffriranno, litigheranno tra loro,e io mi divertirò tantissimo'. Disse il Pastore: 'Perchè lo fai, tanto presto o tardi ti stancherai di loro. A quel punto cosa ne farai?'. E il ragazzo:'Si presto mi stancherò, ma ho dei gatti,e a loro piacciono gli uccelli, li darò a loro'.Il Pastore rimase in silenzio per un momento, poi disse:'Quanto vuoi per questi uccellini?'. Il ragazzo sorpreso chiese: 'Perchè li vuoi, sono uccelli di campo, non cantano e non sono nemmeno belli'! 'Quanto?', chiese di nuovo il Pastore. Pensando fosse pazzo il ragazzo disse: '10 dollari'! Il pastore disse: 'AFFARE FATTO',prese 10 dollari dalla sua tasca e li mise in mano al ragazzo. Come un fulmine il ragazzo sparì. Il pastore prese la gabbia, andò in un campo, aprì la gabbia e lasciò liberi gli uccellini. Dopo aver chiarito il perchè di quella gabbia sul pulpito il Pastore riprese a raccontare:"Un giorno Satana e Gesù stavano conversando. Satana era appena ritornato dal Giardino di Eden, era borioso e si gonfiava di superbia. Diceva: 'Signore,ho appena catturato l'intera umanità, ho usato una trappola che sapevo non avrebbe trovato resistenza, un'esca che sapevo ottima..e li ho presi tutti!'. 'Cosa farai con loro?',chiese Gesù. Satana rispose: 'Mi divertirò con loro! Gli insegnerò come sposarsi e divorziare; come odiare e farsi male a vicenda; come bere, fumare e bestemmiare. Gli insegnerò a fabbricare armi da guerra, fucili, bombe e ad ammazzarsi fra di loro. Mi divertirò tantissimo!!!'.'Ma presto ti stancherai, a quel punto cosa farai con loro?',chiese Gesù.'Li ucciderò!!!',esclamò Satana con superbia. 'Quanto vuoi per loro?', chiese allora Gesù. E Satana rispose: 'Ma va, non la vuoi questa gente,loro sono cattivi..Li prenderai e ti odiaranno,ti sputeranno addosso,ti bestemmieranno e ti uccideranno..Non puoi volerli!!!'.'Quanto?',chiese di nuovo Gesù. Satana sogghignando disse: 'Tutto il tuo sangue, tutte le tue lacrime..Insomma la tua vita!!!'. Gesù disse: 'AFFARE FATTO'..e pagò il prezzo.
Il pastore prese la gabbia e lasciò il pulpito....

lunedì 22 settembre 2008

Sottili soddisfazioni

L'avvocato sta leggendo il testamento di un ricco signore, di fronte agli eredi. "Alla mia cara moglie Rosetta, che mi e' sempre stata accanto, anche nei momenti difficili, lascio la casa e 2 milioni di euro. A mia figlia Maria, che mi ha accudito con tenerezza quando ero malato e ha portato avanti la nostra ditta, lascio lo yacht, la ditta stessa e 1 milione di euro. E a mio cugino Daniele, che mi ha sempre odiato e non ha mai perso occasione di litigare con me, e che pensava di sicuro di non essere nominato nel mio testamento, be', ti sbagli: Ciao Dani!"

venerdì 19 settembre 2008

Introduzione al mio hobby principale


Da quasi 20 anni raccolgo cartoline e foto raffiguranti castelli e palazzi fortificati italiani, e ho raggiunto i 2000 pezzi. Questo risultato, del quale non sono ancora appagato, è certamente frutto della grande passione e determinazione con le quali sono riuscito a procurarmi ogni singola illustrazione. La mia collezione nacque non appena in me si manifestò espressamente l’interesse per queste costruzioni, capaci di catturare tutta la mia attenzione ogni volta che visitavo nuove località. L’obiettivo di ogni mio viaggio era quello di andare a vedere il maggior numero possibile di castelli e di procurarmi una cartolina per ognuno di essi. Tanti e disparati sono i ricordi che conservo con fierezza, legati alle modalità con cui alcune cartoline sono entrate a far parte della mia raccolta: impegnative ricerche presso tabaccherie e studi fotografici, faticose camminate (una volta, in Veneto, percorsi quasi 20 km per visitare il castello di Salizzole !!) e arrampicate per ammirare da vicino castelli isolati e fare delle foto, viaggi in treno compiuti esclusivamente per acquistare una cartolina, ricerche estenuanti presso mercatini di cartoline usate, ecc. ecc. Naturalmente non tutte le cartoline che ho raccolto fino ad oggi sono “farina del mio sacco”, infatti la mia collezione si è progressivamente arricchita grazie anche alla collaborazione di parenti e amici che, conoscendo il mio hobby, mi hanno procurato diverso materiale illustrato durante i loro viaggi. Inoltre, un altro determinante contributo lo hanno fornito tutti i Sindaci e gli uffici turistici delle numerose località che, molto gentilmente, hanno risposto alle mie richieste, sia via posta sia via e-mail, di cartoline dei loro castelli. Quindi, se sono arrivato fin qui il merito è di tanti e colgo questa occasione così prestigiosa che ho di poter parlare su di una rivista della mia passione per i castelli, per ringraziarli di cuore. Il mio sogno è di poter davvero riuscire a possedere illustrazioni di tutti i castelli italiani più rilevanti e sono convinto che, mantenendo viva la mia passione e continuando a ricevere aiuto dagli altri, un giorno potrò realizzarlo.
Se qualcuno volesse inviarmi delle cartoline o foto digitali ad alta risoluzione, può contattarmi via e-mail (tynovalen@yahoo.it). Ovviamente non potrebbe che farmi piacere !!

giovedì 18 settembre 2008

TV spazzatura


Domenica sera ho avuto modo purtroppo di assistere alla prima puntata del programma "il ballo delle debuttanti" su Canale 5. Che schifezza !!
Ma come fa la gente a vedere programmi di questo tipo, in cui di spontaneo e non recitato non c'è praticamente nulla ?!?!? Dieci ragazze sono state divise in due gruppi, contrapposte per il loro modo di vedere la donna nella società attuale. Perchè oggigiorno bisogna per forza creare antagonismo fra le persone e, soprattutto, perchè questo antagonismo va forzato come appare esplicitamente nel nuovo programma "made in De Filippi" ? Programma finto, pieno di persone finte, battute-provocazioni e offese gratuite, il degno seguito di "Amici" che purtroppo continueremo a vedere in TV per chissà quanti anni. E' vero che la TV rispecchia la società del momento, ma qualcuno deve cercare di invertire la tendenza perchè come questa società è stata guastata dalla troppa televisione spazzatura degli ultimi venti anni, così potrà essere risollevata solo da programmi di maggior qualità.
Oramai il televisore è buono solo per vedere qualche evento sportivo o qualche film di valore, tutto il resto è.....monnezza !!!

Notizie allucinanti

Sposa muore il giorno delle nozze
Ad Asti per un attacco d'asma, funerali nella stessa chiesa
(ANSA) - ASTI, 17 SET - Morire il giorno del matrimonio a soli 28 anni, per un attacco d'asma: e' accaduto a una giovane torinese, Chiara Guerrieri. Sabato scorso e' entrata con l'abito da sposa nella Chiesa di Santa Giulia di Asti e oggi ci e' ritornata dentro una bara. Al termine del rinfresco nuziale la giovane, figlia del critico teatrale del quotidiano La Stampa, Osvaldo Guerrieri, ha avuto un attacco di asma tale da entrare in coma. Ricoverata in ospedale, non si e' piu' ripresa.

venerdì 12 settembre 2008

il padre di Giotto

Il padre di Giotto va a scuola per parlare con gli insegnanti. Va dal prof di Italiano e gli dice: "Puomgiorno...sciono il papa` di Giotto mi scscussi sce arlo male ma ho a lingua utta blucciata... ome vva il io iglio ?". E il prof: "Suo figlio e' un gran somaro!". Il padre di Giotto va poi dal prof di Matematica e gli dice: "Puomgiorno...sciono il papa` di Giotto mi scscussi sce arlo male ma ho a lingua utta blucciata... ome vva il io iglio ?". E il prof: "Suo figlio fa schifo, non studia". Il padre di Giotto passa da tutti gli insegnanti ma la risposta e' uguale. Alla fine va dal prof di Disegno: "Puomgiorno ... sciono il papa` di Giotto mi scscussi sce arlo male ma ho a lingua utta blucciata, ome vva il io iglio ?". E il prof: "Suo figlio e` bravissimo, non ho mai avuto uno studente bravo come lui. Si figuri che oggi ha disegnato una mosca sul muro e sembrava cosi` vera che tutti la volevano prendere". E il padre di Giotto: "Non lo dica a mme... uesta attina ha disegnato una figa sul tubo della stufa... ".

giovedì 11 settembre 2008

Venerdì asta Fantaliga 2008/09


Ragazzi si parte !
Domani sera prenderanno forma le 8 squadre che si contenderanno la nuova Liga.

Per la prima volta sarà possibile avere Leo da Parma che parteciperà in teleconferenza con Skype e non dovrà quindi ricorrere ad un delegato per fargli l'asta, come accaduto negli ultimi anni.

La nostra Liga non resta indietro ma si adegua alle tecnologie e ai progressi nelle telecomunicazioni, un giorno discuteremo anche noi di diritti televisivi e di fanta-pay per view :)

Mi candido come "nuovo Matarrese" del fantacalcio italiano !!